Beh dipende da cosa viene richiesto per accedere a posti statali, credo che vi sia la cittadinanza italiana come primo presupposto, credo che forse solo da qualche tempo i vari immigrati arrivati 20/30 anni fa possano farne richiesta e di conseguenza non hanno possibilità di partecipare ai concorsi, poi c'è il titolo di studio e via dicendo.
All'estero gli stranieri lavoratori sono presenti da molto più tempo, gli italiani sono emigrati fino al 1970 perchè mancava completamente il lavoro, altri stati invece avevano bisogno di manodopera, mi sembra anche logico che vi siano più naturalizzati che non qui al momento.
Qui quello che ho trovato sui requisiti richiesti:
REQUISITI PER I CONCORSI PUBBLICI
Per poter partecipare ad un concorso pubblico è necessario possedere i seguenti requisiti:
– cittadinanza italiana o di uno dei Paesi dell’Unione europea;
– idoneità fisica all’impiego;
– non essere escluso dall’elettorato attivo politico e non essere mai stato destituito da un’altra Amministrazione dello Stato;
– regolare posizione nei riguardi degli obblighi di leva per i candidati di sesso maschile;
– buona condotta e ottime qualità morali per alcuni tipi di impiego quali magistrato o poliziotto;
– il titolo di studio richiesto;
– è previsto l’accertamento della conoscenza dell’uso del Pc, dei software maggiormente utilizzati e di almeno una lingua straniera in base all’art.13 DLgs. 387/98 (salvo diverse disposizioni da parte dell’Ente)
Sulla causa ed effetto relativamente alla scarsa tolleranza verso gli stranieri concordo con te, serve una azione comune da parte di tutte le forze politiche per difendere i diritti di queste persone e per CONDANNARE senza se e senza ma qualsiasi mancanza verso le leggi italiane, leggi che oramai sono palesemente inadeguate nel trattare nuove forme di criminalità, autoctona e non.