http://www.dagospia.com/rubrica-5/ca...colo-19767.htm

I pugni in faccia fanno male. Ma qualcuno dirà che Capezzone se l'è cercata. Questo è un Paese strano. Ci sono anni in cui sembra che si possa convivere bene o male. Qualcuno azzarda la ricostruzione di una memoria comune. Cioè, mettiamoci d'accordo su quello che è successo e facciamo pace. Tutti libertari, tutti aperti al dialogo, tutti come Voltaire: «Non condivido ciò che dici ma morirei perché tu possa dirlo».

Passano un paio d'anni e una manciata di stagioni e si torna sulle barricate. Voi qua e noi là e giù schiaffi, insulti, pregiudizi e maledizioni. Voltaire finisce di nuovo in soffitta. Il bello, o il brutto, è che non si litiga sempre per lo stesso motivo. Questa volta, per esempio, non si può neanche dire che a darsele sono rossi e neri, guelfi o ghibellini, sinistra e destra.

Qui lo scontro ideologico, viscerale più che razionale, ha a che fare con Berlusconi. Sei berlusconiano o no? Non c'è neppure una via di mezzo. Tipo, guarda che non voto da quindici anni. Niente. La costante resta sempre la stessa. Gli italiani non litigano per un motivo ideale, ma per una differenza antropologica. Il risultato è che i buoni sono sempre gli stessi, appartengono sempre alla stessa razza di moralisti, incazzati, presuntuosi, che vogliono salvare il mondo dai suoi peccati. I cattivi invece cambiano in base alla sorte o alla storia.


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Feltri lo dice subito a modo suo: «I giornalisti antiberlusconiani sono buoni, meravigliosi, in grado di conquistare i posti migliori. Si proteggono, sono protetti da tutte le associazioni di categoria, i partiti di riferimento li coccolano, mentre gli altri sono cafoni, buzzurri, qualcuno perfino puzza, dicono che puzza».

... e tutto il resto della pagina che ho linkato. Secondo me ci sono delle una belle verità li sotto, tra cui il fatto che l'Italia sia divisa fra "berluscones" e "antiberlusconiani", e viene tacciato di far parte della prima categoria chiunque non dimostri di appartenere alla seconda.

e poi

«Pensate a cosa sarebbe successo se venti carabinieri avessero perquisito la stanza del direttore di Repubblica, avessero arrestato le fonti di Travaglio, intercettato il direttore dell'Unità, sequestrato computer e agende del direttore del Tg3, attentato alla vita del direttore del Corsera?».


già, pensiamoci... che scandalo ne sarebbe venuto fuori? programmi in edizione straordinaria sul web dove i soliti 5-6 personaggi più il seguito avrebbero gridato al bavaglio forse?
invece è successo alla parte giusta (sbagliata), e tutto si è concluso con una mezza risata, qualche sfottò cacistico e via...




ah, per quelli a cui non frega niente di quanto sopra ma hanno voglia di farsi una risatina facile:
«Abbiamo l'impressione che a voi del Pdl non ve ne freghi nulla di noi. Ma o ci aiutate o siete fottuti. La verità è che preferite i giornalisti alla Ezio Mauro. E allora teneteveli».