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  1. #1

    Google In Borsa contro il Dio denaro?

    Google In Borsa contro il Dio denaro?
    Cari amici stimatissimi,
    -"in queste ore i media stanno scatenando il più gigantesco forum interattivo dell'universo, solo per interrogarsi sulle modalità scelte dai fondatori di Google per gestire la quotazione in Borsa (in dubbio perfino se avverrà al Nasdaq o nel Dow Jones). Si chiedono cosa sarà della vita aziendale dopo il botto da 2.3 miliardi di Euro (2.7 miliardi di dollari) - ma giurateci si andrà oltre, molto oltre.

    Tutto gira attorno a quell'inconsueto prospetto di quotazione, 768 pagine e una lunga lettera di Larry Page e Sergey Brin nella quale si annunciano le novità più sostanziali - nessun rapporto trimestrale per non stressare il management riducendolo a un "grassone in dieta che sale sulla bilancia ogni quarto d'ora". Libertà per i dipendenti di dedicare il 20% del loro tempo a progetti personali fantasiosi e creativi (c'era già prima e resterà dopo l'IPO), azioni all'asta per garantire che ad assicurarsele non siano i soliti noti che si affidano alle banche d'affari ma "una nuova popolazione" di Borsa.

    Sembra tutto fatto apposta per parlare all'America degli scottati dalla bolla Internet, ai pensionati senza più un fondo pensione devastato da manager ladroni, alle vittime della Enron: chiarezza, onestà ("Non fare il male"), buoni proponimenti. Nel prospetto, dove di solito regna - in ogni lingua e paese - il gergo burocratico finanziario, Page e Brin vengono regolarmente citati come "Larry" e "Sergey", così col solo nome di battesimo, e nella caffetteria del quartier generale in Silicon Valley continuerà a lavorare lo chef che organizza lunch speciali che aiutano la mente a restar lucida.

    Poi però andiamo al sodo: la società rimarrà ben salda nelle mani dei due fondatori e dell'attuale amministratore delegato, e al momento non si sa nemmeno quante azioni (di numero) saranno messe in commercio con "l'asta olandese". E allora?

    Modesta proposta: spostiamo l'angolo visuale: piuttosto che preoccuparci come funzionerà Google - e quanti soldi faranno Brin e Page (4 miliardi a testa) - perché non ci chiediamo cosa succederà dopo, quando una massa enorme di denaro avrà investito la macchina tecnologica più perfetta messa a punto negli ultimi dieci anni? Alcune considerazioni:

    1) La quotazione monstre di Google darà semaforo verde ad altri IPO di società tecnologiche, tutti bloccati dopo il botto del 2000. Ne risulterà una riabilitazione della new economy e l'economia americana se ne gioverà in grande stile.

    2)Google è una macchina tecnologica perfetta che costruisce conoscenza e, grazie a questo, denaro. Tenere lontano la pressione degli analisti finanziari, attraverso un dosaggio diverso delle notizie aziendali, è un piano ingenuo ma geniale. Dovesse riuscire, permetterebbe di gestire l'impatto del denaro sullo sviluppo del prodotto, della tecnologia, delle nuove potenzialità. E' una prospettiva di cui non riusciamo a cogliere tutta l'innovatività rivoluzionaria. E quindi...

    3)Con i relativamente pochi mezzi a disposizione, finora ben più limitati di quanto la borsa metterà loro a disposizione, i fondatori di Google hanno saputo realizzare un "salto dimensionale" di Internet, da mezzo fascinoso (e un po' precario) a tecnologia dell'informazione pienamente realizzata: news e giornali, immagini e televisione, indirizzi e aziende di marketing, ricerche e scienziati. Non c'è campo dell'attività umana che possa sfuggire ai cambiamenti che la tecnologia Google comporta nel funzionamento dei loro business e del loro lavoro. L'equivoco più grande è definire Google "motore di ricerca" o peggio "portale". Google è una macchina della conoscenza che ricombina in continuazione l'informazione e quindi il business. Un esempio: utilizzando le ricerche che gli utenti fanno attraverso parole chiave, ha creato una nuova forma di pubblicità (le sponsored search) che sta oscurando l'advertising tradizionale. Il mondo dei media non sarà più lo stesso, e i giornali che oggi commentano con superiorità le parole di Brin e Page farebbero bene a preoccuparsi da dove prenderanno i loro soldi negli anni a venire, quando per esempio Google avrà messo le mani su pubblicità e ricerche di personale.

    4)Tutto questo detto, è possibile e probabile che Google deragli e si perda. Un problema lo segnalano già Page e Brin nella loro lettera. Sfidare Microsoft è stata finora la ghigliottina di tutti i protagonisti della tecnologia informatica. E i fondatori aggiungono: Microsoft potrebbe essere in procinto di immettere dentro i propri software che scrivono le pagine di testo di tutti i pc del mondo dei codici che impediscono alla tecnologia di Google di funzionare. Ma c'è dell'altro.

