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Discussione: vendere siti web

  1. #1

    vendere siti web

    salve a tutti,
    per esercitarmi ho realizzato alcuni siti web, e notando l'interesse di alcuni miei amici ad acquistarli, volevo sapere come dovrei muovermi per fatturare il tutto.

    Tempo fa avevo del materiale che spiegava la possibilità di vendere come prestatore d'opera occasionale, ma le leggi cambiano, e non so se sono ancora in vigore, e comunque Vi sarei molto grati se mi postasse dei links con informazioni odierne.

    Grazie.ciao

  2. #2
    Utente di HTML.it
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    Domanda interessante.
    una cosa é realizzare, un'altra é vendere...
    sentiamo qualche commercialista

  3. #3
    chiedi ad un commercialista appunto

  4. #4
    LA PRESTAZIONE OCCASIONALE VA BENISSIMO ALL'INIZIO.
    ANCH'IO HO INIZIATO COSI'. ORA HO PARTITA IVA COME LIBERO PRFESSIONISTA, SETT.ARTIGIANATO - REALIZZATORE DI GRAFICA IN AMBIENTE WEB. COSTO DELL'OPERAZIONE: UN CENTINAIO DI "EURI", E POI L'IVA CHE VA VERSATA + INPS E INAIL.

  5. #5
    Non sono un commercialista ma da quanto ne so le cose stanno così. Un privato, senza avere alcun titolo particolare può stipulare contratti di collaborazione occasionale con una ditta che gli affidi un lavoro. Il contratto di collaborazione occasionale può essere fatto un numero molto limitato di volte nella vita (meglio non più di una/due volta nella vito per ogni azienda con cui collabori) ed è soggetto a ritenuta d'acconto che dipende dal tipo di attoività oggetto del contratto. La ritenuta d'acconto non è altro che una somma che il datore di lavoro versa direttamente allo stato come anticipo sul modello unico del dipendente.
    Se per esempio il collaboratore ha un contratto per mille euro per una prestazione soggetta a ritenuta dell'11,5% il datore di lavoro sarà tenuto a pagare 885 euro al lavoratore e 115 euro allo stato come anticipo sulle tasse del lavoratore.
    Tolta la ritenuta d'acconto il contratto è soggetto ad INPS equiparata a quella dei Co.Co.Pro. e alla normale tassazione IRPEF. Credo che ci sia un limite sul massimo importo che una persona può prendere in un anno come somma di tutte le sue collaborazioni occasionali.
    Le alternative alle collaborazioni occasinali sono più di una (si potrebbero fare deicontratti di Co.Co.Pro. non esclusivi con tutte le aziende per cui si lavora ma mi sembra una grossa complicazione...) ma la più plausibile è l'apertura di una partita IVA come professionista o come impresa.
    L'apertura della partita IVA comporta alcuni costi fissi che, al di là dei 100 euro dovuti alla camera di commercio per l'attribuzione della partita IVA, sono fondamentalmente di due tipi:
    - INPS
    - Commercialista

    INPS: sei obbligato a pagare all'INPS il corrispettivo di base (circa 2000 euro/anno) che ti è sufficiente fino a coprire un utile di circa 20.000 euro. Per eventuale utile in eccesso si paga in percentuale.
    COMMERCIALISTA: per gestire la partita IVA hai bisogno di un commercialista che può prendere da poche centinaia a poche migliaia di Euro a seconda del livello di consulenza richiesto.

    Personalmente il mio consiglio è quellodi prendere, quando si apre una partita IVA, un buon commercialista che non si ocupi solo di redigere i bilanci ma che sia anche in grado di fare un po' di consulenza fiscale e di impresa (si paga da solo).

    Per quanto riguarda l'IVA invece non è un costo perchè è solo un passamano. Se per esempio tu chiudi un contratto con il cliente per 1.000 euro + IVA, il cliente ti pagherà 1.200 Euro e tu darai 200 Euro allo stato.

  6. #6
    e meno male che non eri un commercialista!!!

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di lucalicc
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    Originariamente inviato da p.turrini

    L'apertura della partita IVA comporta alcuni costi fissi che, al di là dei 100 euro dovuti alla camera di commercio per l'attribuzione della partita IVA, sono fondamentalmente di due tipi:
    - INPS
    - Commercialista
    TI sei dimenticato di un 'piccolo' particolare.....
    oltre a quanto indicato (spede per la tenuta contabile, spese INAIL e di apertura IVA)
    devi pagare le tasse su quanto guadagni, in questo caso non sarà pià IRPEF ma IRPEG
    (persona giuridica invece che fisica).

    A conti fatti, su quanto fatturi circa il 35-40 per cento li bruci in tasse varie.

    A questo punto però puoi scaricare dalle tasse le spesse che hai,
    come ad esempio l'acquisto di un pc o notebook, spese relative il veicolo
    (se lo intesti alla tua ditta individuale) limitate al 50% (100% solo per rappresentanti)

    Devi vedere che giro hai e valutare se il gioco valga la candela.
    Buona fortuna.
    Luca

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di grin
    Registrato dal
    Aug 2004
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    1,629
    Chiedere sempre la fattura, mi raccomando.. anche se vai in un bagno pubblico..
    Come si dice... Se non "freghi" - fregano a te..
    Buona fortuna, appunto!

  9. #9
    Originariamente inviato da lucalicc
    TI sei dimenticato di un 'piccolo' particolare.....
    oltre a quanto indicato (spede per la tenuta contabile, spese INAIL e di apertura IVA)
    devi pagare le tasse su quanto guadagni, in questo caso non sarà pià IRPEF ma IRPEG
    (persona giuridica invece che fisica).

    A conti fatti, su quanto fatturi circa il 35-40 per cento li bruci in tasse varie.

    A questo punto però puoi scaricare dalle tasse le spesse che hai,
    come ad esempio l'acquisto di un pc o notebook, spese relative il veicolo
    (se lo intesti alla tua ditta individuale) limitate al 50% (100% solo per rappresentanti)

    Devi vedere che giro hai e valutare se il gioco valga la candela.
    Buona fortuna.
    Luca
    attenzione, una ditta individuale non paga l'irpeg e l'inail è tutt'altra cosa.
    Per quanto riguarda la tassazione, bè quella c'è per tutti, sarebbe curioso non intraprendere una attività che si reputa redditizia perchè bisogna pagare le tasse
    ciao
    sergio

  10. #10
    Per quanto riguarda la tassazione, bè quella c'è per tutti, sarebbe curioso non intraprendere una attività che si reputa redditizia perchè bisogna pagare le tasse
    E per questo non avevo citato la tassazione...
    La questione dell'INPS e dei costi contabili invece è un po' più antipatica perchè devi pagare indipendentemente dal reddito.

    Giustamente però la tassazione è da tenere di conto nel calcolo del punto di pareggio...

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