LEGITTIMA DIFESA — Si amplia, dunque, il perimetro della legittima difesa: «L’uso di un’arma o di altro mezzo idoneo è sempre legittimo» se viene indirizzato contro gli estranei che si introducono in un’abitazione o in un negozio minacciando l’incolumità dei presenti (anche a mani nude) e i beni propri o altrui. Così, con una legge di poche righe approvata al Senato in prima lettura con i voti della Cdl, viene ribaltato l’articolo 52 del codice penale che prevede la non punibilità di chi risponde a un’offesa con una difesa proporzionata. La proposta Maurizio Gubetti (FI) e di altri parlamentari apre uno scenario nel quale, presumibilmente, non solo i cittadini per bene ma anche i ladri correranno ad armarsi. Questo dato viene letto da Lucio Malan (FI) come «l’affermazione di un diritto di chi si trova a fronteggiare i delinquenti nel proprio domicilio». Massimo Brutti (Ds) parla invece di «norma criminogena» e il suo compagno di partito Guido Calvi attacca l’«invito all’uso privato delle armi che trasforma il Paese nel Far West». I Ds, poi, fanno notare l’effetto «geniale e tragico» della riforma: «La legge incita il cittadino a farsi giustizia da sé e nello stesso tempo lo spinge verso una probabile condanna». Chi spara per «difendere la propria e l’altrui incolumità» se la cava. Ma chi usa un’arma per tutelare i «beni propri o altrui» dovrà, in giudizio, dimostrare che il pericolo di aggressione era concreto, che non c’è stata desistenza da parte dello sconosciuto, che sia stato chiaro l’invito ad allontanarsi.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/P...lipendio.shtml

Rispondi quotando
dato che le forze dell'ordine non ce la fanno (o non vogliono farcela) si pensa bene di delegare ciò al privato cittadino, che eserciterà la difesa anche del "presunto" furto della propria auto, magari in mezzo al traffico....
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