
Originariamente inviata da
bartolo_one
Un caro saluto a tutti voi, ebbene sì! l'ho scampata per l'ennesima volta.
I fatti: ero sull'autobus in pieno traffico, salgono due controllori e uno comincia a chiedere documenti ad un trasgressore lì vicino. Io ero attaccato alla porta in attesa che aprisse per la fermata (sudato e sbiancato) e intanto il controllore, occupato a guardare i documenti di un altro, mi fa: "signore, anche lei in fondo, mi favorisca il biglietto". E io: "sì lo sto cercando...". Dopo pochi minuti aprono le porte e via alla velocità della luce confondendomi tra la folla come hannibal lecter alla fine del film.
In realtà il biglietto lo compro e l'ho sempre con me ma data l'inefficienza, i ritardi, la sporicizia a bordo mi sentirei preso in giro se dovessi pagare un biglietto dal prezzo così alto e che duri così poco nel minutaggio.
Ed ora eccoci alla riflessione di cui volevo rendervi edotti.
Secondo me le operazioni random e dirette dei controllori sono illegittime, anticostituzionali e fasciste.
Partiamo da un'analogia. Tutti noi sappiamo che per usare l'autostrada, la tangenziale, la metro occorre pagare un orpello (al quale non si sottrae nemmeno il sottoscritto, ahimè) in quanto, diversamente, è proibito fisicamente l'accesso. Capiamo anche che mettere una barriera fisica (come un tornello o una sbarra) ad un autobus è praticamente irrealizzabile, sia in vettura che alle fermate.
Ciò significa che mentre tu (regione, comune, ente trasporti o altro) mi vieti di usare la metro impedendomi fisicamente di salire a bordo della carrozza non fai la stessa cosa con i mezzi su gomma data la succitata impossibilità pratica.
Però, allo stesso tempo, non vuoi trovare una o più misure per contrastare il fenomeno, per esempio mettere dei controlli fissi a bordo così da dare anche responsabilità e consapevolezza all'utente (ma non è neanche compito mio trovare soluzioni per conto terzi). Negli anni 80 ricordo che entravo in autobus e seduto nella sua postazione c'era il bigliettaio.
Una possibile lettura a cui sono giunto è che lasciandomi usare l'autobus senza controllo per una tratta, una strada, o addirittura un A/R completo, ne tolleri o legittimi l'uso "gratuito" finchè si può (al netto della legge). Come dire, la Legge ti obbliga a fare il biglietto ma puoi materialmente usare il mezzo pubblico anche se sprovvisto di titolo valido.
La cosa vigliacca e squadrista invece, è da rintracciare nei blitz che i controllori fanno su linee e strade a random: come quando in autostrada non si indicano per tempo gli autovelox oppure quando li occultano nei guardrail, confermando la malafede e la volontà di fare semplicemente cassa.