Pagina 7 di 7 primaprima ... 5 6 7
Visualizzazione dei risultati da 61 a 68 su 68

Discussione: Jazz e metal

  1. #61
    Originariamente inviato da Gren
    Dipende... Quando è in vena molto poco, anche se quando non lo è li usa molto. Ma era incentrato su questo, il discorso? Perchè allora anche mccoy tyner, per l'appunto, usa un sacco di pattern. Un po' tutti, alla fine. Anche michael brecker, che è il più grande improvvisatore del mondo (onore a lui), si ricicla abbastanza. Ma è anche il suo linguaggio, il suo marchio, è giusto così. É per questo che lo riconosci in mezzo ad altri dieci sassofonisti (solo se sono al suo stesso livello, perchè altrimenti senti altre nove persone che suonano i lick di brecker e sembrano tutti brecker).
    tu mi parli dell'istinto di improvvisatore e io ti dico che uno che a mio avviso improvvisa ad istinto è Meldhau e non Metheny
    Non ti posso rispondere su meldhau, perchè credo sia l'unico jazzista al mondo che io NON riesco ad ascoltare; mi irrita dopo quattro battute. Pensa che sono pieno di roba sua e lo trovo irritante. Comunque è un limite mio, ovviamente, non suo.
    Redman (joshua, vero?) è molto bravo... Dewey di più ancora, nel senso che dici tu.
    Il tuo discorso è pericoloso, comunque: si rischia di ricadere in una forzatura in senso contrario, perdendo spontaneità e creatività imponendosi di essere originali a tutti i costi. Paul bley non utilizza pattern, è un colosso, ma... non so. Tu che ne pensi di lui?
    I lavori di Bley sono diversi e comunque io non parlo di free, il discorso che facevi tu mi sembrava diverso, ovvero come questi grandi possano improvvisare dal nulla, tralasciando la teoria e abbandonandosi all'istinto, il fatto stesso di utilizzare molti pattern lascia poco all'istinto.
    Metheny è intoccabile, quanto lo sono i vari liebman, brecker, lovano, bergonzi, hancock, garrett, corea, scofield, burton, comunque. Su ognuno di loro potresti aprire dei dibattiti, discutendone la discografia e la relativa orginalità, capitolo per capitolo. E più o meno verrebbero fuori le stesse cose, per ognuno di loro, perchè la creatività non è uno strumento a comando (tranne forse che per hancock).
    Sono tutti personaggi che possono fare venti minuti di assolo su un pezzo che hanno suonato centinaia di volte e non ripetersi mai, nemmeno una volta. Metheny compreso. Sul fatto che, poi, pat non abbia saputo, magari, rinnovarsi più di tanto, nel corso della sua carriera (come ha fatto il solito hancock e poi i vari corea, mclaughlin, burton), a livello strumentale, possiamo discutere. Ma mi sembra una pretesa financo eccessiva.
    non parlo di rinnovarsi, chi mantiene uno stile non è per forza da biasimare, dopotutto quanti hanno preso bene "l'evoluzione" di Miles in elettrico? Io parlo di improvvisazione pura e istintiva e dico che quelli che la fanno sono molto meno di quelli che pensi.
    [supersaibal]
    vendo questo spazio a 2 € per un intero anno + iva
    [/supersaibal]

  2. #62
    Utente di HTML.it L'avatar di Gren
    Registrato dal
    Jun 2001
    Messaggi
    11
    Originariamente inviato da Sergiao
    tu mi parli dell'istinto di improvvisatore e io ti dico che uno che a mio avviso improvvisa ad istinto è Meldhau e non Metheny
    Avevo scritto altro, ma mi limito a dire che accostarli è improprio, davvero, anche solo parlando d'istinto. Stefano di battista è bravissimo, per dire, un mezzo genio, ma ti sentiresti di fare un qualsiasi raffronto con micheal brecker, di qualsiasi tipo?

    Originariamente inviato da Sergiao
    I lavori di Bley sono diversi e comunque io non parlo di free, il discorso che facevi tu mi sembrava diverso, ovvero come questi grandi possano improvvisare dal nulla, tralasciando la teoria e abbandonandosi all'istinto, il fatto stesso di utilizzare molti pattern lascia poco all'istinto.
    Nessuno improvvisa dal nulla. Se prendi qualunque libro di bergonzi ti accorgi che attinge, a livello teorico, da una mole di nozioni incredibile, pattern compresi. Cos'è un pattern? Dire "1-3-4-5" è pattern? Pensare a qualcosa che preveda una serie di intervalli concatenati è pattern? Ovviamente sì, ma credi che tutto ciò possa in qualche modo togliere qualcosa alla componente istintiva? Al limite, le donerà qualche risorsa in più da cui attingere.
    Se io oggi mi alleno su una serie di intervalli (esercizio molto sassofonistico), il mio istinto attingerà da quello su cui io mi sono lungamente allenato, ma non lo intepreterà come una nozione teorica corretta o meno. É tutto instinto, solo istinto.
    Pat usa moltissimo i suoi "schemi intervallari" e le ripetizioni. Ma con l'istinto non vedo alcuna incompatibilità, davvero.
    Quello di cui si parlava inizialmente è un secondo grado sul primo quarto di una battuta e, di conseguenza, il meccanismo secondo il quale si può arrivare a "dimenticare" le nozioni che ci imporrebbero di suonare note forti sui tempi forti e note deboli su quelli deboli. Metheny in questo senso è micidiale, visto che è in grado di prendere qualunque pattern al mondo e farlo suonare come e dove vuole meglio di chiunque altro. Può prendere un pattern e suonarlo per quattro minuti, diventendosi tra dislocazioni d'ottava, cambi d'accento e pause, fino a farlo diventare qualcosa di completamente nuovo. Se non c'è istinto, in questo... Sembra facile, a dirsi.