    5)C'è che l'impatto dell'improvvisa devastante ricchezza non sarà facile da respingere. Non dare notizie, tenere i banchieri fuori dalla porta - com'è stato fatto fino ad oggi - funziona quando gli Uomini del Dio Denaro non hanno in mano armi di pressione. Ma dal giorno della quotazione in poi, il valore del titolo minuto per minuto sarà il grimaldello che apre molte porte in Silicon Valley. Non c'è che da augurare a Page e Brin che le abbiano blindate per bene. Sarebbe la prima volta nella storia.

    Sono ansiosa di leggere le vostre dotte opinioni in merito a quanto riportato!

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di agoago
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    Ho letto e riletto con attenzione. Se dovessimo discuterne cosi' a braccio diventerebbe lungo il discorso, per quanto utile ed interessantissimo. Pertanto prendo spunto solo da alcune tue considerazioni e da li' mi attacco.

    "Libertà per i dipendenti di dedicare il 20% del loro tempo a progetti personali fantasiosi e creativi..."

    Su questo aspetto (bello) non darei peso piu' di tanto in quanto e' un azione tipica da marketing (il pubblicizzarlo). Infatti ogni, azienda a seconda della sua tipologia, ha una % di tempo speso in ricerca e sviluppo. Se produco automobili avro' il 5% (per dire) se sono il CNR il 90%. G ha il 20%.

    "azioni all'asta per garantire che ad assicurarsele non siano i soliti noti che si affidano alle banche d'affari ma "una nuova popolazione" di Borsa."

    Beh e' la massa silenziosa che come al solito paga per tutti, se non fosse cosi' non si spiegherebbero campagne pubblicitarie miliardarie ogni volta che si mettono su piazza le azioni di una nuova societa'.
    E' piu' facile e remunerativo vendere 10 azioni a 10$ (cifra a caso) a 1.000.000 di persone che proporle a 8$ a 10 partner. Stesso discorso di prima, di una cosa scontata cerco di farne un cavallo vincente.

    "Page e Brin vengono regolarmente citati come "Larry" e "Sergey", così col solo nome di battesimo..."

    Idem come sopra, tutti sono a caccia di societa' dal volto umano, oramai i titolari di grosse aziende si espongono sempre piu' in prima persona, vedi rana, valleverde ecc perche' questo piace al popolo ed aumenta le vendite.

    "perché non ci chiediamo cosa succederà dopo, quando una massa enorme di denaro avrà investito la macchina tecnologica più perfetta messa a punto negli ultimi dieci anni?"

    Qui sta il punto vero, ma permettimi se G e' "la macchina tecnologica più perfetta..." io sono Leonardo Da Vinci. Come dice il proverbio: e' re l'orbo in mezzo ai ciechi. G ha tanti pregi, pochi difetti e un cammino ancora lunga da percorrere. Se fra 10 anni sara' ancora tra i primi potremo fargli tanto di cappello, per ora diciamo che si difende bene. Bisogna tenere presente pero' che molti non partecipano alla lotta fin tanto che i premi non sono di stimolo. Nei prossimi 5 anni assisteremo alla vera sfida e ci saranno vinti e vincitori e questo obbliga G a quotarsi al piu' presto.

    "La quotazione monstre di Google darà semaforo verde ad altri IPO di società tecnologiche, tutti bloccati dopo il botto del 2000. Ne risulterà una riabilitazione della new economy e l'economia americana se ne gioverà in grande stile."

    Spero con tutto il cuore che la tua previsione sia profetica. Se G toppa e le azioni perderanno (come penso) rischiamo grosso. Certo che e' molto triste mettere in gioco parte del futuro economico della Rete in mano a G. Spero sappiano quello che fanno.

    "Con i relativamente pochi mezzi a disposizione, finora ben più limitati di quanto la borsa metterà loro a disposizione"

    Beh hanno avuto piu' mezzi loro che quanto tutti gli iscritti a questo forum ne avrammo per le prossime 3 vite, ovvio che se si gonfiano i valori delle azioni di conseguenza i mezzi aumentano in proporzione.

    "i fondatori di Google hanno saputo realizzare un "salto dimensionale" di Internet, da mezzo fascinoso (e un po' precario) a tecnologia dell'informazione pienamente realizzata: news e giornali, immagini e televisione, indirizzi e aziende di marketing, ricerche e scienziati. Non c'è campo dell'attività umana che possa sfuggire ai cambiamenti che la tecnologia Google comporta nel funzionamento dei loro business e del loro lavoro."

