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  1. #1

    [XHTML]Per correttezza il tag b non si puo' usare?

    Curiosità? Per correttezza di forma... i tag come b e strong non vanno usati, vero?

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Marcolino's
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    E dove l'hai letto?
    L'elemento B (bold) si usa in quei casi in cui bisogna rendere in grassetto una parola:
    http://www.diodati.org/w3c/html401/p...cs.html#edef-B
    mentre l'elemento strong (forte) si usa quando si vuole rendere con forza una parola o una frase:
    http://www.diodati.org/w3c/html401/s...ml#edef-STRONG
    il fatto che visivamente vengono resi tutte e due nello stesso modo, e una questione riguardante l'accessibilità dei lettori di schermo, fanno si che usi solo strong.
    Bold i lettori di schermo non lo rendono affatto, e quindi si da forza tramite l'elemento strong, che visivamente viene reso come grassetto, quindi usi solo lui.
    Stesso discorso per I (italic) e em (emphatized).

  3. #3

    Re: [XHTML]Per correttezza il tag b non si puo' usare?

    Originariamente inviato da sgabello
    Curiosità? Per correttezza di forma... i tag come b e strong non vanno usati, vero?
    Per correttezza i tag [b] sono deprecati a partire dalla prima versione di XHTML, mentre sono ancora validi nei documenti HTML, come segnalava Marcolino. Nelle versioni XHTML, il tag [b] è stato sostituito dal tag [b].
    FEDERIX.IT - [Pillola] GRAFICA DEI FORM

    ...ho ancora quella forza che ti serve, quando dici "Si comincia!"

  4. #4
    Il discorso è molto semplice.

    [b] sta per bold, grassetto, e come lascia intuire la sua stessa natura, si riferisce ad un aspetto visuale. Sappiamo invece che XHTML serve a tradurre significati; alla presentazione ci pensano i CSS.

    Di contro, [b] sta per 'forte enfasi'. Al contrario di suo cugino, serve ad evidenziare la maggior importanza del testo contenuto al suo interno rispetto al resto del periodo o del paragrafo.

    Consideriamo il seguente esempio.

    codice:
    
    
       È importante ricordare che Tim Berners-Lee
       non inventò Internet ma il World Wide Web.
    </p>
    Quando si scrive una struttura di markup non ci si dovrebbe preoccupare della sua visualizzazione a video, semplicemente perchè stiamo descrivendo e strutturando i contenuti, mettendoli in relazione tra di loro. In questa fase, 'World Wide Web' è in rilievo rispetto al resto del paragrafo. In rilievo a livello logico. Che poi venga visualizzato in grassetto, colorato di rosso o contornato da stelle filanti, si deciderà tramite fogli di stile.

    XHTML traduce la logica, non la presentazione. Ecco perchè in questo linguaggio sono scomparsi tutti quei marcatori che avevano a che fare con la presentazione, come [b], [i], <center> e via dicendo.

  5. #5
    Ecco... si... forse ho esposto male la mia domanda... Quello che volevo sapere è esattamente quello che mi ha detto Piero.

    Da qualche tempo sto cercando di lavorare esclusivamente in xhtml, div e css.

    E mi era sorto il dubbio sull'uso di b e strong...

    Proprio perchè il B ha un utilizzo di "formattazione" immaginavo fosse deprecato nell'xhtml (tra l'altro sto lavorando in 1.1 strict) pero' allo stesso tempo stavo ragionando sul fatto che cmq non mi sembrava "scorretto" inserire nel markup un'indicazione sulla rilevanza del testo (un po' come accade con gli hx per i titoli).

    Buono... non mi era venuta in mente la riflessione sull'utilizzo di strong... che effettivamente risponde pienamente ai miei dubbi... grazie Piero!

  6. #6
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    Originariamente inviato da pierofix
    Il discorso è molto semplice.
    XHTML traduce la logica, non la presentazione. Ecco perchè in questo linguaggio sono scomparsi tutti quei marcatori che avevano a che fare con la presentazione, come [b], [i], <center> e via dicendo.
    In realtà non è affatto così, leggendo la DTD Strict di XHTML 1.0 al paragrafo definito Text Element, si trovano gli elementi fontstyle
    !ENTITY % fontstyle "tt | i | b | big | small ">

    <!ENTITY % phrase "em | strong | dfn | code | q |
    samp | kbd | var | cite | abbr | acronym | sub | sup ">
    e non sono stati definiti deprecati dal linguaggio.
    Quello che dici al riguardo dell'aspetto visuale è giusto, ma questo non si applica a questi elementi, i motivi possono essere ricondotti al semplice fatto che qui stiamo ancora veicolando informazione, così come si veicola informazione con l'enfasi o con il rafforzamento della parola (caso strong).
    In poche parole, se il colore non veicola informazione o meglio, può ingenerare errore in chi ha problemi di vista, mentre l'enfasi e ancor di più la forza è ancora visibile.
    E non a caso sono stati resi con lo stesso sistema di italic e bold.

