Originariamente inviato da gulpgiulia
1) La mia situazione e' la seguente. Il mio disco ha a disposizione circa 80 GB. Il mio PC (fisso) e' utilizzato solo da me, quindi "giulia" e' l'unico utente del sistema, e non ho problemi di condividere risorse con altri. L'installazione del sistema (e' uno "Scientific Linux" su Red Hat 3.4.3-22.1) e' avvenuta in automatico, con booting da ethernet, per conto del servizio di assistenza calcolo della mia amministrazione. L'istallazione automatica crea di default tutte le partizioni sulla / , mette nello stesso filesystem /home, /etc, /lib, /lost+found, /root, /bin, /sbin, + altre cose e assegna alla /home e a tutte le sue compagne di filesystem un totale di 1 GB, gia' utilizzato al 50% e alla /scratch/ 60 GB.
Prima di installare questo nuovo Linux, il precedente lo avevo installato "a mano" e avevo fatto la partizione manuale, assegnando alla home molto dello spazio disponibile e organizzando tutti i dati in directories direttamente nella mia home /home/giulia/. Le condizioni di utilizzo erano sempre le stesse: lo stesso Pc, lo stesso HD e sempre io come unico utilizzatore.
In questo caso, il partizionamento e' automatico. Potrei intervenire, credo, e modificare la configurazione di partizioni che e' stata creata in fase di istallazione, ma non sono pratica. Inoltre, mi e' stato consigliato a questo punto di lasciare tutto come e', utlizzre la /scratch come una partizione "Data" in cui organizzare tutto quello che mi serve (dati, files, applicazioni) e utilizzare la /home/giulia solo come un ambiente di lavoro. Anche perche', in questo modo, l'utente puo' venire "distrutto", ma "la ciccia" (i dati) restano.
Siete d'accordo con questo suggerimento di utilizzo del disco?
2) La directory Data in /scratch e' stata creata da me, non e' ne' una "strana" directory di sistema, ne' qualcosa creato da altri. E' solo un modo con cui intendo organizzare i dati nelcomputer.