Modificatore final con istanza di classe

[Y2J]

Salve, ho una piccola questione da sottoporvi:
Da una classe in cui implemento un'interfaccia grafica creo l'istanza della classe pippo:
final Pippo p=new Pippo();
la classe pippo ha vari metodi ed un attributo "pluto" che definisco nel costruttore e viene utilizzato dai vari metodi della classe.
La mia domanda è:
se lancio due istanze della mia GUI esse creeranno due istanze separate (indipendenti) di pippo, giusto?

Un piccolo chiarimento, visto che il modificatore final indica che un oggetto è costante, la variabile pluto contenuta nell'oggetto può variare?

[andbin]

Originariamente inviato da Y2J
visto che il modificatore final indica che un oggetto è costante

No. Indica solo che la variabile 'p' non può essere modificata (nel senso di assegnarci qualcos'altro) successivamente. E' il valore che è contenuto nella variabile 'p' (il reference) che diventa "costante".
Ma sull'oggetto referenziato non c'è alcuna restrizione. Non esistono oggetti "costanti" (esistono oggetti che sono eventualmente "immutabili" ma dipende dalla loro implementazione).

Ammesso che Pippo sia "mutabile" (ovvero abbia metodi che alterano lo "stato" dell'oggetto), il final sulla variabile 'p' non ha alcuna implicazione su ciò che si può fare con l'oggetto e il suo "stato".

[Y2J]

grazie andbin,
quindi se lancio due istanze della mia gui ognuna delle quali lancia un'istanza di pippo, le singole istanze della gui non potranno accedere all'istanza di pippo creata dall'altra, vero?

[andbin]

Originariamente inviato da Y2J
quindi se lancio due istanze della mia gui ognuna delle quali lancia un'istanza di pippo, le singole istanze della gui non potranno accedere all'istanza di pippo creata dall'altra, vero?

Beh ma questo non centra assolutamente nulla con il final ...... se una classe A ha un campo di "istanza" di tipo B e creando N istanze di A per ogni istanza si assegna un oggetto B distinto a quel campo (e non c'è alcun tuo codice che "sovverte" questa cosa subito o a causa di altri metodi), è ovvio che ogni istanza di A ha il "suo" oggetto B.