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  1. #1

    Sull'entrare in società con un'azienda che non apprezzi

    Ciao,

    vorrei sottoporre una questione lavorativa. Ne ho già parlato con persone fidate ma vorrei avere altre opinioni visto che il tema è delicato.

    --------------------

    Iniziamo dal contesto. Da collaboratore esterno occupo una posizione di rilievo in un'azienda privata disfunzionale. Anche se sarebbe drammaticamente divertente entrare nei dettagli, mi limiterò a dire che le posizioni apicali sono occupate da incompetenti e assenteisti. C'è anche chi ruba (non sto scherzando) e fa finta di lavorare.

    A valle di questo ci sono i dipendenti alcuni dei quali lavorano con senso forte senso responsabilità e ben oltre l'orario previsto per cercare di limitare i danni economici (le casse languono). Questi sforzi tuttavia vengono puntualmente mortificati da sperperi e assunzioni obsolete fatte non perché servano ma perché chi è già stato assunto per occuparsene non lavora.

    Chiarisco che di tutte queste storture ne parlo con le dovute accortezze con i diretti interessati. Sembra assurdo ma le mie analisi sono condivise ciononostante non si fa nulla per cambiare rotta.

    --------------

    Alla luce di questo stavo pensando di prendere in mano la situazione. Siccome l'idea alla base di tutto non è niente male, pensavo di dedicare il mio tempo libero e non pagato dall'azienda, per fare a mio rischio e pericolo ciò che nessuno ha il coraggio di fare accollandomi tutto il rischio.

    Tra l'altro lo farei in un modo diverso e semplificato tale da non richiedere dipendenti. In estrema sintesi il management attuale è molto istituzionalizzato. Spende ore e soldi in meeting, viaggi, cene, convention che stringi stringi portano quattro soldi e tante spese. Io so che invece può funzionare tutto in modo automatizzato con software apposito.

    Premesso che potrei fare il tutto in completa autonomia (non ho alcuna clausola che mi impedisca di fare concorrenza) è chiaro che i rapporti si incrinerebbero e potrei comunque dover perdere tempo con avvocati. Preferisco quindi, anche per motivi tecnici, coinvolgere l'azienda nel processo.

    Quello a cui vorrei arrivare è una Srl dove loro manterrebbero una quota di minoranza esclusivamente:



    • Per evitarmi attriti e beghe legali
    • Perché nella peggiore delle ipotesi avrò perso tutto il mio tempo. Loro niente a parte due spicci per i limitatissimi costi operativi che sarebbero comunque divisi in base alle quote
    • Perché se le cose funzionano ed avessero una quota rilevante so per certo che manderebbero tutto a puttane come hanno sempre fatto e continuano a fare


    Capiamoci che non parlo di un classico assetto 49% a loro e 51% a me. Il massimo che darei forse è il 20%.

    Domando a chi si è trovato in situazioni simili se valga la pena mettersi in società con un'azienda della quale non condividi le modalità di lavoro. È sufficiente come protezione relegarla ad una quota di minoranza ed escluderla da ogni decisione operativa?

    Grazie

  2. #2
    Amministratore L'avatar di Vincent.Zeno
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    stavo pensando di prendere in mano la situazione
    ...
    Premesso che potrei fare il tutto in completa autonomia (non ho alcuna clausola che mi impedisca di fare concorrenza) è chiaro che i rapporti si incrinerebbero e potrei comunque dover perdere tempo con avvocati.
    ...
    Quello a cui vorrei arrivare è una Srl dove loro manterrebbero una quota di minoranza
    perché dovrebbero, o dovrebbero essere disponibili, ad un ruolo di minoranza?
    oppure vorresti creare una azienda parallela?

  3. #3
    Vorrei creare un'azienda parallela. Una "good company" sana separata dalla "bad company" con tutte le sue nefandezze e debiti tecnici che si sostiene solo perché i finanziatori continuano a buttarci soldi perché non sanno tutta la verità.

