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  1. #1

    Che fate se Google cambia idea?

    Ogni tanto l'algoritmo googoliano cambia ed è per questo che le guide seo sono sempre in fieri.
    Ma se google (giusto per fare un esempio) decide che i backlinks non contano più nulla voi che fate con tutti i siti che avevate posizionato tenendo conto di questo fatto? Togliete tutti i backlinks per correre dietro a GG? E se poi GG ci ripensa e decide che i backlinks in fondo erano una cosa buona...?

  2. #2
    "noi" pensiamo ai contenuti e... basta (o quasi)

  3. #3
    Quindi, mi par di capire che se il vostro sito scivola dalla prima alla quarta pagina voi non fate nulla, giusto?

  4. #4
    Lancerei qualche bestemmia, prenderei due tranquiilanti, ci dormirei su poi il giorno dopo se non capisco cosa ha cambiato e come riportarlo su, mi rimetterei a fare solo lo sviluppatore su commissione.
    UtèñtE non ti dirà mai come trasformare l'argilla in marmo, ma se gli chiederai come progettare una simulazione con le bacche di mirto, ti risponderà: "Versane ancora!".

  5. #5
    Originariamente inviato da bits_dont_bite
    Quindi, mi par di capire che se il vostro sito scivola dalla prima alla quarta pagina voi non fate nulla, giusto?

    io non farei nulla, aspetterei. Ovviametne dipende dai casi: se so di aver usato tecniche scorrette non aspetto ma le tolgo immediatamente... (ma non le ho mai usate quindi... )

  6. #6
    E se i soldi non servirebbero più per comprare le cose, coloro che hanno titoli e conti in banca che farebbero?
    :quote:

    Ragazzi ci sono cose che non possono cambiare nel web: valore del contenuto, popolarità del sito.
    Se uno lavora a sviluppare questi due valori non corre rischi ab aeterno.

    Può scendere, salire, ma il valore rimane.
    Se poi lavora su azioni e tecniche particolari allora corre rischi.
    Ma poi se cambia google cambiamo pure noi...



  7. #7
    Originariamente inviato da seo_sem
    E se i soldi non servirebbero più per comprare le cose, coloro che hanno titoli e conti in banca che farebbero?
    :quote:
    Non comprerebbero le cose, esattamente come succede quando ci son forti inflazioni (vedi la germania di weimar) o crisi finanziarie (vedi gli usa del '29)... e non sto a parlare di quanto sia possibile adesso un azzeramento totale del valore del denaro, visto il modo in cui è prodotto attualmente da organismi privati senza riserve di garanzia.
    Per proteggersi, l'ideale è diversificare gli investimenti (oro, immobili, know-how, etc) perchè qualcosa si può salvare... ma rimane il fatto che una parte dei risparmi pure così la perdi.

    Tornando in topic... puoi diversificare quanto vuoi le fonti del tuo sito... ma non si può dire che un crollo del posizionamento sia privo d'effetti... per molti siti significa un crollo netto dei ricavi poichè saprai meglio di me che in media l'80% dei click sui banner proviene dalle nuove visite, non dagli abituali, che le donazioni paypal non possono provenire sempre dagli stessi utenti, c'è bisogno di un ricircolo... e saprai che il traffico gratuito sul web è veicolato in larghissima parte da google, che per poterlo sostituire col passaparola devi aver un sito fenomenale o una costante presenza sugli altri media... e saprai che le rivoluzioni ogni tanto avvengono (dai metatag di altavista al pagerank di google, per citare solo la più importante) e qualsiasi criterio seo può essere rimesso in discussione in pochi giorni da nuovi algoritmi o da nuovi motori... certo tutto dovrebbe tendere a privilegiare i buoni contenuti per soddisfare gli utenti, ma tu, che frequenti sta sezione (che non è certo un circolo culturale, bensì di business), sei sicuro d'aver buoni contenuti e non semplicemente contenuti ottimizzati per le tecniche attuali? Conosco tanti siti con ottimi contenuti e la cui fidelizzazione degli utenti lo dimostra appieno, ma praticamente ignorati da google... un cambiamento che li mandi in testa, sai quanti siti attualmente davanti farebbe crollare?
    UtèñtE non ti dirà mai come trasformare l'argilla in marmo, ma se gli chiederai come progettare una simulazione con le bacche di mirto, ti risponderà: "Versane ancora!".

