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Discussione: webmail

  1. #1

    webmail

    chi mi consiglia una webmail decente che supporti POP e i template grafici x cambiare skin????
    phac
    www.service4pc.it
    Servizi per il computer e non solo!

  2. #2
    Dove lavoro io abbiamo preso un software webmail scritto tutto in php, incluso il pop3, "completamente" skinnabile.
    Si chiama socketmail.
    Il codice php cmq è pessimo, ma con 130$ se non ricordo male abbiamo preso la versione iper-mega-plus-premium
    Lungo le due rive del fiume gelato si stendeva la cupa e tetra foresta di abeti, dai quali il vento aveva appena spazzato il manto di brina. Nella luce crepuscolare quegli abeti neri e sinistri sembravano inclinarsi l'uno verso l'altro. Un silenzio minaccioso incombeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un solo sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso, un riso ben più spaventoso di qualsiasi malinconia o tristezza, un riso tragico, come quello di una sfinge, un riso agghiacciante più della brina e che rammendava l'incombere minaccioso dell'ineluttabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell'eternità che irrideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini.

  3. #3
    grazie finalmente qualcuno ke mi risponde!!!
    magari c'è anche la versione free??!!
    phac
    www.service4pc.it
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  4. #4
    Non lo so.. dai un occhiata sul sito
    Penso di no però.
    Ma mi pare che la versione base costi veramente poco.

    Lungo le due rive del fiume gelato si stendeva la cupa e tetra foresta di abeti, dai quali il vento aveva appena spazzato il manto di brina. Nella luce crepuscolare quegli abeti neri e sinistri sembravano inclinarsi l'uno verso l'altro. Un silenzio minaccioso incombeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un solo sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso, un riso ben più spaventoso di qualsiasi malinconia o tristezza, un riso tragico, come quello di una sfinge, un riso agghiacciante più della brina e che rammendava l'incombere minaccioso dell'ineluttabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell'eternità che irrideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini.

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