ecco. ricollegandomi a quello che dicevo prima, la situazione puo' quindi diventare *molto* complicata per aziende piccole o piccolissime.
rebelia dice bene in alcuni casi puo' solo essere voglia di adattarsi un po', ma 1) credo sia ingiusto un imprenditore paghi qualcuno per non lavorare, ci dovrebbe pensare il welfare 2) l'imprenditore potrebbe davvero NON poter permettersi il lusso (che lusso non dovrebbe essere) di dover pagare una madre in gravidanza
Non dobbiamo trascurare la probabilità che il costante inculcare la credenza in Dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e duraturo sui loro cervelli non ancora completamente sviluppati, da diventare per loro tanto difficile sbarazzarsene, quanto per una scimmia disfarsi della sua istintiva paura o ripugnanza del serpente.
tutto questo perche', oltre alla mancanza di un certo tipo di "impostazione mentale", mancano gli strumenti per poter far fronte agevolmente (sia per il datore di lavoro che per la dipendente) alla situazione come ad esempio tutele, sgravi fiscali e quant'altro possa rendere la maternita' di una dipendente una cosa assolutamente normale.Originariamente inviata da saucer
dai, cosi' come esiste il periodo di preavviso in caso di dimissioni (che per i dirigenti, ad esempio, mi pare sia addirittura di 6 mesi) con un buon anticipo il sostituto puo' essere tranquillamente formato. piu' che altro il datore di lavoro tende a non affiancare qualcuno per evitare un secondo stipendio (chi deve essere formato vuole giustamente essere pagato). ed ecco che entrano in campo gli "strumenti" di cui dicevo sopra: se lo stato si facesse carico di tutto (o parte) dello stipendio del "rimpiazzo", forse i problemi comincerebbero a diminuire.
...and I miss you...like the deserts miss the rain...
se qualcuno si licenzia, ha senso investire 3 mesi per formare il suo sostituto.
se qualcuno deve stare via per 6/8 mesi, ha economicamente sempre senso usare 3 mesi per formare un suo sostituto _temporaneo_?
Non dobbiamo trascurare la probabilità che il costante inculcare la credenza in Dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e duraturo sui loro cervelli non ancora completamente sviluppati, da diventare per loro tanto difficile sbarazzarsene, quanto per una scimmia disfarsi della sua istintiva paura o ripugnanza del serpente.
quanti sono i lavori per i quali servono tre mesi di affiancamento? e per quanti invece basta molto meno? a parte il fatto che la donna in maternita' difficilmente non risponde a una telefonata del rimpiazzo che le chiede dov'e' quella determinata fattura, a differenza della persona che s'e' licenziata
@linkato: eviterei il termine "malata", anche se capisco cosa intendi; "assente" e' piu' corretto, perche' la maternita' non e' una malattia
ad oggi no, ed e' (anche) per questo che la maternita' viene vista in malo modo.
se invece lo Stato intervenisse (economicamente) a sostenere il datore di lavoro nella formazione del sostituto temporaneo, credo che i problemi sarebbero dimezzati (se non addirittura azzerati).
ovviamente con tutte le tutele del caso per tutti, sia lavoratori che datori di lavoro.
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beh, io sono l'ultimo dei fessi, e 3 mesi di affiancamento non basterebbero per fare un knowledge transfer completo al mio rimpiazzo, perche' per scelta mia e per demerito dell'azienda, ci sono cose che so fare SOLO io. ed ho cambiato azienda 6 mesi fa...
si discuteva gia' prima sul fatto che sostituire una commesas magari e' relativamente semplice, mentre sostiture un profilo tecnico *puo'* essere assai piu' complicato.
quello che voglio sottolineare e' che durante il mese/due mesi di affiancamento di ritrovi a dover pagare due stipendi ed avere in ritono il lavoro di mezza persona; dopo l'affiancamento paghi uno stipendio e mezzo e ti trovi il lavoro di una persona al 75% per qualche mese; finita la maternita' paghi di nuovo un solo stipendio, e ti ritrovi una persona che giustamente non puo' dare subito, ne' dopo, il 100%. Va benissimo cosi', bisogna fare in modo che sia cosi', ma non e' l'imprenditore che deve pagarne le conseguenze. Devono esserci misure di welfare per coprire il tutto. Magari prevedendo un tetto allo stipendio massimo erogabile dall'INPS
Non dobbiamo trascurare la probabilità che il costante inculcare la credenza in Dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e duraturo sui loro cervelli non ancora completamente sviluppati, da diventare per loro tanto difficile sbarazzarsene, quanto per una scimmia disfarsi della sua istintiva paura o ripugnanza del serpente.
capisco che non tutte le posizioni siano uguali, e che non tutte le competenze siano "passabili" o "scrivibili", ma vedo fin troppe aziende fare quest'errore e non parlo solo delle maternita', ma anche di eventi piu' immediati, un licenziamento, una malattia o un decesso
edit, double
ma io sono perfettamente consapevole di questa stortura, eh! nel 90% dei casi pero' gioca a mio favore. per quanto nessuno sia insostituibile, so di poter rompere davvero i coglioni se me ne vado via da un giorno all'altro, ed ho un po' piu' di margine nel trattare gli aumenti di stipendio. inoltre mi dona un po' di visibilita' quando persone da altri team sono costrette a venire da me anziche' poter fare le cose da loro. certo e' che magari poi mi rompono i coglioni anche quando sono in ferie, ma e' sostanzialmente un prezzo che sono disposto a pagare volentieri, visto il ritorno che ne traggo.
Non dobbiamo trascurare la probabilità che il costante inculcare la credenza in Dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e duraturo sui loro cervelli non ancora completamente sviluppati, da diventare per loro tanto difficile sbarazzarsene, quanto per una scimmia disfarsi della sua istintiva paura o ripugnanza del serpente.
+1
( e se crepo, mi sa che mi malediranno in molti per non aver lasciato password e istruzioni da nessuna parte... )
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