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  • E' un governo fantastico

    5 38.46%
  • E' il migliore governo da quando esiste la repubblica italiana

    3 23.08%
  • Non mi posso pronunciare, il governo è in carica da poco tempo

    3 23.08%
  • E' un governo pessimo e razzista

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  1. #101
    Quote Originariamente inviata da vonkranz Visualizza il messaggio
    forse mi sono spiegato male:
    il mio non e' un discorso di "prima gli italiani". quello che voglio dire e' una cosa diversa: possibile che con il 30% e piu' di disoccupazione giovanile, si sia costretti a cercare manodopera dall'immigrazione?
    il mercato del lavoro italiano ha cosi' tanta offerta che quel 30% di disoccupati non riesce a coprire?

    secondo me il discorso e' leggermente diverso: la "manodopera da immigrazione" e' per ovvi motivi assai piu' facile da sfruttare. piu' facile trovare un immigrato disposto a fare l'operaio a 650E/mese che un ragazzo appena uscito dalle scuole medie.

    se poi per i nostri politici immigrazione e' sinonimo di sfruttamento, allora il discorso per quanto inaccettabile e' assolutamente comprensibile.


    vabbe', poi ti passa
    Intanto non è che "siamo costretti a cercare manodopera dall'immigrazione", come ho scritto poco sopra (lei non sta attento vonkranz ) non l'ha deciso il governo italiano di far affluire immigrati dall'Africa, è scoppiato il casino in Libia e ce li siamo dovuti tenere volenti o nolenti.

    Quindi, no, l'inaccettabile sfruttamento che avviene nelle campagne del Sud non credo sia da addebitare ai "nostri politici".

    Al limite si può addebitare il mancato intervento, non certo la "premeditazione".

  2. #102
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    Quote Originariamente inviata da lucavizzi Visualizza il messaggio
    non l'ha deciso il governo italiano di far affluire immigrati dall'Africa, � scoppiato il casino in Libia e ce li siamo dovuti tenere volenti o nolenti.

    Quindi, no, l'inaccettabile sfruttamento che avviene nelle campagne del Sud non credo sia da addebitare ai "nostri politici".

    Al limite si pu� addebitare il mancato intervento, non certo la "premeditazione".
    forse mi spiego male io...

    io non sto addebitando ai nostri politici le colpe del fenomeno dell'immigrazione o la premeditazione della cosa.

    ho semplicemente detto che a me sembra una presa in giro il voler farci credere che un'immigrazione formata masse di disperati (non di ingegneri/dottori/ricercatori o altre figure di alto livello) sia un valore aggiunto anziche' un fardello.
    ...and I miss you...like the deserts miss the rain...

  3. #103
    Frontend samurai L'avatar di fcaldera
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    Quote Originariamente inviata da vonkranz Visualizza il messaggio
    ho semplicemente detto che a me sembra una presa in giro il voler farci credere che un'immigrazione formata masse di disperati (non di ingegneri/dottori/ricercatori o altre figure di alto livello) sia un valore aggiunto anziche' un fardello.
    dipende da che opportunità dai loro.
    I profughi che arrivano sono persone mediamente giovani che potrebbero imparare una professione ed essere produttivi o se anche si limitassero a fare dei semplici lavori d'ordine e non concettuali potrebbero almeno stabilirsi dignitosamente, creare una famiglia e dare ai loro figli la possibilità di formarsi anche per professioni specializzate.

    Qui in veneto la prima generazione di albanesi arrivata circa 30 anni fa (che ricordo all'epoca erano bollati come dei ladri e violenti da evitare) mica era formata da scienziati nucleari: molti di loro sono andati in fabbrica o nei cantieri o a far lavori che gli italiani non avevano più voglia di fare (assieme a moldavi e rumeni) e adesso sono ben integrati.

    30 anni fa chiunque ti avrebbe detto che queste persone erano un fardello che nessuno voleva, ma
    ora se queste persone se ne andassero via si creerebbe un grosso problema operativo per molte aziende.

    Sono fenomeni che vanno messi in una prospettiva temporale medio-lunga a mio parere e la differenza tra fardello e opportunità è data dal modo in cui la politica e la società vuole gestire il fenomeno.
    Ultima modifica di fcaldera; 02-07-2018 a 18:33
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  4. #104
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Quote Originariamente inviata da fcaldera Visualizza il messaggio
    molti di loro sono andati in fabbrica o nei cantieri o a far lavori che gli italiani non avevano più voglia di fare (assieme a moldavi e rumeni) e adesso sono ben integrati.
    E però basta con questa manfrina del non lo vogliono più fare, è sbugiardata dalla logica e dai fatti.

