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  1. #1

    Cartella Xerox: cos'è?

    Oggi pomeriggio è apparsa sul mio pc la cartella Xerox (C:/Programmi/Xerox/nwwia). Cercando su internet ho letto articoli (tutti in inglese) riguardanti trojan che sono collegati a questa cartella etc...
    Nn posso eliminarla. Mi viene detto che nwwia è utilizzata da un processo corrente (quale? )

    Mi sapete dare qualche info in +?

    (ps uso WinXP)

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Gondor
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    File reality.sys corrupted
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  3. #3
    Originariamente inviato da Gondor
    Spostato su Sicerezza Informatica e Virus
    ahem... nn sono sicuro che tratti proprio di 'sti bastardi porchi di trojan :adhone:

  4. #4
    Penso che tu abbia installato qualcosa del genere:

    - WinMX;
    - eDonkey;
    - altri cliente..

    C'è anche sul mio PC e penso propio che sia qualche riferimetno a qualcuno di questi programmi. Fammi sapere.


    NO WAY TO RETURN

  5. #5

  6. #6
    Allora penso che sia riferita a noto programma P2P.
    Scoperto il mistero, era una domanda che mi ero posto anch'io, ma senza averci mai pensato più di tanto.


    NO WAY TO RETURN

  7. #7
    è la prima volta che mi compare questa cartella ed ho sempre usato WinMX :master: sicuro sicuro? in molti articoli si parlava di trojan & C. :quipy:

    e se fosse un client di altro tipo? :gren:

  8. #8
    Io ho trovato la Xerox come casa costruttrice di software, anche elencata da Microsoft, perchè sfrutta la nuova tecnologia .NET...
    La cosa ha insospettito pure me, la ricerca continua


    NO WAY TO RETURN

  9. #9

  10. #10
    L’interfaccia utente
    Cosa c'è di sbagliato, dopotutto, nello scrivere DIR C:MYFILES*.EXE ? L'interfaccia utente Apple, (che viene anche chiamata la metafora della scrivania) è stata introdotta nel 1983, e ha presto sbaragliato le molte virtuose rivali, facendo divenire il mouse cittadino di quasi tutti i sistemi informatici.
    La sua filosofia ha le radici in un lavoro compiuto negli anni '60 alla Sri International, dove il progetto Augmentation Research Project si proponeva lo sviluppo di uno strumento per l'aiuto alla, e lo sviluppo della, intelligenza umana. Il mouse nacque in quel periodo.
    Le finestre che si muovono sullo schermo, e i menu (che in quel caso nascevano sotto il cursore del mouse, e sparivano dopo l'uso), nascono nella seconda metà degli anni '70, come molti lettori sapranno già, alla Xerox. L'occasione è la creazione dell'ambiente di sviluppo, e linguaggio di programmazione, SmallTalk; la workstation Star, introdotta nel 1981, rappresenta la summa dell'esperienza Xerox. Questa costosissima e potentissima macchina permetteva lo sviluppo multimediale dei documenti: lavorando, le applicazioni erano viste come risorse del documento. In altri termini, quando il mouse si trovava nella zona del documento contenente un grafico, veniva invocata l'applicazione grafica per elaborare le azioni dell'utente, quando il mouse veniva spostato per manipolare il testo entrava in azione il word processor e così via; il tutto nella stessa finestra. In quell'anno era già a buon punto lo sviluppo di Lisa Apple, un personal computer completamente orientato alla grafica per facilitare l'interazione con l'utente. I progettisti di quella macchina rivoluzionaria, folgorati sulla via di Damouse, adottarono molti dei concetti chiave dell'interfaccia Xerox, altri ne respinsero (l'uso di più applicazioni per documento avrebbe richiesto una quantità di memoria di molti megabyte) ed altrettanti ne crearono di nuovi: per esempio non menu a comparsa ma a discesa, perché le persone leggono da sinistra a destra e dall'alto in basso, e perché debbono sempre essere tutti visibili. Un cestino, per liberarsi del materiale ormai inutile. E, in generale, la metafora della scrivania: lo schermo del computer è la scrivania dell'utente, le finestre sono i pezzi di carta che sulla scrivania vengono spostati, c'è uno spazio riservato agli Appunti...
    Lisa era una macchina rivoluzionaria: in un periodo nel quale il gigante Ibm non sapeva proporre altro che il Pc col suo povero MsDos, Lisa aveva già il multitasking, la grafica in alta risoluzione, il toolbox, e naturalmente il mouse - con un solo bottone, perché in questo modo l'utente non deve chiedersi qual è il tasto da premere. Star, invece, aveva tre bottoni sul mouse.
    Nel 1984, Apple prepara una versione più economica e aggiornata di Lisa: ecco Macintosh, the personal computer for the rest of us. Per produrlo, Apple ha sacrificato il multitasking, che verrà reintrodotto solo quattro anni più tardi, per stadi, con MultiFinder. Nel 1986 Apple concede la metafora della scrivania anche ai milioni di utenti fedeli della sua prima famiglia di Pc, l'Apple II, e per l'occasione veste l'interfaccia utente con migliaia di colori: ecco l'Apple IIgs. Poco più tardi, nascerà il Macintosh II.


    No e...


    NO WAY TO RETURN

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