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  1. #1

    Sito in inglese e italiano

    Ciao vorrei chiedervi se per avere una buona posizione con un sito sia meglio mettere un sito con parte in italiano e sotto la traduzione in inglese(cioè tutte le parti scritte con sotto la relativa tradotta) oppure mettere un sito speculare ma solo in inglese ^^
    Grazie
    Uff, che vita sarebbe senza il SEO?
    -.Valentina.-

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di fra_975
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    Re: Sito in inglese e italiano

    [supersaibal]Originariamente inviato da Crisalide
    Ciao vorrei chiedervi se per avere una buona posizione con un sito sia meglio mettere un sito con parte in italiano e sotto la traduzione in inglese(cioè tutte le parti scritte con sotto la relativa tradotta) oppure mettere un sito speculare ma solo in inglese ^^
    Grazie [/supersaibal]
    scusa ma non si capisce...il sito lo devi posizionare in italiano o inglese???
    entrambe le lingue?

    cmq sempre meglio suddividere le lingue se non hai due domini .it .com vanno bene anche due sottocartelle it e en ma mai italiano e inglese insieme...il motore non capirebbe che lingua parli :master:

    09ottobre2005 ciao Anna

  3. #3
    1) Se non si hanno domini separati per le versioni linguistiche è meglio suddividere le lingue in sottodirectory separate. SOlo nela index della root è opportuno inserire i link alle versioni con una breve introduzione di poche parole in ciascuna lingua presentata per "dirigere" gli utenti verso la sezione preferita/opportuna.

    2) E' bene nominare le directory con un nome kwd-rich, evitando dominio.com/en/index.htm che "spreca" un livello (/en/) senza aggiongere nulla di rilevante per i crawler. Ovvero, il sito propone auto usate ed ha dominio auto-usate.com ? La versione inglese dovrà stare nella sottocartella auto-usate.com/used-cars/

    3) Per dare rilevanza alle pagine, in ciascuna di esse e in ciascuna versione linguistica, crosslink alla pagina corrispondente della/e altra/e versioni linguistiche, con link kwd-rich (e per favore smettiamola di usare le bandierine che non identificano la lingua ma una nazione...!)

    4) Attenzione alla corretta localizzazione di tutti gli elementi delle pagine. Ovvero, non solo il testo visibile ma il <title>, le MetaTags, le AltTags, le Tag di commento....
    Ettore R. Peyrot
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    Info su ODP | QR Mobile Marketing

  4. #4
    Aggiungo solo una cosa.

    Sarebbe opportuno costruire delle site-map per ogni versione linguistica e i relativi cross-link alle pagine delle altre versioni.

    Ovviamente intendo una site-map ben progettata, quindi non un semplice elenco di link.

  5. #5
    [supersaibal]Originariamente inviato da Ettore P
    1) Se non si hanno domini separati per le versioni linguistiche è meglio suddividere le lingue in sottodirectory separate. SOlo nela index della root è opportuno inserire i link alle versioni con una breve introduzione di poche parole in ciascuna lingua presentata per "dirigere" gli utenti verso la sezione preferita/opportuna.

    2) E' bene nominare le directory con un nome kwd-rich, evitando dominio.com/en/index.htm che "spreca" un livello (/en/) senza aggiongere nulla di rilevante per i crawler. Ovvero, il sito propone auto usate ed ha dominio auto-usate.com ? La versione inglese dovrà stare nella sottocartella auto-usate.com/used-cars/

    3) Per dare rilevanza alle pagine, in ciascuna di esse e in ciascuna versione linguistica, crosslink alla pagina corrispondente della/e altra/e versioni linguistiche, con link kwd-rich (e per favore smettiamola di usare le bandierine che non identificano la lingua ma una nazione...!)

    4) Attenzione alla corretta localizzazione di tutti gli elementi delle pagine. Ovvero, non solo il testo visibile ma il <title>, le MetaTags, le AltTags, le Tag di commento.... [/supersaibal]
    Ora mi è più chiaro! ^.^
    Ero indecisa fra quello che hai scritto e scriver ein questa maniera

    home

    salve a tutti.....
    (spazio)

    hi everybody.....