  5. #105
    Frontend samurai L'avatar di fcaldera
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    Quote Originariamente inviata da lnessuno Visualizza il messaggio
    E però basta con questa manfrina del non lo vogliono più fare, è sbugiardata dalla logica e dai fatti.
    I dati ci dicono che i domestici ad esempio sono stranieri per il 75%.
    idem per l badanti, il 60% proviene dall'est europeo, solo il 24% è italiano (http://www.ilsole24ore.com/art/impre...?uuid=AD68URSC).
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  6. #106
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Quote Originariamente inviata da fcaldera Visualizza il messaggio
    I dati ci dicono che i domestici ad esempio sono stranieri per il 75%.
    idem per l badanti, il 60% proviene dall'est europeo, solo il 24% è italiano (http://www.ilsole24ore.com/art/impre...?uuid=AD68URSC).
    E questo per mancanza di gente che voglia fare quel lavoro o perché costano meno?

    Anche nella raccolta frutta (per fare un esempio già fatto) non ci sono più ragazzi italiani e sono tutti stranieri. Ma non è mica perché gli italiani non vogliono più farlo...

  7. #107
    Quote Originariamente inviata da fcaldera Visualizza il messaggio
    Però realisticamente non puoi aspettarti che le persone che chiedono asilo e cittadinanza possano essere altamente specializzate. I maggiori paesi d'arrivo (Etiopia, Nigeria, Libia, ...) non hanno economie sviluppate. E non puoi negare loro il diritto a chiedere protezione internazionale o la cittadinanza in virtù delle loro qualifiche.

    La Germania aveva iniziato ad aprire le porte ai siriani (che sono solo il 2.2% dei migranti che invece arriva da noi) perchè in Siria non c'è eccessiva povertà, ma una guerra civile e un regime. Quindi le possibilità che tra di loro ci sia manodopera specializzata è per forza più alta di chi arriva dall'Etiopia.

    Però bisogna investire su queste persone, perché se tu investi su qualcuno, integrandolo nella società, dandogli le possibilità di formarsi (a rischio di sembrarti la Boldrini, pazienza!) poi queste persone a lungo termine diventano risorse per l'economia e un arricchimento per la società.

    Se invece (a prescindere dalla nazionalità) un Governo lascia una persona in condizioni precarie e di emarginazione sociale, passando quasi tutto il tempo a dipingerlo come il male, prima o poi questa condizione sfocerà in comportamenti grigi/illegali.

    Il problema non è l'immigrazione, alla fine, perché non siamo invasi e non si sta riversando mezza Africa.
    Il problema sono le risposte che dà la politica al fenomeno per gestirlo.
    Una buona politica dovrebbe dare delle risposte positive e costruttive, non urlare allo straniero come causa delle nostre disgrazie.
    Una buona politica dovrebbe ambire a cambiare Dublino ma in modo costruttivo con la politica e non chiudendo porti. L'abbiamo fatto e dall'ultimo vertice UE non è cambiato praticamente nulla.

    Se chiedi se sia il caso di far cambiare atteggiamento all'Europa ti rispondo assolutamente di sì e sarebbe ora di togliere i fondi EU ai Paesi del blocco di Visegrad, finché non tolgono i veti all'accoglienza.

    Sarebbe anche ora però, che l'atteggiamento del nostro Governo (e di riflesso l'attitudine della gente) cambiasse su questo tema.
    .

  8. #108
    Utente di HTML.it L'avatar di neo1976
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    Quote Originariamente inviata da fcaldera Visualizza il messaggio
    Però realisticamente non puoi aspettarti che le persone che chiedono asilo e cittadinanza possano essere altamente specializzate. I maggiori paesi d'arrivo (Etiopia, Nigeria, Libia, ...) non hanno economie sviluppate. E non puoi negare loro il diritto a chiedere protezione internazionale o la cittadinanza in virtù delle loro qualifiche.

