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  1. #11
    Quote Originariamente inviata da Nuvolari2 Visualizza il messaggio
    100 miliardi di messaggi al giorno, forse di più. Mi spieghi come si possono controllare? Non ha senso promulgare una legge che nei fatti non potrebbe essere rispettata da nessuno, dicendo: "fatti loro".
    E allora? Per quanto mi riguarda vale comunque il principio che se non sei in grado di controllarli allora non li devi pubblicare.

    E pazienza se questo porterà a perdere qualche miliardo di messaggi al giorno, sono certo che l'umanità riuscirà a sopravvivere comunque.

    Credo anche che di fatto esistano già leggi che responsabilizzano il gestore degli spazi su quanto viene pubblicato. Non ti sei accorto che pure su HTML.it esistono dei "moderatori"?
    Ultima modifica di webus; 18-04-2017 a 15:44
    Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. (Maffeo Pantaleoni)

  2. #12
    Quote Originariamente inviata da webus Visualizza il messaggio
    E allora? Per quanto mi riguarda vale comunque il principio che se non sei in grado di controllarli allora non li devi pubblicare.

    E pazienza se questo porterà a perdere qualche miliardo di messaggi al giorno, sono certo che l'umanità riuscirà a sopravvivere comunque.

    Credo anche che di fatto esistano già leggi che responsabilizzano il gestore degli spazi su quanto viene pubblicato. Non ti sei accorto che pure su HTML.it esistono dei "moderatori"?
    Certo, e chi fabbrica automobili dovrebbe accertarsi a chi le vende (no a chi corre in macchina, a chi beve, a chi delinque magari per farci rapine). E via discorrendo.

    Un mondo controllato da chi di dovere che cancelli e limiti la tua libertà a priori, per il tuo bene. Si intende.

    E se invece facessimo come nel resto del mondo civile libero e sviluppato, dove chi scrive qualcosa si prende le proprie responsabilità e ne paga le eventuali conseguenze?

    Chissà come fanno a vivere negli USA, dove leggi del genere non si sognano manco di farle... eppure chi usa in modo scorretto certi strumenti viene sanzionato. Mah!

    Ps. certo che ci sono i moderatori. E servirebbero, come nel resto del mondo, per mantenere il Forum un luogo piacevole da frequentare. Non per fare i poliziotti.
    Ed è aberrante che ci sia una legge che fa ricadere sui moderatori/gestori dei siti ciò che di eventualmente criminale viene postato.
    Io ti metto a disposizione uno spazio: se tu lo usi per scrivere insulti o in generale per commettere reati, l'unico obbligo del gestore dovrebbe essere quello di rimuovere i contenuti su richiesta dell'autorità, e di fornire alla stessa tutti i dati tecnici necessari all'individuazione dell'autore dei post.
    Tu hai scritto minchiate, tu le hai pubblicate, tu ne paghi le conseguenze.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  3. #13
    Quote Originariamente inviata da Nuvolari2 Visualizza il messaggio
    Tu hai scritto minchiate, tu le hai pubblicate, tu ne paghi le conseguenze.
    Non stiamo parlando di chi scrive "minchiate", stiamo invece parlando di gente che calunnia e diffama ed è del tutto evidente che chi lo fa utilizza certi mezzi proprio perché gli garantiscono una grande visibilità. Ragione questa che trasforma il mezzo scelto nell'elemento determinante del crimine stesso.

    La scusa delle limitazione delle libertà è fuori luogo, non esiste la libertà di calunniare e diffamare altre persone.
    Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. (Maffeo Pantaleoni)

  4. #14
    Moderatore di CMS L'avatar di kalosjo
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    Ah, queste fake news. Sono l'annoso problema dell'anno. Le fake news.
    La sorella della Boldrini con la foto dell'attrice tal dei tali.
    Le fake news.
    E tutti a pensare che l'obiettivo sia colpire chi scrive di queste cose, come "ilfattoquotiDAIno", conosciuto creatore di fake news.

    Il vero problema è che per combattere queste fake news devono investire di responsabilità un chiamiamolo "comitato" di "saggi" che devono distinguere, sulla base di non si sa che cosa, quale sia una fake news e quale no.

    E questo diventa estremamente pericoloso, come per esempio il sito di Claudio Messora, cui Google ha tolto la possibilità di mettere pubblicità a causa di "probabile fake new" per le dichiarazioni di un politico intervistato (andatevelo a cercare).

    E google, padrona del mondo, comincia a preparare la censura accettabile...
    https://italia.googleblog.com/2017/0...k-da-oggi.html

    Eppure ancora c'è gente che crede che la fake new sia la finta sorella della Boldrini.
    Scusate i puntini di sospensione...... La verità è che non ho argomenti....

  5. #15
    Moderatore di CMS L'avatar di kalosjo
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    Da notare:

    Solo gli editori che sono algoritmicamente determinati come fonte autorevole di informazioni si qualificheranno per essere inclusi.
    e

    Se un editore o un articolo di fact checking non raggiunge questi standard o non rispetta tali norme, potremo, a nostra discrezione, ignorare il markup.
    A nostra discrezione. Cioè facciamo un po' come cazzo ci pare.
    La fake new sei tu e non lo sai ancora
    Scusate i puntini di sospensione...... La verità è che non ho argomenti....