  7. #7
    Originariamente inviato da sgabello
    Da qualche tempo sto cercando di lavorare esclusivamente in xhtml, div e css.
    Occhio però a non cadere nel solito tranello. Abbandonare le tabelle-layout non significa passare ciecamente ai div. Significa invece imparare ad usare appropriatamente tutti i marcatori a disposizione (ce n'è circa un centinaio) in base alle informazioni da descrivere.

    Guarda se questa introduzione può aiutarti a capire meglio la questione:

    - http://pesanervi.diodati.org/pn/index.asp?a=293

  8. #8
    Originariamente inviato da Marcolino's
    In realtà non è affatto così, leggendo la DTD Strict di XHTML 1.0 al paragrafo definito Text Element, si trovano gli elementi fontstyle

    e non sono stati definiti deprecati dal linguaggio.
    Quello che dici al riguardo dell'aspetto visuale è giusto, ma questo non si applica a questi elementi, i motivi possono essere ricondotti al semplice fatto che qui stiamo ancora veicolando informazione, così come si veicola informazione con l'enfasi o con il rafforzamento della parola (caso strong).
    In poche parole, se il colore non veicola informazione o meglio, può ingenerare errore in chi ha problemi di vista, mentre l'enfasi e ancor di più la forza è ancora visibile.
    E non a caso sono stati resi con lo stesso sistema di italic e bold.
    Accidenti, non mi ero mai accorto che fossero ancora parte della DTD. Forse li hanno lasciati per motivi di transizione? Io credo di sì.

    Io penso infatti che 'italico' sia un'informazione legata prettamente allo stile di presentazione (e quindi gestibile via CSS), mentre 'enfasi' può essere ricollegato più a livello logico, che è poi il punto su cui XHTML vuole andare a parare.

    Assunto ciò, ne risulterebbe che marcatori come [b] o [i] diventano superflui. Che dite?

  9. #9
    Originariamente inviato da pierofix
    Occhio però a non cadere nel solito tranello. Abbandonare le tabelle-layout non significa passare ciecamente ai div. Significa invece imparare ad usare appropriatamente tutti i marcatori a disposizione (ce n'è circa un centinaio) in base alle informazioni da descrivere.

    Guarda se questa introduzione può aiutarti a capire meglio la questione:

    - http://pesanervi.diodati.org/pn/index.asp?a=293
    Si si... considera che pero' a volta bisogna scendere a compromessi con le richieste grafiche...

    Guarda... non sono un niubbo in materia... e mi piacerebbe un sacco poter farvi vedere le pagine che sto realizzando... ma lavorando in agenzia e per importanti clienti, credo di non poterlo fare fino a quando verranno pubblicate.

    Almeno da un punto di vista della validazione sono tranquillo... come best practice invece, mi piacerebbe potermi confrontare... ma come ho detto... credo di non potere... :|

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di Marcolino's
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    Originariamente inviato da pierofix
    Accidenti, non mi ero mai accorto che fossero ancora parte della DTD. Forse li hanno lasciati per motivi di transizione? Io credo di sì.

    Io penso infatti che 'italico' sia un'informazione legata prettamente allo stile di presentazione (e quindi gestibile via CSS), mentre 'enfasi' può essere ricollegato più a livello logico, che è poi il punto su cui XHTML vuole andare a parare.

    Assunto ciò, ne risulterebbe che marcatori come [b] o [i] diventano superflui. Che dite?
    Non è un caso che bold e strong, così come italic e emphatized si rendono graficamente allo stesso modo.
    In realtà bisogna considerare che ci deve sempre essere una facoltà di discernimento da parte dell'autore del testo, perché comunque di contenuti testuali parliamo, nella scelta dei vari elementi.
    A livello presentazionale tu puoi modificare ciò che vuoi con i fogli di stile, non a caso vanno a modificare quello che è l'aspetto di base degli elementi che compongono il codice.
    Nella pratica sappiamo benissimo che usiamo tutti emphatized in luogo di italic e strong in luogo di bold, ma solo perché è più pratico, o almeno pensiamo che sia così.
    C'era qualche tempo fa, un anno forse, una bella discussione su diodati.org al riguardo e anche al riguardo del fatto che emphatized non debba essere usato, perché l'inclinato è difficile da leggersi anche per un occhio allenato.
    Insomma alla fine della tenzone, l'uso che si fa di un determinato elemento in line del codice di formattazione, non deriva più dalla semantica, ma dell'uso che se no vule fare in funzione della sua resa stilistica.
    Ci risiamo, il codice, nonostante tutti gli sforzi fatti fino a qui, ancora è usato per veicolare informazioni grafiche, ma daltronde rimandendo nell'ambito di questi 4 elementi, in realtà se ne potrebbero aggiungere altri; infatti posso enfatizzare una parola non solo inclinandola, ma anche virgolettandola, graficamente ha una resa diversa, ma semanticamente è la stessa cosa.

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