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Discussione: Uova fresche.

  1. #31
    Utente di HTML.it L'avatar di Dwarf
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    - La chiesa è vicina, il bar è lontano, la strada è ghiacciata. Camminerò con attenzione
    (Vecchio proverbio russo)

  2. #32

  3. #33
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    Quanto all'articolo di Repubblica del 2002 riguardo a una retata contro la prostituzione e a sette arresti fra cui quello di tale "Iredia Osakue", Laura Tecce aggiunge: "I carabinieri di Moncalieri confermano che l'uomo arrestato per sfruttamento della prostituzione nel 2002 è lo stesso Iredia Osakue, padre della discobola azzurra Daisy, e Lovely Albert, altro non sarebbe che la madre della giovane, che oggi avrebbe cambiato nome in Magdeline. Oggi l'uomo è il titolare di un centro pratiche per immigrati, la Daad Agency di Moncalieri, che gestisce dai permessi di soggiorno ai ricongiungimenti familiari, nonché mediatore culturale in una cooperativa che gestisce l'accoglienza, la cooperativa sociale Sanitalia service che gestisce 15 strutture in Piemonte".Sempre sull'articolo di Laura Tecce si legge che "i vigili urbani di Torino avrebbero riarrestato, nel 2006, un Iredia Osakue per una vicenda legata alla tratta delle ragazze nigeriane".
    Ammesso e non concesso che l'ultimo dei casi sia un omonimo, ma gli elementi succitati, gli arresti, i reati, le condanne ci fanno domandare com'è possibile che Osakue oggi sia un mediatore culturale. Si attendono quindi sviluppi della vicenda, della quale prevediamo vi saranno strascichi e interrogazioni a livello istituzionale.
    http://www.affaritaliani.it/cronache...re-554116.html
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  4. #34
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    ora, ammesso e non concesso che si tratti di un caso di omonimia...
    perché le colpe dei padri dovrebbero ricadere sui figli?

  5. #35
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    perché le colpe dei padri dovrebbero ricadere sui figli?
    Infatti non devono, ma leggiti le dichiarazioni del padre in questi giorni dove lanciava le accusa di razzismo.
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  6. #36
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    Infatti non devono, ma leggiti le dichiarazioni del padre in questi giorni dove lanciava le accusa di razzismo.
    questo non giustifica l'abbinamento con la figlia . tutta 'sta caciara sembra solo voler giustificare qualcosa di avverso contro la figlia in quanto tale. io lo trovo ignobile, tu no?

  7. #37
    pare che questo specifico evento non sia stato un atto di razzismo, ma solo di tanta stupidita': non cambia il danno, ma e' giusto dirlo, sono d'accordo

    spero comunque che trovino i colpevoli e li spediscano davanti a un giudice, perche' e' un giochino pericoloso: pare che i sassi dai cavalcavia di qualche decennio fa non ci abbiano insegnato nulla; vero che le uova non sono sassi, ma puoi comunque danneggiare pesantemente qualcuno e se le basi non si imparano dicendolo (davvero dobbiamo dire alla gente che lanciando cose contro qualcuno, li puoi ferire!?), allora va bene una condanna (e se dovessi scegliere io, si beccherebbero un bel po' di ore di lavori socialmente utili, per dire)

    condivido quanto ha detto mentana:

    L'episodio di Moncalieri non c'entra col razzismo: lo dicono gli stessi autori, non c'è più motivo di dubitarne. L'allarme lanciato in prima persona dalla vittima, e il suo ruolo di campionessa, rendevano del tutto credibile l'ipotesi di un gesto di odio, nel clima di questo periodo difficile. È un sollievo sapere che invece le cose hanno una spiegazione diversa. Che ci sia una accresciuta ostilità nei confronti dei neri in giro per il paese resta fuori discussione. Ma è molto meglio per tutti che non fosse un atto di razzismo quello verso Daisy. Non si sposta purtroppo di un centimetro il discorso sul peso dell'intolleranza (e lo conferma anche tutto l'odio versato a lato della storia, fino a scavare nel passato dei genitori della ragazza, come se potesse scalfire il suo ruolo di vittima), ma ogni vicenda che si rivela meno grave di come appariva è bene per tutti, e chiarire il suo reale svolgimento è interesse generale, e soprattutto di chi fa il giornalista. Quando una ragazza nera italiana lancia un allarme, ed è oltretutto una atleta motivo di orgoglio nazionale, quell'allarme va raccolto e ascoltato. Ma se l'allarme risulta poi fuori luogo, allora è doveroso darne notizia con altrettanta evidenza, e senza imbarazzi
    detto cio', spero che la ragazza possa riprendersi completamente e in tempo per poter partecipare ai campionati europei e che si possa tornare (?) a un clima dove non ci sia nemmeno piu' il sospetto che si tratti di un attacco razzista (oltre a sperare che non ci siano nemmeno piu' atti di stupidita', ovviamente!)

  8. #38
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    ora, ammesso e non concesso che si tratti di un caso di omonimia...
    perché le colpe dei padri dovrebbero ricadere sui figli?

    Ohibò fino a quando si tratta del padre di Dibba, tutti a dar addosso a quest'ultimo ( ed al padre ).

    E comunque....andiamo ad analizzare BENE chi è quel signore, se è un omonimo o se è la medesima persona.

    Non do credito ad eventuali personaggetti che passavano la gioventù a sfruttare giovani donne.

    E trovo INCREDIBILE che in Italia non ci sia la CERTEZZA dell'individuo. Manca proprio l'ABC all'Italia per poter gestire un'onda migratoria.
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    Se la tua ragazza non te la da, tu non prendertela

  9. #39
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    [cite]Quando una ragazza nera italiana lancia un allarme, ed è oltretutto una atleta motivo di orgoglio nazionale, quell'allarme va raccolto e ascoltato.[/cite]

    Se l'allarme lo lancia una ragazza ( o un ragazzo ) bianco italiano ( o meno ), o se lo lancia un quaquaraquà qualsiasi, non deve essere raccolto e ascoltato?
    Come mai l'unica vittima risulta la ragazza e non tutte le persone colpite nei giorni precedenti?


    A Napoli ( ma credo anche in altre città italiane ), fino a qualche anno fa, sotto il periodo di carnevale, orde di ragazzi lanciano uova su poveri malcapitati. Come mai tanta indignazione solo oggi?

    Dirò di più... nel corso degli anni, le tecniche di lancio uova si erano evolute....dall'immissione all'interno dell'uovo di liquido estratto da classiche fialette puzzolenti, a quelle contenenti le lamette per la barba.

    Si vede che le altre vittime erano meno importanti in quanto diversamente colorate.
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  10. #40
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    Ohibò fino a quando si tratta del padre di Dibba, tutti a dar addosso a quest'ultimo ( ed al padre ).
    chi? poi chi sarebbero "tutti"?

    io non do addosso a qualcuno solo perché parente di un'altro, tu fai così?

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