    Allora un bel link che porti alla versione inglese (magari scritto "english version" o giù di lì) e scrivere come nell'esempio di ettore P al punto 2.
    Altre perosne mi confermano se è corretto o la miglior soluzione?^^
    Uff, che vita sarebbe senza il SEO?
    -.Valentina.-

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di assia
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    Confermo! Non avresti potuto ricevere risposta migliore!

  7. #7
    [supersaibal]Originariamente inviato da Ettore P
    3) Per dare rilevanza alle pagine, in ciascuna di esse e in ciascuna versione linguistica, crosslink alla pagina corrispondente della/e altra/e versioni linguistiche, con link kwd-rich (e per favore smettiamola di usare le bandierine che non identificano la lingua ma una nazione...!)
    [/supersaibal]

    Grazie mille anche a nome mio, ho qualche pagina tradotta e tutti i tuoi consigli sono preziosissimi.

    Sono d'accordo anche per il punto che quoto... ma solo in teoria. Nella realtà trovo che la maggior parte di siti multi-lingua in cui incappo usano le bandierine (io ho fatto lo stesso) e ormai lo considererei addirittura uno standard, non una cosa da evitare.

    Tu scriveresti semplicemente "vai alla versione inglese" o link kwd-rich, senza grafica?

    Col mio grafico stavamo implementando delle icone caratteristiche per individuare la lingua, tipo (invento) omino con bombetta e sotto english, omino con baguette con sotto français... appena avremo una buona idea ti dico come abbiamo fatto.

    Magari sono un po' minuzioso, ma la grafica è la mia vecchia ossessione... ipnotizza l'utente e non lo molla piu'.



    Sergio
    D'accordo d'accordo, la scuola può anche andare bene.
    Ma chi insegnerà a questi ragazzi le vie della Danza?
    -http://privatewww.essex.ac.uk/~patri...eetAnDandy.htm

    -Chinese Medicine Blog

  8. #8
    >> la maggior parte di siti multi-lingua in cui incappo usano le bandierine (io ho fatto lo stesso) e ormai lo considererei addirittura uno standard, non una cosa da evitare

    Il problema è che una bandiera, per definizione, individua una nazione e non una lingua. E' quindi sbagliato indicare una lingua con la bandiera di una nazione, per principio. Che molti non lo sappiano (o non ci pensino) e pratichino questo "standard", non cambia nulla sull'errore di principio, e fa sorridere chi di localizzazione e traduzione si occupa per mestiere. L'unica eccezione, volendo essere pignoli, è l'Esperanto, che ha una sua bandiera creata appositamente per identificare la lingua e non una nazione specifica.

    Errore quindi, senza dubbio alcuno, ed errore che, oltretutto, comporta conseguenze spesso negative per la "leggibilità" dell'indicazione ed in molti casi anche per la "accettabilità" della stessa da parte di settori più o meno vasti di utenza.

    Ovvero, le bandiere UK o US non possono/devono indicare la lingua inglese, che è parlata anche in molti altri Paesi, come la bandiera della Francia non può/deve indicare la lingua francese, quella della Spagna la lingua spagnola, quela del Portogallo la lingua portognese, ecc. La "accettabilità" della indicazione implica che un australiano cliccherà meno volentieri su una bandiera US per leggere una versione in inglese, un brasiliano cliccherà meno volentieri su una bandiera del Portogallo per leggere una versione in portoghese, un messicano/argentino/ecc. cliccherà meno volentieri su una bandiera della Spagna per leggere una versione in spagnolo.

    Per non parlare della lingua araba, dove l'utilizzo di una bandiera piuttosto che un'altra può significare il netto rifiuto di visitare una versione linguistica da parte di qualche milione di utenti che vedono tale nazione come fumo negli occhi. Senza dimenticare che la diffusione di Internet in aree geografiche sino a pochi anni fa poco interessanti come bacino di utenza, ma oggigiorno sempre più ricche di possibilità commerciali, rafforza ancor di più situazioni di "inaccettabilità" per un identificativo geografico/nazionale da parte di utenti che parlano determinate lingue, e che possono identificare la bandiera della nazione che "abitualmente" o "istintivamente" (per chi naturalmente ignora tutto o quasi della storia/tradizioni/ecc. locali) viene usata per tale lingua come la "bandiera del nemico/oppressore/traditore".

