A proposito di visioni differenti e fastidiose
https://www.youtube.com/watch?v=A1BCBVad-Oc
https://ilmanifesto.it/von-trotta-ra...hannah-arendt/
http://www.filosofico.net/are1njklasddt2.htm
A proposito di visioni differenti e fastidiose
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https://ilmanifesto.it/von-trotta-ra...hannah-arendt/
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Davvero? Con cotanti protettori chi può aver bisogno di nemici.
Tu a scuola avevi seri problemi con la logica, vero?
Bene, felicissimo di dichiararmi un eccellente ignorante.
Qui:
Mi spiace, anche se non sorprende, che non hai capito il riferimento al Preambolo della Costituzione americana.
"WE THE PEOPLE" stabilisce chiaramente l'elemento fondante e principale è IL POPOLO, ossia LE PERSONE, che si sono accordate per darsi delle regole e formare una comunità. Mentre la nostra costituzione stabilisce l'esatto contrario: LO STATO (che non si sa da dove venga e investito da quale autorità superiore) ci fa la grazia di concederci il riconoscimento dei nostri diritti... oh, a proposito, grazie eh, troppo buono.
Ma se lo stato concede, allora lo stato per particolari casi può anche TOGLIERE...
Vabbeh, quando hai qualche giorno di tempo pensaci su. Se ti va.
Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. (Maffeo Pantaleoni)
Mbe' mica tanto... Ho la maturità scientifica. Però se vuoi insultare potresti cercare di argomentare: io un bel po' di esempi li ho dati.
Anche qui bello scarsino in argomentazioni.
Sulla Costituzione invece ho poco da pensarci su essendo materia che ho ben studiato, peraltro con un ottimo docente, il prof. Occhiocupo, il quale scrisse anche un saggio piuttosto noto nel quale sostiene quanto, alla base dell'interesse di tutta la legge costituzionale, vi sia la persona. Ossia il contrario di quello che dici tu. (*)
Evidentemente abbagliato dalla intelligenza e più alta civiltà degli americani, stavolta argomenti, ma lo fai decisamente un po' ma male, segno che hai capito davvero poco.
Dovresti prenderti la briga di studiare un minimo prima di sbandierare le tue grandi convinzioni.
Quando dici che la nostra costituzione "stabilisce l'esatto contrario" perchè il popolo non è "elemento fondante" mentre lo Stato lo sarebbe, o quanto meno possa essere preminente, dai effettivamente un'incontrovertibile dimostrazione di essere ciò che in effetti hai dichiarato: un eccellente ignorante.
Ti sia finalmente noto che nella tua Costituzione (suppongo tu sia cittadino italiano) l'elemento fondante dello Stato (i.e. la Repubblica) è il popolo, come dice la Costituzione all'art.1 riconoscendogli la sovranità. Ed è il popolo e solo il popolo la fonte della legittimazione di ogni potere statale.
Mi rendo conto che tu non sappia nemmeno dell'esistenza di una scienza giuridica che si chiama teoria generale del diritto, ma sappi che in Europa dalla fine del '700 è sempre stato il popolo il detentore della sovranità, e che solo nel positivismo giuridico tedesco di fine '800 si è ipotizzato e spinto sul concetto di sovranità statale, ma l'impostazione comune europea è sempre stata quella della sovranità del popolo (impostazione giuridica di fonte inglese).
Quindi insomma, prima di scomodare la logica altrui impara ad argomentare un minimo, ma soprattutto DOCUMENTATI prima di affermare verità che esistono solo nella tua mente.
(*) Un estratto da qui (potresti anche leggerlo tutto, non ti farebbe male):
"Oggetto particolare" della Costituzione italiana è la persona umana, soggetto, fondamento e fine dell'ordinamento repubblicano, con i diritti inviolabili, ed i doveri, inderogabili, ad essa consustanziali e che ad essa si riconnettono nel continuo fluire della storia, che l'ordinamento statuale riconosce, non crea.
Una persona umana, concepita non come entità astratta, ma nella concretezza della sua esistenza, della sua esperienza di vita, nella multidimensionalità dei suoi bisogni, materiali e spirituali, immanenti e trascendenti, che essa cerca di soddisfare nella concreta realtà dei gruppi in cui viene a trovarsi, naturalmente e volontariamente, in cui nasce, cresce, entra, e si sviluppa, in rapporto con altre persone, in una relazione reale di solidarietà. essenziale e costitutiva della persona è, dunque, la dimensione sociale, secondo la ispirazione aristotelica, ripresa e sviluppata dalla filosofia tomistica, nel senso che la persona è persona proprio nella società, nelle sue diverse articolazioni, portatrice di diritti "innati", che "la società non può disconoscere".
Ultima modifica di astro; 30-01-2018 a 23:26
Sai se ridi e non studi è difficile che tu possa capire le cose.
L'antisemitismo che tanto ti piace appiccicare al fascismo è sempre stato diffuso in Europa, ed anche menti non proprio eccellenti come la tua... ma comunque valide, tipo, come sai, quella di un padre dell'Illuminismo come Voltaire, avevano questa che oggi definiamo un'orribile visione antiebraica. In Francia nel '700 neanche gli permettevano di studiare...