    È noto cosa si dovrebbe fare e già dispongo personalmente delle risorse necessarie ma si corre sempre dietro alle inutili rivoluzioni copernicane che non cambiano niente e ai bidoni confusi per pignatte d'oro dove è una fortuna se ci andiamo in pari.

    È un circolo vizioso che cerco inutilmente di spezzare da anni.

    In teoria dovrebbero accettare in quanto anni fa mi avevano proposto di avere una quota di minoranza ma io mi sono ben guardato dall'entrare in uno schifo del genere dove ci avrei solo rimesso i soldi.

  4. #4
    Amministratore L'avatar di Vincent.Zeno
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    Domando a chi si è trovato in situazioni simili se valga la pena mettersi in società con un'azienda della quale non condividi le modalità di lavoro. È sufficiente come protezione relegarla ad una quota di minoranza ed escluderla da ogni decisione operativa?
    Secondo me no, e spiego la mia impressione:
    non condivido le modalità di lavoro
    ecco... se mi associo con questa premessa so già che non avrò mai il loro supporto.
    e questo vale anche al contrario; nel senso che se fino ad oggi non hanno assunto consulenti per farsi dire cosa devono fare significa che non sono disposti ad evolversi. quindi sei fregato. si rivolteranno sempre contro di te rendendoti la vita difficile.

    bisognerebbe conoscere un po' meglio la situazione per capire se c'è modo di far si che siamo "loro" (quelli realmente interessati), a chiedere a te di aiutarli a trovare soluzioni.

    altrimenti potresti "far saper di nascosto" che stai lavorando ad un progetto.
    ma che non ne parli con loro perché pensi che forse non sono interessati.
    insomma sono loro che devono venire da te perché ingolositi.

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di Max Della Pena
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    Quote Originariamente inviata da Volcomstar Visualizza il messaggio
    Vorrei creare un'azienda parallela. Una "good company" sana separata dalla "bad company" con tutte le sue nefandezze e debiti tecnici che si sostiene solo perché i finanziatori continuano a buttarci soldi perché non sanno tutta la verità.

    È noto cosa si dovrebbe fare e già dispongo personalmente delle risorse necessarie ma si corre sempre dietro alle inutili rivoluzioni copernicane che non cambiano niente e ai bidoni confusi per pignatte d'oro dove è una fortuna se ci andiamo in pari.

    È un circolo vizioso che cerco inutilmente di spezzare da anni.

    In teoria dovrebbero accettare in quanto anni fa mi avevano proposto di avere una quota di minoranza ma io mi sono ben guardato dall'entrare in uno schifo del genere dove ci avrei solo rimesso i soldi.
    Hai le capacità ed esperienza? Ci credi e sai che ci riuscirai?

    Verifica quali impedimenti contrattuali limitino o impediscano l'apertura di una ditta concorrente, se non ci sono vincoli parti per conto tuo.

    Hai dei dubbi? Non sei sicuro?

    Chiudi il post e rimani a fare quello che fai attualmente.
    Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.

  6. #6
    Quote Originariamente inviata da Vincent.Zeno Visualizza il messaggio
    ecco... se mi associo con questa premessa so già che non avrò mai il loro supporto.
    e questo vale anche al contrario; nel senso che se fino ad oggi non hanno assunto consulenti per farsi dire cosa devono fare significa che non sono disposti ad evolversi. quindi sei fregato. si rivolteranno sempre contro di te rendendoti la vita difficile.

    bisognerebbe conoscere un po' meglio la situazione per capire se c'è modo di far si che siamo "loro" (quelli realmente interessati), a chiedere a te di aiutarli a trovare soluzioni.

    altrimenti potresti "far saper di nascosto" che stai lavorando ad un progetto.
    ma che non ne parli con loro perché pensi che forse non sono interessati.
    insomma sono loro che devono venire da te perché ingolositi.
    Siamo d'accordo che non dovresti metterti in società con un'azienda della quale non hai fiducia tuttavia mi chiedo se relegandola ad un misero 20% (come massimo) sarà come se non ci fossero. In fin dei conti con una quota di minoranza possono fare tutta l'opposizione che vogliono ma non decidono niente. Nemmeno un eventuale aumento di capitale per cacciarmi.

