Sì, dove c'è scritto esattamente quello che ho detto:
Qui stanno essenzialmente reinventando il filobus, ma con tecnologia più complicata e costosa.Intervistato da BBC, il dottor Nieuwenhuis commenta che «ha senso fare un tentativo e la tecnologia chiaramente funziona, ma il costo dell'operazione potrebbe essere superiore ai benefici. La tecnologia legata alle batterie sta infatti facendo passi avanti e se guardiamo ai risultati che sta ottenendo Tesla, allora vediamo che la capacità delle batterie sta crescendo circa ogni 6 mesi». Insomma, l'autostrada verde potrebbe non essere determinante per la diffusione di mezzi di trasporto ecologici.
L'idea è senz'altro affascinante, ma da un punto di vista economico una scelta del genere (=rendere più costosa l'infrastruttura e più economico il costo di funzionamento dei veicoli) conviene se le tratte interessate sono sfruttate in maniera intensiva (come si fa appunto per il trasporto pubblico o per le tratte ferroviarie). Posso immaginarmi che in futuro questa cosa possa avere un senso in autostrade/tangenziali molto trafficate e in città (anche se la soluzione in città è un trasporto pubblico efficiente, non cercare di potenziare il trasporto privato).
Amaro C++, il gusto pieno dell'undefined behavior.
Ben vengano nuove tecnologie e soluzioni per il trasporto elettrico.
Io credo che la continua evoluzione delle batterie renderà presto possibili ricariche sempre più rapide, capacità maggiori e pesi minori.
Comunque io una Tesla con 3/400 chilometri di autonomia la prenderei anche adesso, le elettriche sono una figata pazzesca, scatto da ipersportiva coppia da camion ed una guida con un solo pedale migliore dei migliori cambi automatici.
Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.
Qualcuno ha già pensato e proposto, lo lessi qualche molto tempo fa su quattroruote o simile (credo stiano studiandone la fattibilità) di ridurre i tempi di ricarica, non ricaricando la batteria, ma sostituendola in toto, cioè tu arrivi al "ricaricatore" e anziché attaccare la spina, ti tolgono la pila scarica e ti inseriscono una carica (come fai con quelle del telecomando), cos' hai deterioramenti più lenti delle pile poiché il "ricaricatore" le gestirebbe nel migliore dei modi.
La limitazione rimane sempre e comunque al momento, l'autonomia dell'elettrico.
Lo Spirito E' Forte
Ma La Carne E' Debole
Ognuno è artefice del proprio destino
Ogni scelta, azione o decisione comporta una reazione del sistema a cui tu e tu solo dovrai rispondere
Io ho provato a pensare quante volte faccio un viaggio lungo oltre 250/300, intendo non per lavoro ma per svago, tragitto casa lavoro ed onestamente un'auto con 350 km di autonomia soddisferebbe il 100% dei casi.
Questo penso sia comune ad un elevatissimo numero di automobilisti, in futuro l'autonomia verrà sicuramente aumentata e poi magari ci potrà essere lo scambio batterie, anche se questa soluzione uniformerebbe le dimensioni delle batterie e ne implicherebbe l'installazione in posti dove è agevole l'estrazione, questo credo vada a togliere infinite possibilità di posizionamento e bilanciamento del peso nell'auto, non la vedo molto gradita ai costruttori.
Mi chiedo, caro Alberto, se questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa su studenti e lavoratori per vincolare il dissenso.
Questo è esattamente quello che avevo in mente: ricarica wireless in autostrada e batterie "leggere" per il resto dei tragitti. Tra l'altro si potrebbe accoppiare la ricarica wireless a degli aiuti lato infrastruttura ai sistemi di guida autonoma.
Per i costi, bisognerà vedere se riusciranno a formare uno standard a livello internazionale.. è chiaro che finché ognuno fa il suo singolo test, i costi rimangono enormi..
<<contro i gas serra, spero più nelle nuove tecnologie pulite che nelle conferenze internazionali>>
-- Steven Chu
Questa è il nome della tecnologia: Shaped Magnetic Field In Resonance
(PS: il software di questo forum è pieno di bugs !!!)
<<contro i gas serra, spero più nelle nuove tecnologie pulite che nelle conferenze internazionali>>
-- Steven Chu
Se non sbaglio questo l'hanno provato.
Si ritardava il tempo di ricarica di circa l'1%, guidando con parsimonia. Ma i costi sono ovviamente maggiori.
Poco pratico, insomma. Almeno per ora
Io invece mi chiedo se non sia tecnicamente possibile produrre delle batterie con un formato ed un attacco standard, in modo tale da poter andare al benzinaio ed invece di metterle in carica "semplicemente" sostituirle con altre batterie cariche.
Quelle "dismesse" si mettono in carica e rimangono dal benzinaio finché non sono cariche, ed a quel punto si possono montare sull'auto del prossimo cliente...
Ovviamente questa procedura andrebbe automatizzata in qualche modo, ma secondo me ovvierebbe ai problemi relativi al tempo di ricarica..