Aprire un negozio online vuole la partita iva?

[Regx]

Il mio è un hobby, creare gioielli, li aggiusto e dipingo scatole. Esercito un'arte rimanendo al di sotto dei 30 giorni annui siccome lo faccio quando ho tempo e poi per molte settimane lascio perdere. Mi è capitato di venderli tramite ebay restando ovviamente al di sotto dei 5000€.
Dopo i miei studi informatici sto provando a creare il mio primo e-commerce, anche per avere una sorta di vetrina dei miei lavori passati e presenti.
Dal momento che metto online il sito, viene visto come attività continuativa e quindi necessita di p. iva perchè reperibile 24 ore su 24, anche se mezzo vuoto e con foto di articoli non disponibili, oppure mi rimane sempre un lavoro occasionale perchè effettivamente è una cosa resterà "invisibile" in cui verranno inseriti pochi articoli all'anno?

[Ranma2]

Se la vendita è "automatizzata", ti serve partita iva. Se invece hai un catalogo prodotti e una sorta di richiesta preventivo dove il pagamento avviene in seguito e non vi è una sorta di automatismo, potrebbe non servire.

[Regx]

Grazie della risposta, quindi il sito dovrebbe mancare della funzione "acquista e paga subito" se ho capito bene?
Lo stesso varrebbe se ci fosse un metodo di prenotazione da parte del cliente che dovrebbe attendere il mio invio manuale della fattura?

[Myaku]

Se la vendita è "automatizzata", ti serve partita iva. Se invece hai un catalogo prodotti e una sorta di richiesta preventivo dove il pagamento avviene in seguito e non vi è una sorta di automatismo, potrebbe non servire.

a quanto mi risulta farsi un proprio sito web dove comunque fornisci un prodotto o un servizio, che sia tramite vendita diretta o su "ordinazione", presuppone la presenza di un'attività organizzata. e quindi necessita di partita iva (viene meno il presupposto di occasionalità perché a quel punto diventa un'attività continuativa: ipoteticamente potresti vendere/lavorare 365 giorni l'anno e per quei 365 giorni l'anno ti fai promozione, non importa quello che è il fatturato reale).
E' lo stesso principio per cui i tanti webcosi senza p.i. si potrebbero fare il portfolio ebbasta, ma non potrebbero farsi un sito web dove promuovono in maniera esplicita la fornitura dei loro servizi (incluse call-to-action che hanno appunto la finalità di vendere).

[Regx]

quindi l'unica cosa che potrei fare sarebbe aprire un sito vetrina in cui mostro foto e descrizione mentre la vendita dovrebbe avvenire al di fuori, magari tramite ebay o messaggio privato? Mi viene in mente come una sorta di pagina fb che se ne vedono molte..

[URANIO]

Per la vetrina prova qua:
https://www.etsy.com/it/

[NetMassimo]

A norma di legge se la tua attività è continuativa che io sappia devi avere partita IVA. Il fatto che tu lo faccia sul tuo sito, su e-bay, a casa tua o in altri posti non conta. Il sito vetrina è perennemente on line, di conseguenza la tua attività è perenne.

È chiaro che c'è chissà quanta gente che fa attività del genere senza partita IVA ma sono tutti irregolari e se la Finanza cominciasse a indagare sarebbero considerati evasori.

[Regx]

Da come ho letto su alcuni siti il fatto di crearsi un proprio sito web necessita di un p. iva per il solo fatto di farsi "promozione" anche senza la vendita, ma se così fosse io credo che siano illegali tutti i blog di persone che parlano di sè (qualunque attività sia).
Sono un paio di anni che mi porto avanti il problema di creare o meno un sito, chiesi anche a 2 commercialisti ma non mi seppero fare differenza tra i siti.
Cercando su internet ho trovato questo sito http://funnyfimo.altervista.org/comeacquistare.html; se creassi quindi una cosa del genere in cui al momento dell'acquisto non c'è la vendita automatica ma una richiesta privata sarebbe legale?
Grazie ancora per le risposte.

[Myaku]

Da come ho letto su alcuni siti il fatto di crearsi un proprio sito web necessita di un p. iva per il solo fatto di farsi "promozione" anche senza la vendita, ma se così fosse io credo che siano illegali tutti i blog di persone che parlano di sè (qualunque attività sia).

ni. parlare di sé è una cosa, vendere o farsi una promozione palesemente finalizzata alla vendita (e per vendita non è necessario che ci sia appunto il carrellino) un'altra.
esempio banale:
1) io faccio un blog di tutorials sulla grafica, perché faccio il grafico e ho voglia di condividere le mie tecniche e conoscenze con il mondo senza pretendere nulla in cambio -> ok
2) ci metto una sezione "servizi", o anche un "contattami per un preventivo" o dico che "se cerchi un grafico, chiamami!" eccetera -> ci vuole la partita iva, perché di fatto promuovo in maniera esplicita un'attività. in pratica non ti sto dicendo solo "mi chiamo tizio e nella vita faccio questo e lo faccio così o cosà" ma "mi chiamo tizio, nella vita faccio questo e se c'hai bisogno sono a tua disposizione per lavorare"

Sono un paio di anni che mi porto avanti il problema di creare o meno un sito, chiesi anche a 2 commercialisti ma non mi seppero fare differenza tra i siti.
Cercando su internet ho trovato questo sito http://funnyfimo.altervista.org/comeacquistare.html; se creassi quindi una cosa del genere in cui al momento dell'acquisto non c'è la vendita automatica ma una richiesta privata sarebbe legale?

no
ripeto: la discriminante non è l'avere il carrellino per comprare direttamente online, la discriminante è l'essere finalizzati alla vendita in un senso più lato. se tu inviti a chiedere un preventivo significa che il tuo obiettivo è quello di vendere qualcosa (che sia un prodotto o un servizio), e siccome ciò presuppone che tu sia organizzato in maniera tale da far fronte al fatto che chiunque in qualsiasi momento può richiedere i tuoi servigi, in pratica stai facendo attività d'impresa.
... nell'esempio che hai postato c'è poi proprio scritto "come acquistare" con tanto di istruzioni, più esplicito di così ...