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  1. #1
    Utente di HTML.it
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    Ha ancora senso svolgere la professione di Grafico nel 2017?

    Buongiorno a tutti,

    non ho visto una sezione "presentazioni" per cui mi presento direttamente qui (mi scuso in anticipo con i mod nel caso avessi dovuto presentarmi da un'altra parte): mi chiamo Victor e da circa 8 anni faccio il tecnico e consulente informatico per le aziende.

    Il mio titolo "volutamente" provocatorio nasce perché vorrei raccogliere il più possibile opinioni riguardo alla professione di grafico OGGI. Ho cercato in altri forum ma ho trovato solo consigli sui corsi eccetera, mentre io vorrei avere delle opinioni sul fatto se “ha senso” nel 2017 puntare ed investire su questa professione.

    Questa discussione (che spero sarà "animata") nasce dal fatto che la mia ragazza è entrata in crisi proprio perché non riesce a trovare UN posto di lavoro decente (CHE SIA UNO) in questo ambito.
    Lei ha frequentato il liceo artistico statale, ma non è un artistico classico, questa scuola infatti ha parecchie materie multimediali (fotografia, web design, ecc) che le hanno fatto venire la passione, appunto, per il mondo della grafica digitale nel suo senso pià amplio.
    Dopo essersi diplomata ha anche frequentato 2 (forse anche 3) corsi finanziati dalla comunità europea con annesso stage. I corsi le hanno dato un’ulteriore approfondita su concetti/utilizzo degli strumenti (Photoshop. Illustrator, Indesign, fotografia, creazione siti web..) che già aveva fatto a scuola; purtroppo però non arrivano ai livelli dei corsi professionali da migliaia di euro che offrono alcune scuole di formazione e anche gli stage annessi, ancora purtroppo, o ti facevano fare poco di inerente al corso oppure proprio dovevi svolgere un’altra mansione (e questa è colpa di chi ha organizzato il corso).

    Morale della favola dopo quasi 5 anni si ritrova ad aver fatto diversi corsi di formazione, una MAREA di stage (sottopagati o, peggio, non pagati) sempre nell’ambito, ma NESSUNA esperienza significativa che vada oltre i 6 mesi. Anche oggi parecchie aziende la richiamano dopo che ha inviato il CV ma “come sempre” si parla di fare “stage di 6 mesi e poi riparliamo di contratto…” -.- E dopo anni che vai avanti così sei stufo di fare stage a 400 euro o, peggio, manco avere un contratto ed esser pagata in voucher (altra forma di lavoro in nero legalizzato).
    Si è pensato anche al fatto di aprire partita IVA ma anche qui, non avendo nessuna esperienza significativa alle spalle e, soprattutto, nessun cliente per almeno partire, non se ne parla al momento.

    Ed ecco quindi che mi riaggancio al titolo provocatorio: secondo voi (che siete dell’ambito), ha ancora senso nel 2017 investire e tentare ancora in questa professione?
    Suggerite di provare a fare corsi professionali (da 2000 euro) per specializzarsi in qualche ambito specifico? Se si, quale?
    Altra idea che avevo pensato era cambiare ambito (ma non troppo), puntando sulla figura del “content marketing”, ovvero la figura del consulente che crea un progetto per un’azienda per rifare e curare la propria figura nel mondo digitale sotto ogni aspetto. È una figura che può avere un futuro?
    Altri suggerimenti? 😊

    Spero di non avervi annoiato ma, altresì, simulare una discussione costruttiva.

    Ciao e grazie

  2. #2
    Utente di HTML.it
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    84 visite e manco una risposta?? Un suggerimento? Opinione?

  3. #3
    ciao

    ho letto il tuo intervento, ma come mio solito non mi riesce di stare troppo attinente alle consegne mai proprio mai

    brevemente, la mia esperienza, e dunque il mio punto di vista

    sono un 82, vivo e lavoro in lombardia, 10 km dal centro città; sono perito informatico con un anno di corso regionale in grafica

    lavoro dalla fine degli studi in un'azienda metalmeccanica - quindi 14 anni; posso dire, riassumendo, che grossomodo per i primi 9 anni sono stato un impiegato generico, saltuariamente informatico, mentre negli ultimi 5 sono senza dubbio valorizzato nell'ambito marketing e comunicazione, campo molto pertinente e permeato dalla grafica

    preciso che non sono un grafico-illustratore, non so di disegno, e nemmeno sono un grafico pubblicitario, non sento in me la spinta a 'vendere', e non saprei come coltivarla, sento che la cosa mi è estranea.
    sono invece un grafico che definisco, magari impropriamente, 'informativo', cioè quel genere di grafico, 'layoutista', il cui primo principio (l'unica cosa che mi riesce?) è presentare le informazioni per agevolare il fruitore del messaggio, mettere grafica e testo in maniera da ridurre, possibilmente eliminare del tutto il rischio di fraintendere la comunicazione

    ecco, precisato questo, ritorno a me. dicevo che per i primi 9 anni non ho fatto il grafico, nessuno lo sapeva, non ero stato assunto perchè grafico. ma il mio approccio era 'da grafico'.
    non sono passato da impiegato generico a impiegato marketing grazie all'ingresso di una figura che ha preso in mano il mio curriculum. il passaggio è avvenuto perchè in ufficio qualcuno si è accorto che il mio approccio 'fa funzionare bene le cose', - senza fermarsi all'etichetta di grafico