  6. #16
    Utente di HTML.it
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    Quote Originariamente inviata da webus Visualizza il messaggio
    Non stiamo parlando di chi scrive "minchiate", stiamo invece parlando di gente che calunnia e diffama ed è del tutto evidente che chi lo fa utilizza certi mezzi proprio perché gli garantiscono una grande visibilità. Ragione questa che trasforma il mezzo scelto nell'elemento determinante del crimine stesso.

    La scusa delle limitazione delle libertà è fuori luogo, non esiste la libertà di calunniare e diffamare altre persone.
    E quindi?
    Chi "calunnia" e "diffama" deve pagare per il proprio reato.
    Non certo chi gli mette a disposizione un'area per dire ciò che pensa.

    Han mai punito i costruttori di armi?
    Eppure loro mettono a disposizione degli assassini i mezzi per portare a termine i loro obiettivi.

    Chissà, forse un giorno capiremo la differenza tra punire i colpevoli e "fare cassa".

    Perchè ad oggi, mi sembra più un pretesto per "far cassa" somministrando multe milionarie ad aziende che si stanno arricchendo con i propri prodotti, piuttosto di "punire" chi commette reati.
    Veloce,Affidabile,Economico : Scegline 2

    Se la tua ragazza non te la da, tu non prendertela

  7. #17
    Quote Originariamente inviata da webus Visualizza il messaggio
    Non stiamo parlando di chi scrive "minchiate", stiamo invece parlando di gente che calunnia e diffama ed è del tutto evidente che chi lo fa utilizza certi mezzi proprio perché gli garantiscono una grande visibilità. Ragione questa che trasforma il mezzo scelto nell'elemento determinante del crimine stesso.

    La scusa delle limitazione delle libertà è fuori luogo, non esiste la libertà di calunniare e diffamare altre persone.
    Sostituisci "minchiate" con "crimini" e il principio è identico: chi le commette deve essere perseguito, non altri.

    Il mezzo scelto non ha colpe. Ed è vero: non c'è libertà di calunniare e diffamare altre persone. Infatti chi lo fa viene perseguito, processato e se ritenuto colpevole viene pure condannato.

    In tutto questo non si capisce perchè dovrebbe essere condannato chi distribuisce le matite e i fogli, invece di chi le usa per scrivere calunnie e diffamazioni.

    Un quotidiano ha chi scrive e chi decide cosa verrà pubblicato, quindi c'è corresponsabilità per le due figure, in caso di contenuti penalmente rilevanti.
    In un forum o in un social in generale colui che scrive e colui che decide cosa verrà pubblicato coincidono nella medesima persona (l'autore dei post).
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  8. #18
    Quote Originariamente inviata da kalosjo Visualizza il messaggio
    Da notare:



    e



    A nostra discrezione. Cioè facciamo un po' come cazzo ci pare.
    La fake new sei tu e non lo sai ancora
    esattamente. E' quello il punto.

    Chi fra i vari politicanti parla di censure, punizioni ai gestori dei siti e compagnia aberrando, vuole solo raggiungere uno scopo: controllare l'informazione a modo suo.

    Infatti il problema che agitano a mo' di spauracchio è un palese non-problema: già oggi ci sono tutte le leggi e gli strumenti per perseguire chiunque calunni o diffami terze persone, anche sui social o su qualsiasi altro media (tecnologico o meno).

    Semmai il problema è che in Italia una causa per diffamazione dura 5-8 anni, con i relativi costi da sostenere, e visto che la certezza della pena dalle nostre parti è ridotta al lumicino alla fine la gente spesso desiste persino dal far valere i propri diritti e rinuncia a sporgere querela.

    Quindi piuttosto sarebbe su quest'ulitmo problema che varrebbe la pena spendere energie, visto che una giutizia rapida e dalle pene certe risolverebbe sia il problema delle fake-news, che tanti altri problemi che la lentezza della giustizia italiana provoca quotidianamente a chi lavora.

    Strano che la classe politica fra le più corrotte al mondo permetta un sistema giudiziario così inefficiente e premiante per chi delinque.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

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  9. #19
    Quote Originariamente inviata da Nuvolari2 Visualizza il messaggio
    Sostituisci "minchiate" con "crimini" e il principio è identico: chi le commette deve essere perseguito, non altri.

    Il mezzo scelto non ha colpe. Ed è vero: non c'è libertà di calunniare e diffamare altre persone. Infatti chi lo fa viene perseguito, processato e se ritenuto colpevole viene pure condannato.

    In tutto questo non si capisce perchè dovrebbe essere condannato chi distribuisce le matite e i fogli, invece di chi le usa per scrivere calunnie e diffamazioni.

    Un quotidiano ha chi scrive e chi decide cosa verrà pubblicato, quindi c'è corresponsabilità per le due figure, in caso di contenuti penalmente rilevanti.
    In un forum o in un social in generale colui che scrive e colui che decide cosa verrà pubblicato coincidono nella medesima persona (l'autore dei post).
    davvero vuoi mettere sullo stesso piano matite e quaderni con un mezzo di informazione? Suvvia.

    Se uno va in televisione a diffamare un'altra persona la legge chiama a renderne conto sia il protagonista che il responsabile del canale televisivo. Starà poi a quest'ultimo provare che ha fatto quanto possibile per evitare che le accuse del calunniatore di turno fossero diffuse.
    Lo stesso principio vale (o dovrebbe valere) per i vari blog e social network. Sarebbe ora di smetterla di trincerarsi dietro alla "libertà di espressione" per giustificare queste porcherie. Qui non è discussione la "libertà del signor Internet" ma il diritto delle persone all loro dignità.
    Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. (Maffeo Pantaleoni)

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