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  1. #1
    Utente di HTML.it
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    problema onresize e w3c

    Ciao a tutti,
    riporto una discussionbe aperta anche sul forum HTML che dice:

    dovrei utilizzare obbligatoriamente il comando onresize nel body delle mie pagine html; ho provato però a fare la validazione html del w3c che non mi è stata accettata... dice che onresize non è supportato.


    Il codice del body è:
    codice:
    <body onload="init()" onresize="window.location.reload(true);">

    Come posso modificare?
    Aspetto vostre risposte.
    Grazie mille.
    Ciao ciao

  2. #2
    Mi sono imbattuto nello stesso problema. Basterebbe usare un DTD meno strict per far validare.. ma se proprio vogliamo fare i duri (e noi lo siamo ) bisogna mettere una sezione script nel tag head con questa riga

    codice:
    onresize = myfunction;
    Al momento del resize sarà invocata la funzione myfunction (questo almeno su firefox).
    Non ho fatto test su altri browser quindi non so quanto affidabile sia.
    In alternativa si potrebbe assegnare dinamicamente la proprietà onresize al tag body assegnandogli un id (con document.body.onresize non funziona, già provato).

    Speriamo che torni utile a qualcuno

    Lungo le due rive del fiume gelato si stendeva la cupa e tetra foresta di abeti, dai quali il vento aveva appena spazzato il manto di brina. Nella luce crepuscolare quegli abeti neri e sinistri sembravano inclinarsi l'uno verso l'altro. Un silenzio minaccioso incombeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un solo sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso, un riso ben più spaventoso di qualsiasi malinconia o tristezza, un riso tragico, come quello di una sfinge, un riso agghiacciante più della brina e che rammendava l'incombere minaccioso dell'ineluttabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell'eternità che irrideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini.

  3. #3
    Stesso problema di Uomoragno
    qvantvm potem tantvm avde

  4. #4
    Non funziona la soluzione che ho indicato? :master:
    Lungo le due rive del fiume gelato si stendeva la cupa e tetra foresta di abeti, dai quali il vento aveva appena spazzato il manto di brina. Nella luce crepuscolare quegli abeti neri e sinistri sembravano inclinarsi l'uno verso l'altro. Un silenzio minaccioso incombeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un solo sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso, un riso ben più spaventoso di qualsiasi malinconia o tristezza, un riso tragico, come quello di una sfinge, un riso agghiacciante più della brina e che rammendava l'incombere minaccioso dell'ineluttabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell'eternità che irrideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini.

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