    Se facessi tutto per fatti miei mi porrei in una situazione scomoda. La spiego con un esempio.

    Lavori in una gelateria che fa gelati alla nutella ammuffita. Dopo anni che predichi inutilmente che la soluzione sarebbe usare nutella non ammuffita, apri tu stesso la geleteria davanti alla loro che fa le cose corrette ed inizia ad avere successo.

    Anche se non ho una clausola di non concorrenza (le faccio sempre togliere dai contratti ) è chiaro che non sarebbero affatto felici di questo. E poi va a finire che potrebbero comunque farmi perdere tempo con avvocati se gli viene il dente avvelenato.

    Quote Originariamente inviata da Max Della Pena Visualizza il messaggio
    Hai le capacità ed esperienza? Ci credi e sai che ci riuscirai?

    Verifica quali impedimenti contrattuali limitino o impediscano l'apertura di una ditta concorrente, se non ci sono vincoli parti per conto tuo.

    Hai dei dubbi? Non sei sicuro?

    Chiudi il post e rimani a fare quello che fai attualmente.
    Ho le capacità e le risorse per portare a termine quello che c'è da fare. Sono anni che vengo pagato, anche lautamente, per occuparmene ma sprecano le mie competenze e quelle del team a me assegnato per star dietro alla fuffa.

    Tante volte sono arrivato a pensare, soprattutto d'estate, di rinunciare alle ferie per farmi un tour de force lavorativo e presentarmi alla riapertura con parte della ciccia pronta per essere cotta. Poi però mi trattengo perché in questi termini sarebbe fare beneficienza a loro che non lo meritano né mi riconoscerebbero alcun merito (parlo per esperienza).

  7. #7
    Amministratore L'avatar di Vincent.Zeno
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    Siamo d'accordo che non dovresti metterti in società con un'azienda della quale non hai fiducia tuttavia mi chiedo se relegandola ad un misero 20% (come massimo) sarà come se non ci fossero. In fin dei conti con una quota di minoranza possono fare tutta l'opposizione che vogliono ma non decidono niente. Nemmeno un eventuale aumento di capitale per cacciarmi.
    non capisco come possa funzionare il relegamento al 20%, come potrebbero essere interessati al 20% se nemmeno gli dai voce in capitolo?
    lo dovrebbero prendere come un semplice investimento a latere?

    Quote Originariamente inviata da Volcomstar
    Se facessi tutto per fatti miei mi porrei in una situazione scomoda. La spiego con un esempio.

    Lavori in una gelateria che fa gelati alla nutella ammuffita. Dopo anni che predichi inutilmente che la soluzione sarebbe usare nutella non ammuffita, apri tu stesso la gelateria davanti alla loro che fa le cose corrette ed inizia ad avere successo.

    Anche se non ho una clausola di non concorrenza (le faccio sempre togliere dai contratti ) è chiaro che non sarebbero affatto felici di questo. E poi va a finire che potrebbero comunque farmi perdere tempo con avvocati se gli viene il dente avvelenato.
    è per questo che suggerisco la "corruzione mentale", ovvero portali prima dalla tua parte in modo che siano loro a desiderare il tuo progetto.

  8. #8
    Quote Originariamente inviata da Vincent.Zeno Visualizza il messaggio
    è per questo che suggerisco la "corruzione mentale", ovvero portali prima dalla tua parte in modo che siano loro a desiderare il tuo progetto.
    Impianta nelle loro menti una idea, un desiderio, un bisogno, e poi lascia che germogli..........


    ....... aspè .... ....

    dov'è che l'ho già sentita.....


    Ah si.... in quel film con Di Caprio....