    La Germania aveva iniziato ad aprire le porte ai siriani (che sono solo il 2.2% dei migranti che invece arriva da noi) perchè in Siria non c'è eccessiva povertà, ma una guerra civile e un regime. Quindi le possibilità che tra di loro ci sia manodopera specializzata è per forza più alta di chi arriva dall'Etiopia.

    Però bisogna investire su queste persone, perché se tu investi su qualcuno, integrandolo nella società, dandogli le possibilità di formarsi (a rischio di sembrarti la Boldrini, pazienza!) poi queste persone a lungo termine diventano risorse per l'economia e un arricchimento per la società.

    Se invece (a prescindere dalla nazionalità) un Governo lascia una persona in condizioni precarie e di emarginazione sociale, passando quasi tutto il tempo a dipingerlo come il male, prima o poi questa condizione sfocerà in comportamenti grigi/illegali.

    Il problema non è l'immigrazione, alla fine, perché non siamo invasi e non si sta riversando mezza Africa.
    Il problema sono le risposte che dà la politica al fenomeno per gestirlo.
    Una buona politica dovrebbe dare delle risposte positive e costruttive, non urlare allo straniero come causa delle nostre disgrazie.
    Una buona politica dovrebbe ambire a cambiare Dublino ma in modo costruttivo con la politica e non chiudendo porti. L'abbiamo fatto e dall'ultimo vertice UE non è cambiato praticamente nulla.

    Se chiedi se sia il caso di far cambiare atteggiamento all'Europa ti rispondo assolutamente di sì e sarebbe ora di togliere i fondi EU ai Paesi del blocco di Visegrad, finché non tolgono i veti all'accoglienza.

    Sarebbe anche ora però, che l'atteggiamento del nostro Governo (e di riflesso l'attitudine della gente) cambiasse su questo tema.
    Mi spieghi come possiamo investire su questi profughi e a farli diventare risorse se arrivano già adulti, senza titoli di studio, senza competenze di alcun tipo (purtroppo con vari tipi di traumi psicologici), con una cultura e una religione completamente differente dalla nostra, con comportamenti sociali completamente differenti dai nostri, se non riusciamo a far diventare risorse neanche un italiano che nasce in Italia e che dopo che abbiamo investito su di lui in termini di scuola e cultura anche quest'ultimo se ne scappa all'estero?

    Bisogna essere realistici e dire che saranno un costo per la società e non una risorsa.

  9. #109
    Quote Originariamente inviata da lucavizzi Visualizza il messaggio
    Aggiungo:
    Se non si rende necessario dirottare risorse verso il sistema previdenziale, queste risorse resteranno disponibili per creare posti di lavoro ed incentivare la natalità.
    Signori, ecco a voi la domani società spiegata dalla matematica.

    La cosa incredibile è che ancora non avete capito perché.
    Ci provate, ve lo concedo, ma tutte le ragioni logiche che vi date sono sbagliate all'origine. Di nuovo.
    Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. (Maffeo Pantaleoni)

  10. #110
    Utente di HTML.it
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    Quote Originariamente inviata da fcaldera Visualizza il messaggio
    I dati ci dicono che i domestici ad esempio sono stranieri per il 75%.
    idem per l badanti, il 60% proviene dall'est europeo, solo il 24% è italiano (http://www.ilsole24ore.com/art/impre...?uuid=AD68URSC).
    Vuoi prendere l'esempio dei domestici o delle badanti?

    Chi cerca un "domestico", lo cerca stile maggiordomo, in casa per oltre 12 ore ( dalle 8 del mattino alle 21.00 di sera ), che sistemi casa quando i proprietari di casa non ci sono, che prepari la cena, che lavi i piatti etc.etc.
    La paga? Meno di 1000 euro per 6 gg lavorativi

    Le badanti? Si cercano spesso h.24 e che dormano nella stessa casa delle anziane.
    Anche in questo caso lo stipendio supera "raramente" i 1000 euro, ed i datori di lavoro ( i figli della persona da accudire ) si giustificano offrendo vitto e alloggio ( all'interno della stessa casa dove lavorano ). Sempre 6gg su 7.

    Insomma...tu lo chiami "lavoro", io "sfruttamento".
    La differenza è tutta li.

    Per evitare di esser definito sfruttamento, bisognerebbe rifarsi a qualche tipologia di contratto, con una paga base ben definita e degli orari di lavoro "umani".
    Veloce,Affidabile,Economico : Scegline 2

    Se la tua ragazza non te la da, tu non prendertela

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