Qualcuno dirà che lo è sempre stato...
da un po di tempo seguo il suo blog, ed ho notato che invece di avere dei propositi costruttivi è sempre un elenco di accuse astii fastidi etc... (odiosa la sua rubrica dell' "Io odio")

Questa volta se la prende con il reciclaggio
ma quand'ero piccolo me lo ricordavo come un personaggio positivo, che gli succede?

http://www.beppegrillo.it/archives/2....html#comments
L'immondizia è diventata un simbolo.

Oggi l'impianto di riciclaggio è un orgoglio cittadino.
L'escremento è un bottino.

Siamo nella fase anale quando i bambini giocavano con la cacca traendone piacere.

Freud nel 1917 diceva che il bambino non ha ripugnanza per i propri escrementi, li usa come un regalo verso le persone che ama.
Oggi i marchi che fanno prodotti riciclati sono come i bambini che rielaborano la cacca e te ne fanno dono.

George Hansen e Deputy sono diventati leader nel mercato degli accessori fatti di spazzatura riclicata, esclusivi.

Le borse freitag (venerdi, in tedesco) hanno un grande successo da anni in Svizzera e sono fatte con stracci e quindi sono modelli unici, irripetibili. I cinesi hanno provato a copiarle realizzando le borse donnerstag (giovedi), ma hanno fatto un flop.

Oggi il riciclaggio si insinua in tutti gli ambiti della vita umana: nella conoscenza con la disinformazione, nella cultura con la nuova istruzione, nel corpo con la chirurgia estetica.
Tutto ciò che è ripugnante si rende produttivo.

L'imitazione della natura: lo scarto di una azienda è la materia prima di un'altra (consiglio il libro di Gunter Pauli dal titolo Svolte epocali, ed. Baldini Castoldi Dalai).

Ad esempio la BASF: i suoi rifiuti sono le materie prima di società ad essa associate. Si nutre delle sue feci.

In Spagna, a La Coruna, funziona un impianto che trasforma i rifiuti in luce senza bruciarli (22 mila lampioni della città si accendono di notte).

Come non amare un sistema che dopo essere stato criminale, devastante ed inquinante, arriva a trasformare le scorie in arredamento e la merda in luce?