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  1. #1
    Utente di HTML.it
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    validazione ma non per tutti...

    Premetto che sono un forte sostenitore del W3C e la mia è una curiosità e allo stesso tempo una riflessione... come mai si parla tanto di validazione e portali come Yahoo!, Microsoft, Alice, tanto per citarne alcuni, sembrano estranei a queste direttive del W3C? Ho notato inoltre che portali web di importanti comuni italiani, nonostante esibiscano il bannerino della validazione, contengono in realtà parecchi errori... poi leggo nei post del forum di HTML.it di gente che non dorme la notte perchè non riesce ad eliminare 1 errore nel suo sito... che ne pensate?
    BobSmith

  2. #2
    Moderatrice di Grafica, Cerco e offro lavoro L'avatar di Myaku
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    Re: validazione ma non per tutti...

    Originariamente inviato da koren
    Premetto che sono un forte sostenitore del W3C e la mia è una curiosità e allo stesso tempo una riflessione... come mai si parla tanto di validazione e portali come Yahoo!, Microsoft, Alice, tanto per citarne alcuni, sembrano estranei a queste direttive del W3C? Ho notato inoltre che portali web di importanti comuni italiani, nonostante esibiscano il bannerino della validazione, contengono in realtà parecchi errori... poi leggo nei post del forum di HTML.it di gente che non dorme la notte perchè non riesce ad eliminare 1 errore nel suo sito... che ne pensate?
    penso che probailmente ci vorrebbe più regolamentazione del settore e informazione al di fuori del settore. Oggi anche il ragazzino con Frontpage si può mettere a fare siti (per carità, nessuno intende impedirglielo), ma quando a fare siti senza un minimo di "criterio" - vedi non solo gli standard w3c, ma anche usabilità e, proprio nel caso che hai portato tu di P.A., accessibilità - sono aziende
    1. che fanno pagare decine di migliaia di euro per portali che funzionano solo su Explorer, con codice pieno di erorri, e ben poco usabili
    2. gente che si dichiara webdesigner, ma che poi se dovesse scriversi il codice a mano non saprebbe dove andare a parare, e vende siti sottocosto
    bè, sinceramente mi viene pure a me da pensare.
    Purtroppo si tratta di un settore in veloce evoluzione, è necessario tenersi sempre aggiornati, e una proposta del tipo "esame di abilitazione alla professione" non basterebbe - bisognerebbe infatti affiancarci esami periodici, con il risultato di arrivare probabilmente ad una situazione poco sostenibile -. E' altrettanto vero, secondo me, che c'è poca informazione al di fuori del settore, credo ben poche persone che non siano webmaster/webdesigner e affini conoscano la differenza tra un sito validato, con codice well formed e ben funzionante sulla maggior parte dei browser e uno che queste caratteristiche non le ha. E chi ha sentito parlare del w3c, basta che vede il logo per mettersi l'anima in pace, senza nemmeno pensare di effettuare un controllo ulteriore.
    Personalmente, penso che quello che possiamo fare è cercare di essere il più professionali possibile, cercare di stare sempre aggiornati e di fare capire, per quanto possibile, al potenziale cliente il lavoro che c'è veramente dietro la costruzione di un sito.

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