    Originariamente inviato da Sergiao
    non parlo di rinnovarsi, chi mantiene uno stile non è per forza da biasimare, dopotutto quanti hanno preso bene "l'evoluzione" di Miles in elettrico?
    Tutti quelli intelligenti. Da lì sono usciti tutti -e sottolineo tutti- i talenti del jazz moderno. E non solo del jazz. Il miles "elettrico" è stato pregievole e, soprattutto, rivoluzionario quanto quello "acustico", nè più, nè meno.
    Generalmente biasimo chi si paralizza nel proprio stile, personalmente. É l'unica cosa che contesto a metheny.

    Originariamente inviato da Sergiao
    Io parlo di improvvisazione pura e istintiva e dico che quelli che la fanno sono molto meno di quelli che pensi.
    L'improvvisazione pura e istintiva non esiste, così come tu l'hai definita. Punto. Non esiste nemmeno nel free, paradossalmente. Tutto ciò che fai è frutto di nozioni precedentmente acquisite.

  3. #63
    Originariamente inviato da Gren
    Avevo scritto altro, ma mi limito a dire che accostarli è improprio, davvero, anche solo parlando d'istinto. Stefano di battista è bravissimo, per dire, un mezzo genio, ma ti sentiresti di fare un qualsiasi raffronto con micheal brecker, di qualsiasi tipo?


    Nessuno improvvisa dal nulla. Se prendi qualunque libro di bergonzi ti accorgi che attinge, a livello teorico, da una mole di nozioni incredibile, pattern compresi. Cos'è un pattern? Dire "1-3-4-5" è pattern? Pensare a qualcosa che preveda una serie di intervalli concatenati è pattern? Ovviamente sì, ma credi che tutto ciò possa in qualche modo togliere qualcosa alla componente istintiva? Al limite, le donerà qualche risorsa in più da cui attingere.
    Se io oggi mi alleno su una serie di intervalli (esercizio molto sassofonistico), il mio istinto attingerà da quello su cui io mi sono lungamente allenato, ma non lo intepreterà come una nozione teorica corretta o meno. É tutto instinto, solo istinto.
    Pat usa moltissimo i suoi "schemi intervallari" e le ripetizioni. Ma con l'istinto non vedo alcuna incompatibilità, davvero.
    Quello di cui si parlava inizialmente è un secondo grado sul primo quarto di una battuta e, di conseguenza, il meccanismo secondo il quale si può arrivare a "dimenticare" le nozioni che ci imporrebbero di suonare note forti sui tempi forti e note deboli su quelli deboli. Metheny in questo senso è micidiale, visto che è in grado di prendere qualunque pattern al mondo e farlo suonare come e dove vuole meglio di chiunque altro. Può prendere un pattern e suonarlo per quattro minuti, diventendosi tra dislocazioni d'ottava, cambi d'accento e pause, fino a farlo diventare qualcosa di completamente nuovo. Se non c'è istinto, in questo... Sembra facile, a dirsi.


    Tutti quelli intelligenti. Da lì sono usciti tutti -e sottolineo tutti- i talenti del jazz moderno. E non solo del jazz. Il miles "elettrico" è stato pregievole e, soprattutto, rivoluzionario quanto quello "acustico", nè più, nè meno.
    Generalmente biasimo chi si paralizza nel proprio stile, personalmente. É l'unica cosa che contesto a metheny.


    L'improvvisazione pura e istintiva non esiste, così come tu l'hai definita. Punto. Non esiste nemmeno nel free, paradossalmente. Tutto ciò che fai è frutto di nozioni precedentmente acquisite.
    secondo me la vediamo in maniera piuttosto diversa, ma è bellissimo lo stesso

    tu che strumento suoni?
    [supersaibal]
    vendo questo spazio a 2 € per un intero anno + iva
    [/supersaibal]

  4. #64
    Utente di HTML.it L'avatar di Gren
    Registrato dal
    Jun 2001
    Messaggi
    11
    Originariamente inviato da Sergiao
    secondo me la vediamo in maniera piuttosto diversa, ma è bellissimo lo stesso

    tu che strumento suoni?
    Bellissimo a chi?

    Lo strumento è uno strumento. Ormai, comunque, non suono più niente.

    Proprio stamattina ho fatto l'amore con una delle mie chitarre, per l'ultima volta. Sai, quando ti rivedi dopo un po' con una, ci rifinisci a letto e ti accorgi che avete perso ogni intimità, ogni fiducia, che lei è l'equivalente di una fettina nel termosifone (o di un pezzo di legno, letteralmente)? Ecco.

    Bè, ora mi hai fatto diventare triste. Sei contenta?

  5. #65

  6. #66

  7. #67
    Utente di HTML.it L'avatar di Vash SD
    Registrato dal
    Sep 2006
    Messaggi
    502
    meglio i metallica, megadeth, iron miaden, rhaspody, acdc, motorhead, mastodont etc etc

  8. #68
    Originariamente inviato da niprova
    concordo: metheny è il max!
    senti
    in questo forum è vietato uppare 3d decrepiti da mesi, ok?
    te lo scrivo anche in pvt per sicurezza

    baci

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
Powered by vBulletin® Version 4.2.1
Copyright © 2025 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.