ma infatti non si parla di te.Originariamente inviata da nicolamanzoni
è che, mettere su un piano superiore una delle parti, finirà per creare comunque un problema. l'esperienza passata insegna.
ma infatti non si parla di te.
è che, mettere su un piano superiore una delle parti, finirà per creare comunque un problema. l'esperienza passata insegna.
credo di capire la tua osservazione
tu dici che se qualcosa è superiore a qualcosa d'altro, un problema si creerà
ok, vero
il punto è: (A) ci interessa non creare problemi, o (B) ci interessa capire meglio le cose come stanno ed agire coerentemente?
se (A), allora il modo migliore può essere considerare tutte le parti alla pari
se (B), è invece opportuno parlarci in modo schietto e meno vomitevolmente politically
(l'intento A non mi sembra degno di essere considerato)
Abeti nel deserto? Nemmeno l'ombra (A. Bergonzoni)
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ehi... ti ci metti anche tu?
ho detto che attribuire arbitrariamente un presunto valore superiore crea un problema.
prima erano gli uomini ad essere superiori per definizione, e questo non è che ci abbia fatto un gran bene. credi che rovesciare la cosa potrebbe andar bene? non posso crederlo
se poi si parla di meriti intrinsechi magari c'è argomento, ma questo vale per entrambe le parti
considera anche che, a parte le "fighette che cavolo che ce l'hanno solo loro", le donne mica apprezzano di essere poste su piani superiori.
sara', ma il termine ricatto (o qualsiasi altro sinonimo o "artificio" semantico si voglia usare) implica che chi lo subisce ha qualche cosa da perdere ed e' in una condizione sfavorevole rispetto a chi lo attua.
nel caso specifico, se io non ho nulla a che spartire con la persona in questione ed ho solo rapporti di lavoro (paritari) posso tranquillamente mandarla a quel paese anche se e' donna, senza dovermi "zerbinare" in alcun modo o per qualsiasi motivo.
questa non l'ho capita. per quanto le generalizzazioni lasciano sempre un po' il tempo che trovano.
...and I miss you...like the deserts miss the rain...
quando due cose differiscono, c'è sempre un 'problema' (qui 'problema' è usato - come è stato usato prima - con significato di 'mettere in moto un'attività di relazione e connessione intelligente, che arrivi al risultato di stabilire due sistemi di considerazione differenti, uno per entità')ehi... ti ci metti anche tu?
ho detto che attribuire arbitrariamente un presunto valore superiore crea un problema.
prima erano gli uomini ad essere superiori per definizione, e questo non è che ci abbia fatto un gran bene. credi che rovesciare la cosa potrebbe andar bene? non posso crederlo
se poi si parla di meriti intrinsechi magari c'è argomento, ma questo vale per entrambe le parti
considera anche che, a parte le "fighette che cavolo che ce l'hanno solo loro", le donne mica apprezzano di essere poste su piani superiori.
non credo che 'rovesciare' possa andar bene, nient'affatto, ma è precisamente quello che sta accadendo / facendo accadere; sto dicendo questo dal primo post
'considera che mica apprezzano [...]': che tu abbia ragione o no, i miei interventi non muovono dall'intento di scoprire cosa è loro gradito
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rileggendomi, si potrebbe pensare che sotto sotto accuso le donne di essere rimaste al SE/ALLORA/ALTRIMENTI, ma non è così. vado oltre, e le accuso di continuare intenzionalmente ad avvalersi del SE/ALLORA/ALTRIMENTI, si sentono in qualche modo autorizzate a farlo. lo fanno senza scrupoli e senza sentirne la responsabilità
questo è indice di poca consapevolezza di sè
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anche secondo me il termine 'ricatto' significa quel che dici. la realtà è proprio così: chi lo subisce (uomo) ha qualcosa da perdere (possibilità negata) ed è in una condizione sfavorevole rispetto a chi lo attua (l'uomo non ha l'oggetto del desiderio)sara', ma il termine ricatto (o qualsiasi altro sinonimo o "artificio" semantico si voglia usare) implica che chi lo subisce ha qualche cosa da perdere ed e' in una condizione sfavorevole rispetto a chi lo attua.
nel caso specifico, se io non ho nulla a che spartire con la persona in questione ed ho solo rapporti di lavoro (paritari) posso tranquillamente mandarla a quel paese anche se e' donna, senza dovermi "zerbinare" in alcun modo o per qualsiasi motivo.
questa non l'ho capita. per quanto le generalizzazioni lasciano sempre un po' il tempo che trovano.
abbiamo le parole, ma ormai abbiamo paura ad utilizzarle per quel che significano
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ma a quale possibilita' negata ti riferisci scusa?
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Forse sta parlando di Moggi.
Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.
no non è moggi :/
loro partono dalla possibilità sessuale, ne fanno l'archetipo, e poi procedono per copie ripetute dello schema
si passa da una serata con gli amici
poi un lavoro palloso
poi una vacanza che, malgrado le susciti un minimo di interesse, 'l'hai scelto tu, quindi no'
tanto loro possono
e sono anche coraggiose quando fanno rimostranze come se ne avessero pieno diritto
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manca tanta tanta consapevolezza là fuori, dall'una e dall'altra parte, solo che le donne ne abbisognano in misura maggiore. i 'perchè' li ho detti prima, se li ripeto sono solo noioso
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se dico che una ferrari ha bisogno di freni più performanti che non una dacia? storcete il naso di nuovo?
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una volta ho letto (sono onesto: ho letto) che l'uomo può essere giudicato col metro del giudizio, la donna con quello della bellezza
trovo questo passo assolutamente categorico, ma rigoroso al punto giusto per guidare. uno può leggerlo come 'eh, certo, allora un uomo non può esser bello, e una donna non può essere giusta?'. al contempo, però, è un potente indirizzo per le proprie energie, per cui per un uomo sarà impervia la strada verso la bellezza, mentre più fruttuosa e ricca potrà essere quella verso la giustizia (la giustizia è il terreno che gli pertiene). stesso per la donna.
non bisogna però cadere nella traditrice conclusione che la bellezza citata sopra sia un nonnulla confronto alla giustizia; al contrario, la bellezza permea la realtà, tutta, ma noi occidentali siamo da tempo ciechi e sordi alla sua presenza
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Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.
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