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  1. #1

    L'importanza delle parole [lungo]

    Piccola premessa: leggo in continuazione decine e decine di post in cui si discute su come essere primi su Google, su come migliorare il proprio pagerank e quant'altro. Nessuno o quasi però che si interroga se poi, una volta raggiunta la posizione che si sperava di ottenere, si è adoperato al meglio per ottenere nuovi clienti, la compilazione di un form, la richiesta di informazioni o la vendita di un prodotto/servizio.

    Mi riferisco in particolare all'uso della parola che è, come dire, la più importante delle componenti in una campagna di web marketing. Si può essere in prima posizione nelle serp di qualsiasi motore, si possono attivare centinaia di Adwords o Overture, campagne banner e scambio link, ma se quello che è scritto nel proprio sito non piace all'utente automaticamente (quasi sempre) si è fallito l'obiettivo.

    Quindi di qui la domanda, come sollecitate i vostri utenti ad agire (call to action)? Come gli invogliate a chiedervi delle ulteriori informazioni (si tratti di un cliente per un sito commerciale o di un utente generico di un sito amatoriale)?

    Spiego ulteriormente: non è solo una questione di semantica e di uso accorto delle parole, ma anche di segnali di riconoscimento (termine che, perdonatemi, ho coniato io in un mio libretto e sta ad indicare, brevemente, ogni strumento atto a dare più risalto ad un testo: per esempio il grassetto, il testo colorato, gli elenchi puntati e numerati, delle piccole icone, ecc.), di stile e via dicendo.

    Infine per quelli più volonteresi (temo molto pochi): perchè non provate a scrivere su questo stesso post, in tre righe massimo, un messaggio di questo tipo, inventando ovviamente l'oggetto [se questa richiesta è contraria alle regole del Forum prego i moderatori di scusarmi e gli utenti di non tenerne conto]?

  2. #2
    Molto interessante! Anche io ho la stessa perplessità, ricevo un buon numero di visite e anhe se targhettizzate in base al servizio, pochissimi diventano clienti, bisognerebbe studiare un po di dialettica da marketing...

  3. #3
    Ciao E.L.
    Nel tuo post hai evidenziato quello che sarà il "next step" per le principali agenzie di advertising online: non solo portare utenti qualificati sul tuo sito, ma anche fare in modo che compiano le azioni che rappresentano il tuo obiettivo, quelle azioni che poi ti consentiranno di avere realmente il tanto agognato ROI.
    E' importante, come tu evidenzi, trovare le parole giuste per motivare gli utenti all'azione, ma anche (e soprattutto) capire di quali informazioni hanno bisogno per compiere quell'azione (specifiche tecniche o, magari più semplicemente, capire chi siete), così da fargliele trovare nell maniera più semplice e lineare possibile (per intenderci: senza obbligare il visitatore a dover passare minuti preziosi a cercare informazioni nascoste in pagine interne del sito).
    Cosa non facile, perchè ogni visitatore può avere motivazioni diverse e quindi avere bisogno di informazioni diverse.

  4. #4
    circa 3 mesi fa ho cominciato (molto grazie a questo forum) a studiare come posizionare il mio sito a livelli accettabili.
    Avevo intenzione all'inizio di rivolgermi ad un professionista poi ho pensato di farlo io il "professionista" per girare le cose come vanno a me.

    ora ho ottenuto dei risultati decenti e sono passato alla fase successiva.
    Ho trovato un libercolo "il marketing dalla A alla Z" edito dal sole 24 ore e sto studiacchiando quello.

    Come nel posizionamento non è un solo fattore a fare il risultato anche nella vendita di un prodotto non è il solo posizionamento a fare il risultato.


  5. #5
    La convesione degli accessi in registrazione/vendite è certo lo step successivo ma, a mio avviso, dipende anche dai termini con i quali mi andrò a posizionare.

    Esempio banale. Se sono nelle prime posizioni per "palestre", chi vi accede potrebbe aver necessità di tante cose potenzialmente diverse, e che verosimilmente potrei non offrire.

    Se sono nelle prime posizioni per "pubblicità per palestre", riceverò meno accessi ma, verosimilmente, posso desumere cosa cerchi l'utente. E, se ho posizionato per tale key, sarò (dovrò essere) in grado di offrire quel che cerca.

    Se sono nei primi posti con entrambe sono PiccoloElfo

    In altri termini, più la key è generica, meno conversioni utenti/azione avremo.

    Detto questo... per alcuni servizi ho notato che funziona bene un riassunto essenziale del servizio ed un buon gioco di "grafica" inteso come posizionamento degli elementi testuali, accostamenti cromatici ecc. che faccia subito capire all'utente cosa offro, come averlo e come avere maggiori informazioni.

    Quindi senza "imbottire" la pagina di dati. Riservando tale operazione alla pagina di approfondimento.

    Inoltre è tassativo semplificare le operazioni il più possibile in virtù del potenziale target.

    Quando vendo una dispensa di patologia molecolare (ad esempio) difficilmente avrò problmei (parlo del mio sito).

    Quando vendo una dispensa per il body building, nel 90% dei casi l'utonto crea situazioni paradossali cui mi occorre mezz'ora per interpretare e poi agire (ed è tutto automatizzato, ma l'utonto è una forza della natura).

    E' ovvio che, in virtù del tipo di prodotto/servizio bisognerà "elementarizzare" processi e descrizioni, o crearne di accurate e professionali.

    Questa la mia esperienza. Sullo slogan... soprassiedo

  6. #6
    Ringrazio Gm, Tymba, Marlog e Piccolo che hanno risposto a questo post. Ma non posso fare a meno di notare che tanti, magari quegli stessi che si lamentavano che qui si parla solo ed esclusivamente del "del mio sito non compare nelle serp di G." o che "oggi mi ha indicizzato 30 pagine" non si sono fatti vedere.

