L'assioma:
Un' intelligenza artificiale non potra' mai esser certa di riconoscere se un testo e' stato creato da un'altra intelligenza artificiale.
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Pertanto un motore di ricerca (in futuro, man mano che passa il tempo) non sara' teoricamente in grado di distinguere con certezza se un documento-sito originale e' stato creato-scritto con un software o manualmente.
Potra' stabilirlo solo tramite verifica umana.
Siccome un controllo manuale non puo' competere (in termini di produzione-lavoro-verifica, non qualitativamente parlando ovviamente) con un sistema meccanico-artificiale-automatico, i documenti prodotti artificialmente conquisteranno sempre piu' mercato.
Teoricamente gli "ai contents" potrebbero alla lunga saturare il web, tanto da annullare (nelle serp) ogni altro contenuto che non provenga da siti semi o "istituzionali".
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In pratica (e non solo piu' in teoria) ci sono altissime probabilita' che tutti i motori di ricerca entro pochi anni, non siano piu' in grado di dare risultati accettabili per query con key formate da 3 parole od oltre.
L'unica loro contromisura' sara' inizialmente quella di spingere wm ed utenti nel segnalargli questo nuovo genere di siti.
Sara' tuttavia una contromisura inutile, perche' comprare un nome di dominio, crearne il contenuto via ai ed hostarlo gia' oggi costa cosi' poco che basteranno pochi giorni in serp per recuperare tutti i costi e guadagnarci abbondantemente.
Senza contare che non sara' facile per un motore verificare "a mano" magari un milione di "siti segnalati" in un paio di mesi.
Di certo una bella sfida, soprattutto all'inizio.
Poi nel tempo sempre piu' facile.
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Comodo oggi (per i motori) usare l'ai per ordinare il lavoro manuale dei wm.
Vedremo domani ai contro ai.
Finche e' durata si son goduti la festa, con canti e balli.
Ma dal 2008 i suonatori inizieranno a tornare a casa, e con loro i festeggianti.