Credo di non avere fatto afferrare l'ironia della frase tra parentesi del primo post... e va beh, non sono un gran comunicatore. La frase tra parentesi che reb mi ha corretto, non era li a caso. Era ironica e voleva lasciava intendere che qualunque "essere" (da qui l'ironia, non genitori veri, ma che si dichiarano tali) che si mette d'accordo con una mamma in arrivo (ovviamente "padre" con i requisiti anche solo "temporanei" mi sembra di capire), fa si che alla fine grazie (magari) ad un ricongiungimento familiare tutti riescano bene o male a guadagnarci. Ma dal momento che reb ha corretto l'ironia, e tu mi specifichi di nuovo la situazione... beh... che dire: o non era per nulla chiara l'ironia della frase, oppure non è stata pesata bene nel contesto. Poi chiaro che tiro su le mani e ammetto che non sono molto bravo come oratore...
Ma tralasciando l'ironia, credo che comunque rimanga il fatto che seppure i genitori sono "regolari", anche dopo 5 (?) anni che stanno qui con il bimbo, potrebbe essere comunque data loro l'espulsione per un qualsiasi motivo, e come si fa in quel caso? come fanno con il figlio ormai italiano? voglio dire: loro devono andare via, e che fanno si portano via un bimbo di 5 anni e poi lo rimandano dopo aver compiuto 18 anni? e in quel caso cosa avrebbe di "italiano"? Se poi mi dici che a quel punto si risolve tutto non espellendo i genitori ok, ma allora semplicemente questa cosa è un cavallo di troia per dire che basta un figlio e 5 anni di soggiorno regolare in italia per avere la cittadinanza.
Io credo sia giusto aspettare che il ragazzo sia maggiorenne e che abbia vissuto abbastanza da italiano, sopratutto negli anni della formazione.
e dove starebbe il problema se se lo portano dietro? mi pare piu' che giusto che il bambino stia con la famiglia. non credo che si configurerebbe il reato di "rapimento". resterebbe comunque un bambino con doppia cittadinanza e per via di questa cosa, quando avra' l'eta' per farlo, se lo vorra', potra' circolare e vivere liberamente in italia senza permesso di soggiorno e altre balle burocratiche
...and I miss you...like the deserts miss the rain...
Credo sia questo il punto. Cosa rimane di italiano ad un bambino che va via a 5 anni e torna a 18 senza sapere nulla di diretto sul suo ipotetico paese? Se poi dire "italiano" non significa niente e si riduce tutto a una questione burocratica allora diventa un altro discorso, ma se vogliamo dare un senso all'essere italiano... Per me lo ha, quindi se devo esprimere il mio parere le balle burocratiche vanno bene li dove stanno.
Caro Max,
il "problema" migranti, è in realtà un "non problema".
Stiamo affrontando, negli ultimi anni, grazie all'illuminato partito degli intellettuali, tutta una serie di "non problemi" tralasciando i reali problemi che attanagliano questo paese.
Non capisco tutto il gran vociare di questi giorni su questo "non problema", probabilmente per "coprire" eventuali "magagne" che dovevano uscire e quindi distogliere gli occhi da qualche cosa che avrebbe colpito il governo o i suoi membri.
Passiamo al dettaglio della legge.
Con lo ius soli temperato, in linea di massima, ci potrebbero essere frotte di giovani donzelle in dolce attesa che arrivando in Italia, potrebbero far italianizzare i loro figli anche con l'ausilio di 1 solo uomo che vive in Italia da 5 anni.
Un successivo divorzio ed ulteriore matrimonio con altra "risorsa" estera, permetterebbe l'ingresso a diverse altre persone.
Quindi, la risposta alla prima domanda è "Si, li incentiva".
Passiamo alla seconda domanda :
Attualmente, chi si fa "carico" delle "risorse" attualmente in Italia, è l'Europa ( almeno, cosi dicono i nostri politicanti ).
Una volta che queste "risorse" riescono a divenire "italiani", l'Europa non invierà più i suoi dobloni e dovremo utilizzare i fondi dello Stato per "nutrire","accudire","gestire" queste "risorse".
Quindi, anche alla seconda domanda, la risposta è "Si, ci toglie qualcosa".
Ora due domande le faccio io.
Qual'e' la "reale" necessità di modificare questa legge?
Perchè "incentivare" l'immigrazione(*) nel nostro paese?
(*) = parliamo per "grandi numeri" di persone che hanno bassissima cultura, differenti stili di vita e linee di pensiero dalla nostra.
Veloce,Affidabile,Economico : Scegline 2
Se la tua ragazza non te la da, tu non prendertela
la presenza, sul suolo italiano, di migliaia di bambini nati e cresciuti in italia, ma che italiani non sono e se a 5 anni o a 10 se ne rendono conto a malapena, quando entrano nell'adolescenza, secondo me e' un gran male che si sentano figli di nessuno stato, dopo che - tra l'altro - abbiamo investito risorse per farli crescere sani e istruiti