Conobbi “Andrea Pazienza”, in arte “Spaz”, negli anni del liceo leggendo la rivista satirica “Il Male” e fu amore a prima vista.

Il suo stile dileggiatorio, dissacrante ed autoironico era più unico che raro. Il suo modo di affrontare tematiche “forti” della vita era sempre originale e profondo, nonostante uno stile volutamente “leggero”.

Poi a 32 anni la morte lo volle a se. Si portò il corpo del compianto Spaz, ma la sua anima dissacratoria vive indomita nei suoi disegni e nei suoi scritti.

Quali sono gli autori di fumetti satirici che più Vi hanno colpito?