no ban, please, ho censurato tutto il censurabile![]()
quando ero giovinetto ascoltavo con degli amici un disco di canzoni goliardiche. Roba da pisciarsi dal ridere e che č rimasta indelebilmente impressa nella mia memoria.
mi no me piase la me*da squaqquera
che tutto appiccica
che tutto inzacchera
me piase invece lo stron*o duro
che tacą al muro stą ritto in pič
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c'era un omino piccino piccino
con una fava da qui a pechino
che si in*ulava qualunque bambino
che si parava sul suo cammino
aveva un ca*zo dipinto sul petto
e una granata infilata nel retto
qualunque donna buttava sul letto
e la chia*ava tre volte di getto
e poi saliva sul disco volante
e si sparava una se*a gigante
e manovrando i complessi ingranaggi
gli rimaneva la fava tra i raggi
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e la mona dele galine la se magna col pan
mentre quela de le bambine la se lecca pian pian
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la donna immobile sul letto stava
con dito pollice se la grattava
arriva pino, marito pazzo
togli quel dito, ci metto il ca*zo
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bambina mia di zucchero
di zucchero tu sei
se vuoi sentire il muscolo
a letto vieni con me
nel cu*o te lo sdrucciolo
in fi*a no perchč
se poi ti nasce un pargolo
lo metti in cu*o a me
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poi c'erano grando classici come "co' sta piova e co' sto vento chi č che bussa al mio convento", "osteria numero uno", c'era tutto quel poema epico sulle scorregge dai tempi antichi fino ad oggi, ce n'era una che parlava dei personaggi storici che si trombavano le contadine e un bel po' di altre che non ricordo a memoria
voi cosa cantavate ubriachi all'osteria ?![]()