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Originariamente inviato da iacchi
rieccomi

devo dire che sono contento di vedere pochi ot e invece una bella discussione. Ora: una delle mie premesse era che io vi avrei parlato all'indicativo (certezze) per comodità, ma che tutto quello che avrei detto sarebbe dovuto essere interpretato come teorie e ipotesi (condizionale).
Di cose ne sono state dette molte da ieri sera e provo a rispondere a più o meno tutte senza però quotare.
La prima domanda di bubu77 è stata: cosa provoca l'adis? Riporto le teorie di Duesberg: sempre bsaandosi su studi epidemiologici, è stato dimostrato (nei paesi del 1° mondo) che il 94-95% delle persone sieropositive che realmente si ammalano di aids sono tossicodipendenti ormai inguaribili; il 3% è costituito da emofiliaci (che comunque fanno cure immunosoppressive per via delle tante trasfusioni), mentre il restante viene da persone che conducono una vita normale (è da considerare, tuttavia, che il 3% può essere considerata una percentuale normale di infezione di una malattia anche da parte di persone normali).
In un test sono stati presi quattro gruppi di persone: 25% s+ e tossicodipendenti, 25% s+ non tossicodipendenti, 25% s- tossicodipendenti, 25% s- non tossicodipendenti. Alla fine è risultato che a morire erano solo i tossicodipendenti, e per le stesse malattie, indipendentemente dall'essere s+ o meno.
Inoltre vorrei portare all'attenzione che esistono casi di aids anche tra i neonati, che portano a demenza o forti problemi nello sviluppo. Ebbene, i bambini che si ammalano di queste malattie (sia s- che s+), vengono tutti da madri che assumevano droghe pesanti in gravidanza.
Nei paesi del terzo mondo, come in Africa, le fasce di persone che contraggono effettivamente la malattia sono quelle più povere o quelle delle zone più impervie come la fascia del Sahel, dove assenza di acqua pulita e malnutrizione si fanno sentire.
Inoltre si è visto che in Africa, data la scarsa presenza di fondi, spesso si diagnostica l'aids senza effettuare il test, solo in base ai sintomi presentati. Il boom dei casi di aids in Africa non è altro che il frutto di una ridenominazione delle malattie.
Inoltre: da quando si è iniziato il test per l'hiv in America si è rivelato che in tutti gli anni la percetuale di popolazione che risultava s+ era sempre la solita, lo 0.4%. Vista la relativa giovane età dell'aids, l'infezione (come succede anche per l'influenza, per esempio) dovrebbe crescere nella popolazione per poi ridiscendere dopo un po' di tempo. Invece è sempre rimasta costante, dato che viene rilevato nelle malattie (o comunque di agenti patogeni) che ormai da lungo tempo fanno parte di una popolazione.
@bubu77: l'esempio che ti volevo proporre non è quello che avevo fatto per la pellagra. Prova a cercare "smon AND giappone" (io non l'ho fatto, perciò non so cosa troverai, l'ho letto da altre parti) e guarda cosa trovi.
per la questione della pcr: so cos'è una pcr. È una tecnica che permette di amplificare dei geni di una cellula o di un virus (a seconda del primer usato) per poterlo analizzare. Dato che anche un virus è fatto gi geni, la pcr si può applicare anche ai virus. Inoltre è un dato di fattoche la pcr viene usata per verificare la presenza del virus nel corpo. Questo lo dicono tutti gli scienziati, anche quelli che lavorano al virus, non solo Duesberg e quelli che vanno contro questa teoria.
un'altra cosa: io ho letto di studi in cui l'hiv è stato iniettato negli animali (dai topi agli scimpanzé) e nessuno di questi si è ammalato, al massimo un po' di influenza. Chi l'aveva detto, è in grado di fornirmiuno studio che dice il contrario? I linfociti inoltre si fottono in quantità apprezzabili solo se sono attaccati in laboratorio dal virus, con alte concentrazioni di virus. Nel corpo questo pare non accadere. [/supersaibal]