Drone che passione. La nuova moda sembra aver contagiato un po' tutti, non solo gli amanti del modellismo. Merito soprattutto di alcune aziende come Parrot che hanno reso più semplice l'approccio con questi oggetti distribuendoli anche all'interno delle più note catene di elettronica e non solo nei negozi di modellismo, spesso rari da trovare.

Tuttavia i Droni, anche i più piccoli, non sono giocattoli, sono sempre dei mezzi che se gestiti male possono arrecare danni a persone e a cose. Questo soprattutto alla luce della loro forte diffusione dove oltre ai piloti esperti troviamo apprendisti dell'ultima ora che al primo volo si credono già dei piloti affermati. Di incidenti più o meno gravi del resto le cronache locali ne sono piene.

Bene ha fatto dunque l'ENAC ha porre un regolamento sui mezzi aerei a pilotaggio remoto, non solo droni quindi. Un regolamento che ha suscitato scalpore e polemiche, sicuramente perfettibile con il tempo ma sicuramente utile. Dei paletti vanno messi, inoltre piaccia o non piaccia, in precedenza volare con i droni o mezzi assimilabili sarebbe stato anche di fatto illegale. Almeno adesso c'è un po' di ordine.

Inoltre, chi rispetta la regola principale che è quella del buon senso, non ha nulla da temere perché sicuramente rispetta già ora quanto prevede il regolamento che adesso vediamo.

http://www.enac.gov.it/repository/Co...o_APR_ed.1.pdf

Da sottolineare che il regolamento differenzia gli obblighi per l'amatore e per il professionista.

Di particolare importanza l'articolo 23 che riporto, per gli altri, buona lettura dal PDF :-)

1. L’aeromodellista ai comandi dell’aeromodello ha la responsabilità di utilizzare il mezzo in modo che non possa arrecare rischi a persone o beni a terra e ad altri utilizzatori dello spazio aereo, inoltre è tenuto a mantenere la separazione da ostacoli, evitare collisioni in volo e dare precedenza a tutti.
2. L’aeromodellista è responsabile di ottemperare agli obblighi relativi e a ottenere le eventuali autorizzazioni per l’utilizzo dello spettro elettromagnetico impegnato dal radiocomando.
3. Gli aeromodelli con massa al decollo massima minore di 25 kg che rispettano i seguenti limiti:
massima superficie alare di 500 dm
massimo carico alare di 250 g/dm
massima cilindrata totale dei motori a pistoni di 250 cm
o
massima tensione della sorgente di energia per i motori elettrici, 72 V, misurata a
vuoto; o
massima spinta totale dei motori a turbina di 25 kg (250 N);
aeromodelli a volo libero o a volo circolare vincolato; o
aerostati ad aria calda con peso totale del contenitore di gas trasportato per i bruciatori
non superiore a 5 kg possono volare nelle ore di luce diurna purché l’aeromodellista mantenga un continuo contatto visivo con l’aeromodello, senza aiuto di dispositivi ottici e/o elettronici a condizione che l’attività non presenti alcun rischio a persone e cose.
Tali attività possono essere effettuate in aree non popolate opportunamente selezionate
dall’aeromodellista, di raggio massimo di 200 m e di altezza non superiore a 70 m, e per le quali può assicurarne il controllo al fine di non causare rischio a persone e cose e fuori dalle ATZ e comunque ad una distanza di almeno 8 km dal perimetro di un aeroporto e dai relativi sentieri di avvicinamento/decollo. Devono inoltre essere rispettate le regole dell’aria aplicabili inclusa la capacità di “see and avoid”.
Le attività di volo possono essere effettuate anche in aree di altezza non superiore a 150 m e di raggio massimo di 300 m, purché l’aeromodellista sia titolare di una abilitazione al pilotaggio di aeromodelli radiocomandati rilasciata da una scuola certificata dall’Aero Club d’Italia e siano rispettate le regole dell’aria applicabili inclusa la capacità di “see and avoid ” per l’aeromodellista e il rispetto del concetto di “to be seen” dell’aeromodello da parte degli altri aeromobili. Nel caso non siano soddisfatte una o più delle limitazioni di cui sopra, l’attività di volo deve essere effettuata in spazi aerei regolamentati ( permanenti) o segregati (temporanei).
4. L’attività con aeromodelli con massa al decollo massima uguale o maggiore a 25 kg, o con un sistema di propulsione che non rientra nei limiti precedenti, è consentita ad aeromodellisti con un’età minima di 18 anni.
L’attività deve essere svolta nelle ore di luce diurna, a un’altezza massima dal terreno tale da consentire all’aeromodellista di mantenere un continuo contatto visivo con l’aeromodello senza aiuto di dispositivi ottici e/o elettronici, in aree istituite da ENAC e riservate alleattività aeromodellistiche. Tali aree sono caratterizzate da spazi aerei regolamentati o segregati.
E’ responsabilità dell’aeromodellista assicurare che durante l’attività in tali aree non ci siano persone ad esclusione di quelle necessarie per lo svolgimento dell’attività.
5. L’aeromodellista deve rispettate le eventuali disposizioni emesse dalle aministrazioni locali competenti.
6. Le manifestazioni aeromodellistiche e l’esercizio degli aeromodelli nel corso delle
manifestazioni aeromodellistiche devono essere effettuati in ottemperanza alle disposizioni emesse dall’Aero Club d’Italia.
7. Per le operazioni di aeromodelli spaziali (razzo modelli) non dotati di sistemi che ne permettano il controllo da parte dell’aeromodellista deve essere richiesto l’utilizzo dello spazio aereo all’ENAC (spazio aereo regolamentato o segregato).
8. Gli aeromodelli “indoor” non rientrano nelle previsioni del presente regolamento.