Dopo essere stato lasciato a piedi da Ubuntu con le sue idee di Unity (no, non mi piace, inutile che cerchiate di convincermi del contrario);
essere passato a XFCE con Xubuntu e/o Mint XFCE (funge ma mi manca quell'integrazione e completezza che c'era in Gnome);
aver provato rapidamente Gnome 3 su Fedora (stesso problema di Unity) ed essere fuggito;
essermi rifugiato su Gnome 2.30 con Debian Stable (è stato un "tornare a casa", ma ogni volta che ti serve un'applicazione recente è una lotta a colpi di pinning);
aver ritrovato la pace dei sensi con Mint edizione Mate ( :yuppy: ) (Cinnamon è ancora troppo instabile e in ogni caso non mi ci trovo granché)
mi trovo comunque a temere che l'ecosistema-Gnome, almeno nel medio termine, non sia più una buona idea, almeno per quanto mi riguarda.
Leggendo anche estratti dalle mailing list di Gnome mi pare che abbiano in generale perso di vista il fatto che, al di là delle belle idee dell'"interfaccia per utenti comuni", il 90% degli utenti che usano Linux effettivamente sono sviluppatori/amministratori di rete/power users in generale, per cui la stupidizzazione dell'interfaccia e la rimozione di features in nome di una generica semplificazione (vedi caso Nautilus 3.6) è sostanzialmente un fastidio - ovvero, stanno cercando di "fare la Apple" senza avere né il carisma né la base di utonti di Apple. (quest'ultimo paragrafo è ovviamente un parere personale che mi sono costruito, il punto della discussione non è né questo)
MATE purtroppo è una soluzione "stopgap" - funziona, funziona bene, ma non credo che avrà mai abbastanza seguito per sviluppare caratteristiche nuove, e a parte qualche bugfix temo che sia un progetto destinato a morire lì.
Ora, ieri mi sono detto, ma se provassi KDE che, dai tempi del "grande casino KDE4" pare abbia fatto molta strada?
Detto fatto, mi sono scaricato l'ultima Kubuntu (che da quanto leggo di fatto fornisce un'esperienza KDE "vanilla", ovvero esattamente quello che voglio) e devo dire che sono rimasto piacevolmente stupito.
Un'interfaccia gradevole e che non vuole rivoluzionare il paradigma di GUI a cui sono abituato per il gusto di farlo, buoni effetti grafici ma senza eccessi già di default, velocità più che rispettabile anche in una VM (cfr Ubuntu "regular", in cui Unity va ridicolmente a scatti anche abilitando i driver accelerati per VirtualBox), idee interessanti (activities per il desktop) ma opzionali (se voglio usare il desktop come se fosse Windows è supportato senza problemi), e in generale mi sembra che ci sia più maturità/completezza/integrazione rispetto alle varie incarnazioni DE recenti basati su roba Gnome.
... ma soprattutto ho trovato applicazioni che si lasciano customizzare abbondantemente, senza supporre che l'utente sia necessariamente una scimmia senza cervello.Ovviamente questo si paga - ho visto dialog di opzioni piuttosto incasinati e a colpo poco chiari, e in generale si ha un look più "affastellato", ma mi pare un tradeoff più che accettabile.
Ora, io ho da quando sono passato a Linux ho sempre "vissuto" in ambito Gnome/GTK, per cui prima di un passaggio "dal nemico"vorrei avere qualche informazione in più da chi KDE lo conosce da più tempo.
La domanda che pongo (sia a KDE-isti convinti che a chi ha provato e poi è ritornato nella landa-GTK) quindi è:
dove sta la fregatura?
In particolare, vorrei avere opinioni in merito a:
- problemi di stabilità: allo stato attuale delle cose (KDE 4.8 per quanto ho visto su Kubuntu, anche se leggo che è appena uscita la 4.9) KDE è "globalmente" stabile? Chiedo in particolare non rispetto ad un Gnome 3/Unity ultima versione (poco ci vuole), ma a roba rodata come Gnome/MATE 2.30 (dove gli unici crash li ho avuti sul decorator gtk causa accrocchi Compiz/MATE);
- idea di sviluppo: la direzione intrapresa dagli sviluppatori Gnome/Unity è chiara e non mi piace; KDE ha intenzione di rimanere "quello che è" per quanto riguarda la "metafora GUI" o ci sono in campo idee concrete di abbandonare la struttura panel/desktop plasma/... per imporre a tutti un'interfaccia da tablet? (nota: da quanto mi pare di capire stanno lavorando a qualcosa per tablet, ma quello che chiedo è se intendono saltare sul carro dei mentecatti "ciao ciao panel, interfaccia per tablet anche su desktop perché sì");
- varie ed eventuali? In particolare, motivi che hanno fatto fuggire da KDE (in tempi recenti)
il tutto tenendo conto che sto parlando di DE da usare su un PC "relativamente moderni" (il fisso ha due anni ma partiva ben equipaggiato, il portatile è un "vero" portatile - i5, 6GB di RAM - di pochi mesi), che non ho intenzione di lasciare distro Ubuntu/Debian-based per il gusto di farlo e che sto chiedendo informazioni su KDE e non motivi per cui mi dovrebbe piacere Gnome 3/Unity.
Grazie mille e scusate il post (1) chilometrico e (2) trito e ritrito (credo che dopo emacs vs vi sia una delle guerre di religione più classiche*); spero di ottenere qualche parere "di prima mano", magari evitando la classica flame war di cui nel titolo.
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* (ovviamente meglio Vim)