    Lo Spirito E' Forte
    Ma La Carne E' Debole

    Ognuno è artefice del proprio destino
    Ogni scelta, azione o decisione comporta una reazione del sistema a cui tu e tu solo dovrai rispondere

  9. #9
    Quote Originariamente inviata da Vincent.Zeno Visualizza il messaggio
    non capisco come possa funzionare il relegamento al 20%, come potrebbero essere interessati al 20% se nemmeno gli dai voce in capitolo?
    lo dovrebbero prendere come un semplice investimento a latere?
    Esattamente, un investimento laterale.

    È uno scenario che anni fa mi era stato proposto da loro stessi. Volevano creare un'azienda separata dove avrei avuto una quota di minoranza affinché prendessi a cuore il progetto motivato dalla possibilità di guadagnarci una %. Però come ho detto in precedenza ho rifiutato perché una quota di minoranza in un'azienda gestita da folli significava solo avere problemi e rimetterci i soldi.

    Attualmente è come se fossimo una sartoria che fa vestiti su misura. Non esistono standard ed ogni idea, suprattutto quelle pensate male, viene realizzata appositamente per il tizio di turno che poi ti manda a cagare, non ti paga, rimane deluso, ti dà la metà dei soldi o si attacca come una palla al piede per anni. E te lo devi pure coccolare con cene, report, meeting e stronzate varie. Nulla di quello che viene prodotto è scalabile né può diventare uno standard.

    Siamo talmente indaffarati a lavorare a queste cagate che si va avanti di inerzia senza nemmeno chiederci se ci sia profitto. Assumiamo sempre più gente perché c'è tanto lavoro (inutile) da fare e compriamo tool esterni credendo che servano a qualcosa.

    Quello che io andrei a fare è creare un benedettissimo standard, un servizio che abbia un inizio, uno svolgimento e una fine. Ti piace? Compralo. Non ti piace o vuoi che funzioni in modo diverso? Gira al largo. Preciso che nel corso della mia carriera ho già creato servizi del genere che funzionano. So tenere il punto e dire tanti "No" che è una cosa che risulta impossibile al management dell'azienda.

    In conclusione creerei un servizio "finito" interamente automatizzato dove l'utente finale fa tutto da solo. Se gli pesa il culo può andarsene. Non mi sembra che se non ti piace come funzionano Facebook o Amazon puoi contattare Mark o Jeff per chiedere modifiche. Qui sarebbe uguale.

    In questi termini il servizio funziona alla grande anche se non dovesse fare il botto perché avrebbe costi di gestione irrisori che si ripagano ampiamente anche solo con 4 gatti che lo utilizzano.
    Ultima modifica di Volcomstar; 16-05-2024 a 23:40

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di Kahm
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    Ciao,

    vorrei sottoporre una questione lavorativa. Ne ho già parlato con persone fidate ma vorrei avere altre opinioni visto che il tema è delicato.

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    Iniziamo dal contesto. Da collaboratore esterno occupo una posizione di rilievo in un'azienda privata disfunzionale. Anche se sarebbe drammaticamente divertente entrare nei dettagli, mi limiterò a dire che le posizioni apicali sono occupate da incompetenti e assenteisti. C'è anche chi ruba (non sto scherzando) e fa finta di lavorare.

    Grazie
    secondo me non ci sono le premesse
    io se devo avere a che fare con una azienda, essa deve rispettare i miei principi morali ed etici
    se tu potessi avere potere decisionale, ne lsenso poter licenziare personale, FORSE....solo in questo modo che ti liberi delle pere marce,
    ma allo stato delle cose..sei confinato e dovresti avere a che fare con chi cerchera di fregarti

    mah, ho avuto esperienze di queste cose
    come hai detto e- piena di debiti, non ti ci immischiare (parere personale)
    NN vi diro mai chi sono in realta,
    tutti i miei 3D sono orfani, non insistete per farmi rispondere ai 3D aperti da me

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