    I fondatori di G hanno fatto ottimi brevetti e sono persone decisamente capaci ma con loro o senza di loro la Internet non cambierebbe di molto. Internet vale per la liberta' e le potenzialita' che offre ad ognuno di noi. L'economia riempe ogni buco libero, se G non se lo accaparra' ci penseranno altri. Sarebbe come affermare che senza il berlusca la tv privata non avrebbe avuto un futuro in italia. Che sia una persona in gamba nessuno lo mette in dubbio ma per il resto potremmo discutere in un senso o nell' altro all'infinito. Questo vale anche per G, per bill ecc ecc.

    "utilizzando le ricerche che gli utenti fanno attraverso parole chiave, ha creato una nuova forma di pubblicità (le sponsored search) che sta oscurando l'advertising tradizionale"

    Io ero azionista di Goto (ora overture, over) quando G raccattava le briciole del mercato, diamo a cesare cio' che e' di cesare. Che G sia attualmente il migliore motore di ricerca nessuno lo mette in dubbio, che adsense sia un brevetto eccezionale e di nuova concezione nemmeno, ma G non ha creato proprio nulla in questo settore e "l'advertising tradizionale" e' sempre stato banner e pagare per il posizionamento a seconda delle parole chiavi. Mi risulta che ci siano oltre 600 societa' che propongono lo stesso servizio, tra queste anche G.

    "Il mondo dei media non sarà più lo stesso, e i giornali che oggi commentano con superiorità le parole di Brin e Page farebbero bene a preoccuparsi da dove prenderanno i loro soldi negli anni a venire, quando per esempio Google avrà messo le mani su pubblicità e ricerche di personale."

    L'ultima preoccupazione della carta stampata e delle tv e' la rete. Ci sono prodotti che funzionano solo se proposti in tv, altri tipici da giornali e via discorrendo. Prova ad investire 100k euro in pubblicita' per loghi e suonerie su carta stampata e poi vedrai quanto ti rende, siamo vicini allo 0. Fallo sulla rete e raddoppi come minimo. Spendi la stessa cifra per un detersivo sulla rete e ti suicidi fallo su un network televiso e brindi.

    "E i fondatori aggiungono: Microsoft potrebbe essere in procinto di immettere dentro i propri software che scrivono le pagine di testo di tutti i pc del mondo dei codici che impediscono alla tecnologia di Google di funzionare."

    Microsoft ha altri problemi che cercare di suicidarsi bloccando il leader del mercato attraverso il proprio software ma sicuramente G proponendo il suo sistema operativo ha tutti gli interessi che la gente lo creda. Quando msn e G ci spiderizzeranno anche le tonsille saranno tutti contenti con buona pace di Orwell.

    "Non c'è che da augurare a Page e Brin che le abbiano blindate per bene. Sarebbe la prima volta nella storia."

    Non c'e' imprenditore serio che non desideri tenere le redini della propria societa'. Page e Brin non sono da meno, gli auguro ogni bene.
    "Altre fonti attendibili dicono che è raro... raro che sia evidentemente osservabile..." -UtèñtE-

  3. #3
    Agoago, che dire, complimenti davvero, commento mooolto interessante !

    "perché non ci chiediamo cosa succederà dopo, quando una massa enorme di denaro avrà investito la macchina tecnologica più perfetta messa a punto negli ultimi dieci anni?" - "Qui sta il punto .. "

    "Spero con tutto il cuore che la tua previsione sia profetica. Se G toppa e le azioni perderanno (come penso) rischiamo grosso. Certo che e' molto triste mettere in gioco parte del futuro economico della Rete in mano a G. Spero sappiano quello che fanno."

    "...Quando msn e G ci spiderizzeranno anche le tonsille saranno tutti contenti con buona pace di Orwell"



    Ho chiesto opinioni su questi concetti ( giuro non speravo tanto)
    in quanto poi la sintesi può essere molto stretta: di fronte ( o a causa di ) scelte economiche "enormi" avvengono "enormi" aggiornamenti e rivoluzioni.
    Quotidianamente ci arrabattiamo in questo forum per un PR in piu o in meno, per una migliore combinazione di Keys ecc. e non ci accorgiamo che parliamo di qualcosa che è già morto , che siamo già oltre, che il futuro è già quì e ci ha già sorpassato.
    Se gli ultimi cambiamenti di GG ci hanno messo il panico, bè prepariamoci perchè non sono che le prime avvisaglie ed arriverà ben altro.
    Sì, i grandi fratelli ( e chi con loro )ci spiderizzeranno anche le tonsille, e non sò che spazio (o ruolo) avremo noi in tutto questo.

    Mamilu

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di agoago
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    "Quotidianamente ci arrabattiamo in questo forum per un PR in piu o in meno, per una migliore combinazione di Keys ecc. e non ci accorgiamo che parliamo di qualcosa che è già morto , che siamo già oltre, che il futuro è già quì e ci ha già sorpassato."

