Originariamente inviata da
saucer
Alcuni casi :
- Operaio tecnico specializzato che lavora in azienda da 40 anni. Va in pensione. Con l'attuale pensione, pagherà il fitto mensile e gli resterà poco per vivere. Il datore di lavoro gli ha proposto di "continuare a lavorare" ( a nero ), dandogli circa lo stesso stipendio. Quello stipendio, che avrebbe dovuto dare ad un giovane ( + contributi + formazione su ciò che il tecnico specializzato faceva fino ad ieri ).
Al datore di lavoro conviene, al neo-pensionato conviene.
- Impiegato con 40 anni di lavoro. Pensionato. Si rende conto che con la pensione non riesce a pagare fitto + cibo. Datore di lavoro gli offre di lavorare in azienda per metà stipendio ( a nero ). Lui accetta ( deve sopravvivere ), ed il datore di lavoro risparmia mezzo stipendio + contributi.
- Portiere di condominio. Dopo 40 anni di lavoro, ha sperperato i suoi risparmi per sistemare i figli, ora non sa dove andare ed il suo stipendio non gli permette di vivere in un appartamento + pagarsi il cibo. Continua a fare il portiere ( a nero ). Il condominio risparmia i contributi, i condomini pagano meno la retta mensile.
- Agente assicuratore che è andato in pensione dopo 38 anni. Il suo pacchetto clienti è fidelizzato. Percepisce la pensione, ha aperto una società intestata ad un figlio che già lavora altrove, lui continua il suo lavoro facendo firmare tutte le polizze dal figlio. Il suo pacchetto clienti resta a lui, il figlio percepisce un "plus" per tenere in vita l'azienda. Conviene ad entrambi.
- Baby pensionato (già narrato in passato), commerciale. Prende un SIGNOR stipendio, fa il commerciale ( per N aziende ), ( naturalmente a nero ), percepisce una provviggione di quello che riesce a vendere ( contanti a nero ). Ultimamente era presidente di una cooperativa per la costruzione di un condominio, dove alcuni edifici venivano dati ai soci della cooperativa ( ad una cifra simbolica ed il resto venduti ad estranei per ripagare i lavori... ).
- Poi c'e' la fila delle badanti e baby sitter. Percepiscono una pensione e la integrano con questi lavoretti ( naturalmente a nero ).
- Poi c'e' la fila dei pulmini abusivi fuori scuola ( vedi queste persone con 7-8 bambini in auto che li portano a casa dei genitori ).
Sono tutti casi REALI di gente che conosco e che SICURAMENTE conoscerà anche Lei ( o Lei vive in un paese dove tutti rispettano le regole ed i vecchietti muoiono di fame dinanzi alla Caritas ).
Dovrei denunciarli? Per cosa? per vivere "meglio con la mia coscienza"? Penso che "queste" schifezze, siano un nonnulla rispetto alle schifezze perpetrate in alto, son spiccioli che non cambiano la situazione italiana e son situazioni che non dovrei gestire io.
Io lavoro in altri ambiti e cerco di fare al meglio il mio lavoro.
Gradirei che i vari "ispettori" avessero il buon senso di fare anche loro il loro lavoro e non "rubarsi" lo stipendio ogni mese.
Perchè se anche loro non se la sentono di fare da "boia", almeno avessero il buon gusto di non rubare lo stipendio.
Sono situazioni win-win, dove tutti vincono e chi ci rimette le penne sono i giovani che vorrebbero lavorare.
Anch'io farei quella scelta.
Se dovessi però scegliere se continuare a lavorare o restare in pensione a casa, sceglierei la seconda ipotesi.
Se non riuscissi ad arrivare a fine mese, probabilmente mi trasferirei all'estero o in zone più economiche ( non andrei a vivere in un appartamento da 600€/mese in città se la mia pensione è di 800€, ma andrei a vivere in un paesino a 200€/mese ).
Purtroppo se i controllori sono assenti, e le leggi latitanti, questi sono i risultati.
Non toccando ( naturalmente ) il discorso "falsi invalidi" e tutto l'ambaradan che c'e' dietro.
Intanto il sistema pensionistico è sempre più a pezzi e i lavoratori son costretti a lavorare più a lungo ed a percepire meno soldi.
Naturalmente i giovani devono subire la concorrenza dei pensionati che non mollano il lavoro ( e che son disposti a lavorare per 3 soldi, dato che uno stipendio è già pagato dall'inps )