    io penso che un grafico è tale se (e perchè) 'capisce' un po' la 'bellezza'. e se caisce un po' la bellezza, allora chiaramente 'capisce' un po' di 'ordine'. da qui, io dico che almeno nel mondo lavorativo che conosco io c'è una grande necessità di grafici, proprio perchè essere grafico (sentirsi grafico, scoprirsi grafico) significa poter portare ordine e metodo, significa poter introdurre idee, e anche vincoli, che spesso finiscono per essere utili anche agli altri

    bisogna proporsi come impiegati generici, e poi farlo da grafici, senza dirlo

    professionalmente credo che per un grafico sarebbe una gran cosa poter avere qualche competenza da copywriter, spesso io ne sento il bisogno, ma avere a che fare con copywriter non è alla mia portata (mi riferisco alla mitologica 'coppia creativa', art + copy)

    spero di averti confuso
    Ultima modifica di nicolamanzoni; 23-02-2017 a 23:38
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  4. #4
    Moderatrice di Grafica, Cerco e offro lavoro L'avatar di Myaku
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    personalmente a livello di lavoro dipendente ho notato due situazioni, agli antipodi:
    - il grafico "tuttofare" (compresa la segretaria / centralinista)
    . il grafico altamente skillato e specializzato in solo pochi "argomenti"
    ora, va da sè che il secondo caso avrà possibilità di impiego solo in studi di grandi dimensioni dove c'è una forte "compartimentazione", e quindi anche la componente geografica ha un certo peso.

    la partita iva da zero è sì un rischio, anche se può essere abbastanza sostenibile con un regime fiscale agevolato, ma ti servono gli attributi per vendere (o qualcuno che lo faccia per te), e c'è bisogno di una rete di professionisti con cui instaurare delle collaborazioni dove da solo non ci arrivi, ed allora il grafico / web designer avrà bisogno almeno di un programmatore "puro", magari di un copywriter, un esperto seo, ...
    per dire che è importante farsi prima una rete di potenziali collaboratori: un freelance si trova a competere con agenzie strutturate di piccole dimensioni, quindi deve comunque essere in grado di arrivare un po' a tutti i servizi che queste offrono, a meno che l'intenzione non sia di non arrivare ai clienti finali ma solo di collaborare come esterno con suddette agenzie, o di raggiungere e lavorare solo con una nicchia specifica.

    altro discorso ancora se l'intenzione è quella di essere un freelance altamente skillato per andare su un target di clienti esteri di fascia alta (quelli che cercano talenti su behance, per citarne uno). inutile dire che sono pochi quelli che si distinguono, ma dipende ovviamente dalle capacità di tua morosa.

    una cosa comunque fondamentale e trasversale secondo me resta sempre la capacità di evolversi e reinventarsi, a maggior ragione se l'intenzione è la partita iva.

    in definitiva, può avere senso come no fare il grafico oggi, dipende da quelli che sono gli obiettivi che ci si pone. ma non mi sento di dire a prescindere che ad oggi non abbia senso.

  5. #5
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    Ciao Nicola e Myaku,

    @Nicola: se non ho capito male riassumendo quindi tu eri già all'interno di un'azienda e, dopo che si è accorta delle tue capacità, sei passato di mansione...giusto? Situazione purtroppo che non si rispecchia con la realtà che affrontano oggi i poveri disoccupati perché è proprio avere la chance di esser assunti e dimostrare che cosa si è in grado di fare che manca purtroppo! E quelle vole che capita o non ti pagano o ti pagano una miseria
    C'è comunque da dire che causa tasse spropositate mi rendo conto del perché le aziende si guardano bene dall'assumere un dipendente.

    @Myaku: ho notato anche io questa tendenza.
    Il tuttofare: perché magari gli basta poco lato marketing (anche se, vuoi per "ignoranza" vuoi per mancanza di soldi) anche qua, se ci si rivolge ad un vero professionista si ha il ritorno dell'investimento in pieno.
    Lo specializzato: diciamo che qua si aprirebbero altre parentesi, nel senso che o si fa "solo" grafica o "sai fare di tutto un pò" (magari una cosa meglio e una peggio, ma sai almeno di cosa si parla) a 360 gradi nel mondo web/grafica/seo...e mi pare che questa sia la tendenza per le piccole e medie imprese che fanno siti web/comunicazione oggi..

    Concordi?

    Ciao
    Ultima modifica di -vic-; 13-03-2017 a 18:11

  6. #6
    se mi credi, io non ho mai mosso un'unghia per 'dimostrare cosa ero in grado di fare', anzi mi si può comodamente bollare come mancante di ambizione in ambito professionale; non di rado quando ci si mostra ambiziosi, sono più i nemici che ci si procura, che non delle vere opportunità. allo stesso tempo mi rendo conto che quanto dico forse vale solo in realtà non caratterizzate da asfissiante competitività.

    credo che bisogna calibrare il proprio approccio all'ambiente a cui ci si propone (per scelta o per necessità). se io al colloquio di selezione nell'azienda che poi mi ha assunto mi fossi presentato con un 'sono un grafico, voglio fare il grafico', nell'ipotesi migliore mi avrebbero risposto che un grafico, a loro, proprio non serviva.

    un piccolo ot-non-esattamente-ot: credo che pretendere - perchè di questo si tratta - un lavoro attinente al proprio percorso formativo sia sbagliato alla radice. Studio grafica perchè sento che è qualcosa che mi fa crescere, che mi realizza, non perchè poi vorrò lavorare in quel settore. Stessa cosa vale per economia, medicina, ingegneria lingue e filosofia. Alla luce di ciò, io sono MOLTO fortunato - in realtà non SOLO fortunato, perchè comunque la gavetta l'ho fatta sempre con impegno e sincerità. (non mi sto riferendo al tuo caso, chiaramente, ma "all'idea diffusa secondo cui")
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