Ho sicuramente commesso qualche ingenuità di troppo esagerando con le keyword nel testo (i meta erano invece regolari con 15-20 parole così come il titolo). Il sito tratta prodotti di campagna.

Era stato indicizzato abbastanza bene in alcuni settori, meno bene in altri sui quali era difficile inserirsi vista l'elevata presenza di siti analoghi (centinaia di migliaia).
Pensavo che fosse tutto nella regola. Non era primissimo in quasi nulla ma con determinate ricerche con mix di parole lo si poteva trovare magari alla quarta, quinta pagina o giu' di lì.
Roba da 20 visitatori al giorno che però erano preziosi. Nulla di assurdo.

Ora il sito è praticamente bannato dai motori di ricerca, immagino che non abbiano digerito la ridondanza di alcune parole chiave o forse qualche link interno di troppo (i link interni erano 20 ed erano fatti a tema).
Il tag "H1" c'era ed era visibile senza trucchi. In realtà ne avevo messo anche un altro ridotto però a testo di grandezza normale con i fogli stile (forse lì ho fatto la cazzata che ha determinato la penalizzazione).


Per carità, diciamo che alcune cose me le potevo risparmiare, ma io avevo seguito minuziosamente le tecniche utilizzate dai siti che attualmente figurano, in piena tranquillità, ai primissimi posti.
Ad esempio ci sono costantemente siti che sono a loro volta dei motori di ricerca per uno o piu' argomenti specifici. Tali siti contengono decine e decine di link a pagine con nomi che sono a loro volta delle parole chiave. Alcuni di loro hanno delle keyword a fondo pagina persino nascoste. Eppure li vedo sempre al solito posto.

D'altra parte se io mi metto a cercare "hotel + regione" ottengo nelle prime pagine centinaia di link che sono solo una raccolta di link a città e regioni mirate ai motori di ricerca e non ad offrire un reale servizio ai navigatori.

Nel mio caso ero riuscito a far visualizzare tra la quarta e la quindicesima pagina di google una dignitosa azienda agricola che offriva effettivamente ciò che l'utente aveva cercato, ossia prodotti relativi alla campagna.

Perchè questo sito è stato bannato e gli altri, identici nelle tecniche ma molto piu' invasivi e fastidiosi nei contenuti, no?

Non trovate piu' odioso ottenere una lista di siti che a loro volta fanno una sub-ricerca quando state raccogliendo informazioni su un argomento qualsiasi?

Se uno scrive "azienda agricola + città" ed ottiene in quinta pagina l'azienda agricola di quella città, non ha forse raggiunto il suo scopo? Anzi, casomai l'avrebbe dovuta trovare ancor prima!

Perchè penalizzare quel sito e lasciare attivi quelli che delle tecniche di posizionamente fanno stragi e risultano costantemente ai primi posti dando però un servizio scarsamente utile?

Se l'ottica è quella di punire i siti che non offrono contenuti utili in base alla ricerca svolta, perchè l'azienda agricola "XXXX" non ha diritto di competere con chi "azienza agricola" non è ?

Prossimamente eviterò di commettere gli stessi errori, mi accontenterò di piazzamenti poco rintracciabili (perchè è evidente che in alcuni settori non si può competere contro dei siti fatti apposta per google).
Sicuramente pagherò i gestori dei siti di cui sopra per far mettere il mio link nelle loro pagine già strapiene di link tematici... In tal modo loro saranno sempre primi mentre un sito reale, con servizi reali, che documenta e riporta temi che tratta personalmente avrà sempre meno possibilità di essere pescato dalla rete.



Sfogo a parte, secondo la vostra esperienza che può succedere ad un dominio che è stato tolto dalle ricerche?
Passerà un mese e la punizione finirà oppure non c'è piu' speranza di rientrare negli indici nemmeno cambiando struttura al sito e togliendo tutto ciò che presumo possa essere stato inteso come "scorretto"?