    Questo mi dispiace perchè io cerco sempre di trovare nuovi argomenti da trattare che non siano sempre i soliti, ma poi una volta che gli propongo l'accoglienza risulta tiepida, molto tiepida.

    Non ho la presunzione di affermare che tutto quello che scrivo sia assolutamente interessante, come pure avrei scritto queste parole anche se il post fosse stato pubblicato da altri.

    Insomma, per concludere, scusate lo sfogo, è una brutta giornata, non vorrei più vedere che qualcuno (magari a ragione) scrive che bisogna creare un nuovo forum solo sul web marketing e che trenta persone annuiscano e poi però latitino quando si tratta di impostare una discussione.

    Ripeto, non lo dico perchè ho pubblicato io il post, ma intavolare una discussione su questi argomenti aiutava più voi (che l'avete ignorato) che me.

    Concludo dicendo che da parte mia continuerò a cercare nuovi arogmenti, come altri lo fanno e lo stanno facendo, ma che ad un certo punto, forse, mi potrei anche stancare.


  7. #7
    E.L. innanzi tutto grande post, scrivo solo ora perchè manco dal forum da qualche giorno.
    il problema del call to action sta iniziando a venir fuori da più parti in questo periodo (aspetto il prox numero di una rivista specializzata in webdesign in cui a quanto pare ci sarà un dossier sull'argomento...quando lo compro poi vi dico).
    Alla fine credo che non sia azzardato ricondurre ancora una volta il discorso al beneficio emotivo: come abbiamo già discusso riguardo i colori e le immagini da utilizzare,sarebbe opportuno parlare di parole...secondo voi ad es quanto influisce il suono di una parola sull'utente che la legge?Quanto cambia tra l'utilizzo della prima lettera maiuscola ed il tutto minuscolo?e la struttura delle frasi con le parole disposte in un certo modo?e il tono di una frase?

    qualcuno ha fatto esperimenti in tal senso?

    EL, sinceramente non ho ben afferrato la tua proposta...cos'è che dovremmo provare a scrivere?(davvero non ho capito, nn ti sto prendendo in giro)

  8. #8
    EL, sinceramente non ho ben afferrato la tua proposta...cos'è che dovremmo provare a scrivere?(davvero non ho capito, nn ti sto prendendo in giro)
    Bravo Yak hai centrato l'argomento.
    Io intendevo dire di provare a scrivere un testo di max 3 righe in cui si pubblicizza un dato servizio/prodotto allo scopo di ottenere un'azione da parte di un cliente. Ovviamente il prodotto/servizio si deve inventare: es. scarpa pippo. Ma la cosa più importante non era tanto il testo in se, quanto la valenza che si sarebbe data a ciascuna componente del testo stesso. Non so se mi sono spiegato.
    Es: ho iniziato colorando di verde la prima lettera della prima parola perchè penso questo... ho scritto queste parole in maisucolo perchè secondo me succede questo... E via dicendo...



    P.s: Di che rivista parli? Se l'articolo è di interesse comune credo non vi sia assolutamente problema nello scriverne il nome...

  9. #9
    Bravo EL,
    hai centrato il punto.

    Il portare l'utente all'azione è, a mio modesto avviso, la cosa più importante per un SEO, e allo stesso tempo è la cosa + difficile ma + gratificante.

    Inanzitutto, come diceva PE, la parola chiave è fondamentale:
    avendo a disposizione un certo num di accessi, è da circa 2 mesi che stò monitorando giornalmente quelle kw che convertono, confrontando il num dei refferrer per parola chiave e il num di volte che la kw ha convertito, e, per esempio, stò cominciando a capire quale tra sviluppo e stampa è la kw + remunerativa e quindi su quale è meglio puntare.
    Quando avrò una base di dati abbastanza ampia, riuscirò a selezionare solo le kw più perfomanti e a puntare soprattutto su queste.

    Un altro accorgimento importante è mettere BENE IN EVIDENZA I VANTAGGI del prodotto/serivizio che proponi per far capire SUBITO all'utente che benefici potrà avere acquiastando tale prodotto/serivizio.



  10. #10
    Utente di HTML.it
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    702
    Ciao a tutti. Credo che il passaggio dalla visualizzazione delle informazioni alla "vendita" del bene o del servizio dipenda essenzialmente dal bene/servizio in questione. è impossibile generalizzare.

    Come faceva notare Elfo, c'è anche la questione delle parole chiave con cui il tuo sito è stato trovato. Più sono generiche e meno l'utenza sembra interessata all'acquisto.

    Volendo individuare una linea guida generica, non sono un sostenitore accanito di meccanismi semplicistici, (donna sensuale/colore caldo).
    Una profilazione dell'utente medio di Internet (anche questa assai generica) dimostra come l'utente/non utonto del web cerchi informazioni dettagliate e precise, essendo consumatore consapevole ed attento. è necessario conoscere approfonditamente il prodotto che si vende e chi si propone di acquistarlo. In questa maniera, nella classica scheda riassuntiva, verranno posti in risalto gli aspetti + immediatamente percepiti come importanti, mentre la scheda dettagliata deve essere molto approfondita.

    Faccio un esempio e mi tolgo dalle paxxe . La maggior parte degli utenti, quando cerca un notebook vuole immediatamente queste informazioni: schermo / capienza hd / RAM / processore (non necessariamente in questo ordine). Conoscendo la propria utenza (per esempio non professionale) è necessario dare massima importanza e priorità all'ampiezza dello schermo, aggiungendo anche un piccolo slogan (una cavolata: perfetto per giocare).

    Sperando di non aver detto una marea di caxxate, vi saluto !

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