NAIROBI - Bufera sulle Nazioni Unite. Alcuni componenti della missione in Sudan (l'Unmis, 10mila persone tra peacekeeper, poliziotti e civili provenienti da 70 paesi), sono stati accusati di abusi sessuali su minori. Secondo il giornale britannico Daily Telegraph, il rapporto di un'inchiesta interna dell'Onu del 2005 denuncia come i mezzi dell'Onu stazionino spesso di fronte ai bar ed ai ristoranti di Juba e spesso si vedono ragazzine, anche di 12 anni, salire a bordo. "Prove suggeriscono che personale dell'Unmis può essere stato coinvolto in abusi sessuali", conclude il rapporto. E sarebbero centinaia le minorenni costrette ad avere rapporti sessuali con dipendenti dell'Onu, scrive ancora il giornale. Il Telegraph sostiene inoltre di aver raccolto le testimonianze di almeno 20 vittime sudanesi che accusano personale civile o peacekeeper.
Anche il governo sudanese, che si oppone a un intervento Onu nel Darfur, ha raccolto prove di queste violenze, tra cui un filmato di dipendenti delle Nazioni Unite che fanno sesso con tre ragazzine, ha scritto ancora il giornale.
James Ellery, coordinatore britannico regionale per la missione Onu in Sudan, in un'intervista rilasciata lo scorso maggio respinse queste accuse. "Nessuna di queste denunce è stata provata", affermò, "stiamo parlando del Paese più arretrato dell'Africa e vi sono molti equivoci sul ruolo delle Nazioni Unite. Oltre il 90 per cento della popolazione è analfabeta e le dicerie si diffondono molto rapidamente".
Oggi, invece, le Nazioni Unite tacciono. Anche perché le accuse arrivano all'indomani del discorso del neo segretario Ban Ki Moon, che ha detto di voler concentrare i suoi sforzi sul Darfur. Creata nel 2005 con il compito di aiutare l'applicazione dell'accordo di pace complessivo raggiunto nel gennaio di quell'anno tra il governo sudanese ed il Movimento popolare per la liberazione del Sudan per mettere fine a 21 anni di guerra civile.
(3 gennaio 2007)
http://www.repubblica.it/2007/01/sez...usi-sudan.html