Preparatevi perchè è un post lungo![]()
Ormai da anni lavoro nel web o, come spesso amo dire (sottilizzando), lavoro attraverso il web.
Sia per il periodo in cui ho iniziato, sia per l'inevitabile iter che ancora adesso molti tendono a percorre, mi sono trovato ad assistere (e vivere) tutta l'
ontogenesi tipica del "piccolo imprenditore" che spera di raggiungere (più o meno furbescamente) l'Eldorado.
Tuttavia non sono partito daall'ultimo stadio, come noto invece vada "di moda" oggi. Non perchè sia "nato imparato", tutt'altro. Ma semplicemente perchè non ho mai creduto ci si possa arricchire con poco sforzo. Guadagnando nel sonno. O esponendo qualche banner a pochei centesimi. I conti li ho sempre fatti sin dall'inizio.
Proprio per tale ragione, inizialmente, ho preferito non provare neppure a guadagnare, visto che perdere mesi di tempo per 2 lire (l'euro non c'era ancora) sarebbe stato umiliante. Meglio (pensai) produrre contenuti esfruttare una nicchia di notorietà per poi lavorare nel senso più proprio del termine.
Questo pensiero è stato (Deo gratias) il mio compagno quotidiano sino a quando i guadagni, quasi inaspettatamente (ma non proprio per grazia divina), si sono finalmente fatti vedere. Senza che, prima o dopo di allora mi fossi mai sognato di chiamare "portale" il mio sitarello. (cosa che scoprii poi essere di moda fra chi non possiede prodotti di qualità, insomma l'equivalente del "venga dottò, venga" che i parcheggiatori non negano a nessuno, facendo assumere al termine un significato più "burloso" che serio).
A questo punto, inevitabilmente, iniziando a frequentare in maniera maggiore i "piccoli imprenditori" (o aspiranti tali) del web, mi sono lasciato tardivamente affascinare da queste figure anche se, molti, mi rendevo conto si dannavano (e si dannano e si danneranno) per 10 mila lire al mese, definendolo "guadagno" (spesso con l'alibi di voler "ripagare le spese").
Affascintao da queste genti, inevitabilmente, qualche piccolo tentativo di "comprare domini a raffica" o di abbracciare il credo da grande sarò canale 5 , ho iniziato anche io a fare un sacco di sitarelli, senza mai perdere di vista quello principale, ed usando l'alibi (soggettivamente più nobile) della "diversificazione dell'investimento", che (economicamente parlando) fa più figo.
Ad un paio d'anni da questa contaminazione, mi trovo a tirare le somme. Anche considerati gli "asense-site" (come li definisce and4linux). Con il "triste" risultato che, solo il sito/attività principale (cui inevitabilmente ho dedicato l'80% delle energie, fregandomene di motori e motorini, quindi scevro da trucchi e trucchetti) ha prodotto veri utili. Gli altri (tutti assieme) ogni anno sono riusciti a farmi guadagnare l'equivalente di una settimana del sito principale.
Ora... anche mio nonno (buonanima) avrebbe potuto prevedere una simile evoluzione. In quanto nulla, senza sacrificio sudore (e magari amore e passione) darà mai grandi risultati.
Creare decine di siti (salvo rarissime eccezioni che poi esaminerò) scarni e miranti solo al guadagno, è l'equivalente dell'aprire decine di attività commerciali, da far poi gestire al medesimo "garzone di bottega".
Tuttavia, sempre più spesso, leggo 3d che rasentano l'assurdo, che affibbiano a questo o quest'altro la colpa del mancato guadagno/successo, e non si accorgono che hanno aperto negozi con scaffalature vuote, e sperano di vendere (elemosinare visto che merce da vendere non ce n'è) a sprovveduti acquirenti. Che sprovveduti (è vero) lo sono, ma stupudi al 100% no.
Molto meglio quindi fare scelte oculate, cercando di battere estremamente bene un settore, con passione e competenza, che provare a racimolare qualche euro lanciandosi in decine di progetti inevitabilmente destinati a restare incompiuti.
Salvo... salvo che, non si disponga di mezzi (e capitali) tali da consentirci di poter assumere (o comunque degnamente remunerare) validi collaboratori, capaci di portare al successo più progetti insieme.
Ma sperare di guadagnare cospicuamente, senza prima cospicui investimenti (in tempo, energie e denare) resta un vano miraggio, allo sparire del quale rimane solo un pericolos accumulo di bile e frustrazione, oltre che rancore per il capro espiatorio (ultimamente scelto all'unanimità).
Conosco chi è stato in grado di veri (ottimi) guadagni con più di uno/due progetti. Ma non bypassando tali regole, e non dall'oggi al domani.
Personalmente non ho ancora la forza economica di stipendiare collaboratori per contretizzare più progetti contemporaneamente. Quindi continuo ad investire (anche economicamente ed anche pagando dei professionisti di vario settore) sempre per uno ed uno solo dei miei lavori.
Ed avendo verificato (più che verificato... confermato a me stesso) l'impossibilità di agire diversamente, sto fando un sol fagotto di tutti gli altri micro siti, per realizzarne uno solo da affiancare al principale. Diciamo un progetto e mezzo invece di uno + 10 micro (inutili) progetti.
Tutto il resto? eventuali altri interessi resteranno hobby, quindi meglio non sporcarli con idee di potenziali (ma inarrivabili) guadagni, quando posso semplicemente godere della passione che può dare ad un appassionato, praticare il suo hobby.
E questo, inevitabilmente, è anche il consiglio che mi sento di dare a chi avrà avuto il tempo e la voglia di leggere tutto. Anche se, temo, proprio chi ha letto tutto, meno ha bisogno di tali consigli.
Buona domenica![]()