    Molti esperimenti hanno quindi dimostrato come l'utilizzo di bandiere possa ridurre di molto la visibilità di una versione linguistica. Non solo per una questione di "fastidio campanilistico" (es. "sono americano e non clicco su una bandiera UK per leggere una versione in inglese", "sono austriaco e non clicco su una bandiera della Germania per leggere una versione nella MIA lingua madre, il tedesco", ecc...) ma spesso anche per una questione di effettiva "non conoscenza" (quanti brasiliani credete che conoscano e siano in grado di individuare una bandiera del Portogallo come espressione di una versione in portoghese? Quanti argentini credete che conoscano e siano in grado di individuare la bandiera della Spagna come espressione di una versione in lingua spagnola? )

    Non è quindi uno sfizio o una inutile ossessione per la precisione dovuta al mestiere nel settore che mi spingono a sconsigliare vivamente l'uso delle bandiere, spiegando l'errore grossolano per l'indicazione di una entità (la lingua) che con una bandiera può avere poco o nulla a che fare.

    La soluzione testuale ha dunque il vantaggio di essere quella
    a) corretta,
    b) accettabile e perfettamente comprensibile per tutti i potenziali visitatori (anche se di nazionalità diverse) che parlano la lingua così definita,
    c) utilizzabile anche come spinta per la keyword della pagina di target.

    Ovviamente, in tutti i casi in cui è possibile non parliamo della semplice soluzione testuale indicante il nome della lingua "english - italiano - français - ..." ma di quella indicante l'oggetto/tema/argomento/kwd nella lingua di destinazione "kitchens - cucine - cuisines" (per un sito che tratta, nell'esempio, di cucine appunto).

    Questo tra l'altro, comporta anche la codifica della pagina in UTF-8 per consentire l'inserimento di grafie appartenenti a codifiche diverrse (cinese, italiano, russo...) nella stessa pagina mantenendo la leggibilità da parte di utenti e crawler, ma qui andiamo verso l'OT rispetto al tema originario

    Nulla da ridire, per concludere, su soluzioni grafiche alternative, se si rieuscisse ad individuarne (usabilità/leggibilità estese sempre considerate nella applicazione grafica, tra l'altro). Ovvero, ad individuare rappresentazioni grafiche che esprimano adeguatamente una lingua e siano allo stesso tempo ben studiate nella localizzazione: attenzione quindi a non esprimere graficamente nulla che non sia comune a tutti coloro che parlano la lingua rappresentata, o ancor peggio che risulti offensivo/sgradito o anche semplicemnente sconosciuto a gruppi di utenti che parlano tale lingua. Nello specifico, l'omino con bombetta è decisamente "British" ed uno statunitense farebbe fatica ad identificarvisi, l'omino con baguette è decisamente orientato alla Francia ed un canadese non lo identificherebbe come proprio.

    La localizzazione è una attività complessa, che al di la dei "piaceri" e delle "convinzioni" si deve basare su dati oggettivi ricavati da ricerche, test di utilizzo e di comportamento degli utenti, analisi sulle componenti delle realtà storiche, geo-politiche, economiche, etniche, religiose, culturali, eventualmente coinvolte. In alcuni casi, "bruciare" un 20%, 30 %, 50% o più di utenza potenziale per aver sbagliato una grafica è qualcosa che il cliente finale non è disposto ad accettare (e più spesso di quanto si creda c'è poi qualcuno pronto a farglielo notare se non se ne è accorto subito). Lo dico con conoscenza di causa, dato che l'anno scorso abbiamo quasi raddoppiato gli accessi ad un sito di un nuovo cliente correggendo qua e la alcune inesattezze nelle versioni linguistiche e cambiando le bandiere in link testuali. Errori del Web designer, che aveva affidato la traduzione a personaggi poco competenti, e non sapeva nulla delle necessità di localizzazione.
    Ettore R. Peyrot
    Marketing Manager - Ability Services
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  9. #9
    Grazie mille, muchas gracias, merci beaucopu, thank you very much, shukran bizeff.

    D'accordo d'accordo, la scuola può anche andare bene.
    Ma chi insegnerà a questi ragazzi le vie della Danza?
    -http://privatewww.essex.ac.uk/~patri...eetAnDandy.htm

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  10. #10
    [supersaibal]Originariamente inviato da Sergiof4
    Grazie mille, muchas gracias, merci beaucopu, thank you very much, shukran bizeff.

    [/supersaibal]
    Kop Kun Krap


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