non è così semplice incontrare un artista, perchè non è semplice esser normali

all'ora tarda del pomeriggio, il vento sembra calare, e nel cortile suoni di stoviglie, ronzio di telegiornali, rumore di vita banale e rassicurante

però, lungo le scale, a volte incontro l'artista

è un uomo giovane (trentacinque anni o giù di lì, probabilmente anche bello, per le donne), colto, discorriamo, specie la sera d'estate, sotto casa. Filosofia, preghiera, poesia, arte e tutto ciò che la sua loquace intelligenza sa produrre senza sforzo. Siamo amici, solo che io non sono artista, son più acquattato nella vita normale, e perfino (con altri) discorro di calcio e del freddo, e delle leggere, facili, chiacchiere da condominio

per cui, ho a volte timore d'incontrarlo, a volte la mia parola è stanca e poco alata

chissà se anch'io, talvolta, induco questa sensazione dell'esser fuori luogo, o sono invece un vecchio camaleonte

ronzano i telegiornali, lampeggiano nel vento teso gli addobbi di natale, ed io come sempre, a quest'ora provo il sibilo sottile dell'incertezza