Ciao spimi99,
concordo con i commenti degli altri utenti, ma si tratta di un "problema" ancorato in noi o meglio nel nostro vissuto specialmente nella fase dell'adolescenza... anche io ho vissuto in una famiglia non povera ma comunque monoreddito e in una famiglia di 4 persone e comunque con sacrifici.
Ricordo che ogni cosa che i miei mi compravano o che io mi compravo (mettendo settimane e settimane da parte la paghetta) erano frutto di sacrifici e lavoro.. mi ricordo mio padre quando mi comprò la prima bici, lo stereo e il computer sempre desiderato. Erano regali ricevuti come "premio" dall'esser stato promosso, dall'aver lavorato l'estate al distributore con mio padre e altro, quindi quando li ricevevo per me la gratificazione era immensa perché sapevo che dietro c'era stata la parsimonia, il lavoro e qualche rinuncia (di altre cose) e il valore dei soldi che non crescono sugli alberi.
Da adulto sono diventato una persona parsimoniosa, non sperperone e soprattutto che conosce L'UMILTA e la DIGNITA, di questo ringrazierò sempre i miei per questi valori che mi hanno trasmesso anche se in maniera indiretta essendo mio padre "burbero" e "severo".
Ecco gente come quella che hai descritto tu non sanno nemmeno cosa significano queste parole, né il SACRIFICIO cosa significa.
Oggi quando vedo gente in difficoltà economiche mi si stringe il cuore, invece per la gente che ostenta in maniera gratuita la propria ricchezza (soprattutto se per denigrare altri o per sentirsi superiore) mi fanno soltanto ribrezzo e pena.
Questo dimostra che hai un cuore "buono" (derivato anche dall'esser nato come dici te "povero" e aver vissuto determinate situazioni) quello che soprattutto ai giorni nostri la gente non ha!!!