  8. #8
    Originariamente inviato da seo_sem
    Ragazzi ci sono cose che non possono cambiare nel web: valore del contenuto, popolarità del sito.
    Se uno lavora a sviluppare questi due valori non corre rischi ab aeterno.

    Può scendere, salire, ma il valore rimane.
    Se poi lavora su azioni e tecniche particolari allora corre rischi.
    La questione è filosofica...
    Onestamente dire che ci sono cose che non possono cambiare quando fino a pochi anni fa bastava infarcire le pagine con keywords per scavalcare la fila e fare ciao ciao ai copywriters professionisti mi pare azzardato; dire che poi non si rischia in eterno non lo è ancora di più...? :master:
    Originariamente inviato da seo_sem
    Ma poi se cambia google cambiamo pure noi...
    Non ho capito se questa è una battuta oppure no...
    In effetti è proprio qui che andavo a parare: se Google cambia posso anche cercare di corrergli dietro se il sito è il mio e se ho tempo e voglia ma se è quello dei miei clienti la faccenda cambia di molto.
    Del resto se siamo qui non è per imparare a scrivere dei contenuti buoni (almeno non solo) ma proprio per accertare quali tecniche particolari possono favorire o meno il posizionamento di un sito.

  9. #9
    Originariamente inviato da bits_dont_bite
    ma se è quello dei miei clienti la faccenda cambia di molto.
    Io infatti specifico sempre bene al cliente che il servizio di posizionamento è offerto "senza garanzia", spiegandone in generale i motivi.
    Ho visto pure che alcuni lo offrono a "tempo/risultato" richiedendo canoni annuali rapportati alle posizioni.

    Credo che in eterno non potrei offrire neppure un semplice sviluppo del sito... se i protocolli cambiano (anche in rapporto a nuovi dispositivi) con lacune di retrocompatibilità, come son cambiati gli os e i pc in questi 20 anni... giro un po' la tua domanda a proposito...

    ... se da domani tutti si comprano l'iphone e il 90% del traffico passa sul cellulare?

    ... se un domani vicino si decide di non supportare più l'ipv4 quanto spendono in aggiornamento i provider? (caso simile, lo switch off della tv analogica)

    Alla fine siamo noi i precari, la categoria a rischio... o perlomeno quella su cui pesa di più la parola "flessibilità"...
    UtèñtE non ti dirà mai come trasformare l'argilla in marmo, ma se gli chiederai come progettare una simulazione con le bacche di mirto, ti risponderà: "Versane ancora!".

  10. #10
    Quello ce voglio dire (forse io che lavoro solo sui miei siti ho una mentalità diversa) è che, a parte, appunto, l'adattamento, che comunque c'è in ogni caso, tra seo e algoritmo o tra sem e algoritmo o tendenze del mercato, il valore dei contenuti di un sito e la popolarità del sito sono beni che il motore deve valutare necessariamente, altrimenti va a casa lui per primo.
    I soldi svalutano, i titoli pure, ma beni come case, proprietà, terreni e similari, difficilmente possono essere persi (a meno di guerre storiche o calamità straordinarie ).

    Poi sapete anche che chi lavora sul posizionamento non affida tutto il suo ricavo ad 1 sito.
    Ma parecchi: se ne scende uno gli altri rimangono.
    Insomma è come nella vita reale, se uno si affida a lavori a rischio o a manovre di investimento rischiose allora potrebbero essere c***i amari, ma se uno investe in beni più sicuri (immobili soprattutto) allora i rischi scendono e d parecchio (e non solo: $$).
    Non trovate?
    Sono daccordo sulla parola flessibilità che se uno la ha è una qualità eccezionale.

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