La Costituzione però dice diversamente.
Questo privilegio spetta al PdR che, sulla base dei pareri espressi durante le consultazioni del dopo voto, incarica un politico di SUA scelta di formare il nuovo governo. Una volta scelti i suoi ministri e sottosegretari questo si presenta al Parlamento per chiedere la fiducia.
A rigor di logica quindi non è il primo partito quello che ha più probabilità di ottenere la fiducia del Parlamento, ma la prima coalizione.
Ma anche qui il PdR non ha nessun obbligo di indicare il candidato ufficiale di un partito.
È un sistema che può non piacere, a me infatti fa venire l'orticaria, ma tanto è finché GLI ITALIANI non accetteranno di cambiarlo.