Ciao,
l'altro giorno un amico che si intende di vini mi spiegava che il tanto decantanto vino "fatto in casa" in realtà è particolarmente dannoso.
Il problema è che, essendo il vino un prodotto "vivo", andrebbe seguito con i dovuti mezzi dalla vendemmia fino alla consumazione.
Le classiche cantine con le botti di legno non sono granchè igieniche e, sopratutto dopo qualche mese, il vino rischia di alterare il proprio sapore.
Vi risulta?
sparagli
Seriamente, dipende solo dal processo di vinificazione e dalle regole igieniche seguite.
Sospetto che ci sia altro nella vita oltre ad essere bello bello in modo assurdo. E presto scopriro' anche che cos'e'.
mica mi convieneOriginariamente inviato da andrea_o
sparagli
con la storia che ce l'ha a morte con i vini fatti in casa offre sempre qualche bicchiere di barbera per dimostrarci che ha ragione.. niente di che ma una quarantina di euro a bottiglia li tira fuori
sull'invecchiamento nelle botti di legno non sono assulutamente d'accordo.
sul fatto che la qualità del vino fatto in casa sia assolutamente più scarsa dei Vini industriali sono assolutamente d'accordo.
Diciamo che il vino "commerciale" deve seguire regole, disciplinari e controlli, mentre il vino "artigianale" è più incontrollato. Poi dipende dai casi, puoi trovare il vino buonissimo o il vino cattivissimo sia dell'uno che dell'altro...Originariamente inviato da andrea_o
Seriamente, dipende solo dal processo di vinificazione e dalle regole igieniche seguite.
no un attimo, mi son spiegato male.. parlavo di "classiche cantine con le botti di legno" per riferirmi appunto allo scenario tipico dei locali in cui viene fatto il vino.. magari c'è muffa sui muri, a 2 passi c'è la scatola aperta di veleno da dare alle olive eccOriginariamente inviato da s|n3
sull'invecchiamento nelle botti di legno non sono assulutamente d'accordo.
Dipende molto da come viene fatto.Originariamente inviato da l'evangelista
Ciao,
l'altro giorno un amico che si intende di vini mi spiegava che il tanto decantanto vino "fatto in casa" in realtà è particolarmente dannoso.
Il problema è che, essendo il vino un prodotto "vivo", andrebbe seguito con i dovuti mezzi dalla vendemmia fino alla consumazione.
Le classiche cantine con le botti di legno non sono granchè igieniche e, sopratutto dopo qualche mese, il vino rischia di alterare il proprio sapore.
Vi risulta?
Le botti sono molto delicate, l'ambiente in cui vengono conservate è fondamentale:
temperatura e umidità devono essere "costanti" e controllate.
Nella natura non vi è traccia di alcun intervento divino, ma solo del continuo divenire della natura stessa.
[Lucrezio - I sec. a.c]
Mio nonno produceva parecchio vino (decine di migliaia di litri), e lo vendeva. Aveva le botti in legno (sia botti in rovere che barriques, in tempi non sospetti), scrupolosamente curate e la cantina, seppur fresca, talvolta soffriva le calure estive. Il vino era buono ma la qualita' non costante negli anni. Produzione: malvasia, moscato, cannonau+sangiovese e monica; usava il bisolfito, in piccole dosi ma lo usava.
Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
foto
Ecco, in questo caso il tuo amico ha assolutamente ragione, ma da vendere, proprio.Originariamente inviato da l'evangelista
no un attimo, mi son spiegato male.. parlavo di "classiche cantine con le botti di legno" per riferirmi appunto allo scenario tipico dei locali in cui viene fatto il vino.. magari c'è muffa sui muri, a 2 passi c'è la scatola aperta di veleno da dare alle olive ecc
credo fosse proprio quella la causa delle scene assurde che si vivevano in paese ai tempi delle fraschette (non ero ancora nato ma ancora lo raccontanoOriginariamente inviato da taddeus
usava il bisolfito, in piccole dosi ma lo usava.
gente portata in caserma, anziani allungati sulle scalette con i cani che gli facevano la pipi addosso, ragazzini che andavano a riprendersi i genitori ubriachi..
va be sempre meglio di adesso che con le macchine la gente si ammazza pure
Permessi di invio
Rispondi quotando