    Chi gioca a scacchi o e' militare sa che esiste tattica e strategia. La tattica e' mangiare in poche mosse il pezzo indifeso dell'avversario o spostare il proprio se si trova in presa, per strategia si potrebbe sacrificare un pezzo per vincere la partita magari 2 ore dopo. Se chiedi ad un Maestro quale delle due sia piu' importante probabilmente ti rispondera' la seconda ma se gli domandi come e' diventato Maestro e' facile che ti dica che e' grazie alla prima. Esiste un detto che afferma che la tattica e' sapere che cosa fare quando c’e' qualcosa da fare mentre la strategia e' sapere cosa fare quando non c’è niente da fare. Il pr e' tattica, sopravvivere giorno per giorno cercando di guadagnarsi la pagnotta, il resto e' strategia. La "filosofia" dei cassetti (tenere un brevetto o un idea in un cassetto per usarla magari dopo 10 anni quando il mercato e' adatto, pronto) c'e' da 50 anni ed oltre, da allora viviamo in futuro che potenzialmente ci ha gia' sorpassato. Tuttavia (a torto o a ragione) nessuno di noi oggi si danna per analizzare cosa comporteranno l' RFID o l' OLED perche' questo e' un problema da delagare a politici, economisti, sociologi ed imprenditori ecc ecc. Che la cosa ci piaccia tanto o per nulla. Tuttavia:

    "non sò che spazio (o ruolo) avremo noi in tutto questo."

    Ci sono schieramenti trasversali e/o contrapposti che man mano passa il tempo scoprono le carte. Alcuni nella Rete intravvedono unicamente qualcosa di ingestibile e pertanto non controllabile. Cercano con ogni mezzo di rendere "impossbile" ogni tipo di espressione libera. Devi avere un direttore responsabile per fare giornalismo online, sei passibile di condanna penale per diffamazione se sbagli a dire una parola di troppo ecc ecc. Altri se ne fregano e sfruttano la Rete per incassare ad ogni costo: dialer, spam, popup, spiderizzazione totale e cosi' via. La maggior parte di noi invece usa Internet cosi' come e', senza farsi troppe domande, fregandosene di tutto e tutti. Siamo gli stessi che hanno decretato il fondo classifica a "vita spericolata", sono passati 20 anni ma fondamentalmente non siamo cambiati. Purtroppo (per molti di loro) la Rete non e' confinata in italia ed anche se lo fosse dovremmo fare i conti con l'oste. Noi (italiani e non) quando ci confrontiamo cercando di capire, quando siamo attenti a cambiamenti reali o potenziali o siamo in grado di portare sui nostri siti (per contenuto, ottimizzazione o quanto altro) un'alta percentuale di navigatori, noi siamo l'oste. Detta cosi' sembra demagogia da serie b ma credimi non lo e'. Per esempio tra i nostri politici ci sono persone come Rodota' (e' una persona di sinistra ed io, senza voler fare politica, non amo la sinistra e men che meno la destra) che sono a mio avviso di un'intelligenza, cultura ed onesta' intellettuale ammirevole. Mario Monti (tecnico? ex dc?) non e' da meno. Insomma G e compagnia briscola possono fare tutto quello che vogliono ma alla fine, gira e rigira, i conti li tira sempre l'oste.
    "Altre fonti attendibili dicono che è raro... raro che sia evidentemente osservabile..." -UtèñtE-

  5. #5
    Non sono una webmaster di professione e lo faccio per forza solo per i miei siti e da dilettante.
    Tuttavia, come chi è webmaster di mestiere, per ragioni diverse ma poi molto simili, mi sono chiesta "che spazio (o ruolo) avremo noi in tutto questo", ed in questo "noi" intendevo proprio gli "Osti", chi cioè in un modo o nell'altro è in grado di portare sui propri siti una (relativamente) alta percentuale di navigatori.

    Noi possiamo essere l'oste nella misura in cui sappiamo tenere i nostri cassetti pronti e ben forniti.

    Ciao e grazie !

  6. #6
    Utente di HTML.it
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    lo scetticismo in una situazione del genere è d'obbligo. purtroppo le aziende che emergono come outsider, quando si affermano hanno l'inevitabile tendenza ad assumere i consueti atteggiamenti monopolistici che così bene conosciamo.

    ciò detto, è anche possibile che dal magma della new economy, per inevitabile selezione darwiniana, finalmente sia emersa una società assolutamente nuova.

    Non tralasciando evidentemente le politiche di profitto che devono essere proprie di qualsiasi attività, i due fondatori potrebbero indicare una nuova via al capitalismo.

    per le critiche ci sarà sicuramente tempo, nel caso in cui le premesse/promesse nn vengano mantenute.



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