E questa visione antisemita la ebbero poi in primis i partiti della sinistre francesi e tedesche, delle quali è documentata la pessima opinione sugli ebrei, che si aggiungeva all'anticlericalismo.
Fatti, non risatine...
Inoltre fino al '41, e non solo in Italia ma anche in Germania da quel che so, l'idea precedente la "soluzione finale" era quella della espulsione.
E poi certo (ma anche qui è documentato) anche dopo il '41 Mussolini non aveva nessun piacere che gli ebrei italiani fossero deportati in Germania, e quindi "sottratti" all'Italia, e lo evitò il più possibile.
In Europa l'antisemitismo italiano, seppur sotto il fascismo, è stato il meno ostile, ti piaccia o no.
Questa è Storia. Tu mi spiace ma ridi di ignoranza.
E se ancora sei poco convinto, ti ho trovato anche lo storico ebreo (da qui) Leon Poliakov, che ha peraltro attinto a documenti emersi nel dopoguerra dal Ministero degli Esteri italiano:
“Possiamo quindi affermare che il popolo italiano fu il principale responsabile dell’atteggiamento adottato dal suo Governo. Sembra che il contagio della propaganda razzista che attecchisce con maggiore probabilità presso i popoli barbari, trovi un terreno ideale nei climi nordici. Il popolo italiano, con la sua saggezza mediterranea, fu in gran parte assolutamente ostile a queste tendenze. La sua reazione alla propaganda del ‘Tevere’ e della ‘Difesa della razza’ fu il disprezzo o la protesta. Questo perché l’atteggiamento italiano, malgrado le analogie apparenti o formali, era in realtà all’opposto di quello tedesco. E fu in questo clima di opinioni che si mossero le autorità civili e militari italiane e tutti i gradi della macchina amministrativa”
In realtà fu De Felice nel '61 il primo a compiere uno studio italiano, commissionatogli e retribuito dalla Unione delle comunità israelitiche italiane... ma so bene che quando si parla di De Felice, storico serissimo, si fa facile a dire il contrario...
Quindi hai anche il tuo storico ebreo che ti dice che nell'Italia fascista (nota bene che egli ricomprende "autorità civili, militari ed amministrative") poco vi è stato di contagio razzista.
Ultima modifica di astro; 31-01-2018 a 01:12
Ringrazio l'esimio Astro(logico) per avermi concesso la dilettevole ed interessante lettura dei sui scritti.
Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.
erano in una botte di ferro, senza dubbio.
http://www.museodellashoah.it/wp-con...-24-Stampa.jpg
...and I miss you...like the deserts miss the rain...
Sapevo che cedi alle convinzioni che ti vengono mostrate come plateali, come lo è il collage che posti...
Molti titoli, se vedi bene sono del '41 ed oltre (come dicevo sopra) e c'è anche appunto Il Tevere, tra i più duri, che citava lo storico ebreo Leon Poliakov... Lui ha letto i titoli, gli articoli ed altri millemila documenti: si sarà fatto un'idea migliore della tua che guardi il collage?
Ti rendi conto che i FATTI dicono che nonostante i titoli del tuo collage, i cittadini italiani ed il fascismo stesso sono stati i meno persecutori di ebrei in Europa?
Lo prendi per buono uno storico ebreo che ti dice che il regime fascista boicottava apertamente i nazisti nel perseguire gli ebrei?
Anche la processo Eichmann, il procuratore generale, ossia il sostenitore dell'accusa nel processo, definì l'Italia come la nazione più cara ad Israele...
Poi come detto, sulle leggi razziali non c'è chiaramente molto da discutere... Ma fermarsi alle apparenze perchè il colpevole "ci piace tanto" mi pare un po' superficiale...
Tanto più lo è l'impostazione per cui l'antisemitismo equivale allo sterminio.
Ripeto, l'antisemitismo prevedeva già dal '700 almeno, parcchi limiti agli ebrei in vari paesi europei, e nella 2GM la "soluzione estrema" era considerata quella dell'allontanamento (volontario o coatto) dalla nazione, non certo sterminare milioni di persone.
Preg.mo fine arringatore, ringraziandola, approfitto della sua somma saggezza e cultura, e le chiederei se sa come mai possa essere per taluni -e non pochi- cotanto difficoltoso documentarsi un attimo, piuttosto che addivenire ad appoggiare le proprie convinzioni sulla loro pancia e sugli umori di codesta.
Chissà che ella non sappia illuminarmi.
Con stima,
l'Astroillogico
Ebbene mi consenta di calare una mia verità assoluta o caro amico delle tavolette digitatorie, dipende da dove uno si pone, taluni hanno l'ardire o il vezzo, faccia Lei, di ragionare, altri invece sono sopra uno scranno veritatorio, una cadrega assolutista che li pone nella condizione sbraitare paonazzamente e zittire apostrofando ed additando qualsiasi diversamente pensante con la magica parola estratta alla bisogna (mio Dio, credo che miglior definizione di Vauro non fù mai scritta) dalla mai completamente chiusa bocca, quasi come in costante attesa di aver vanto del proprio essere superiore.
Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.