Sì è fatto un gran parlare in questi ultimi giorni di questa nuova licenza GPLv3 che Stallman vorrebbe introdurre e che, tra le altre cose, banda il DRM da Linux (grosso modo è quello che si è capito), la licenza fortemente voluta da quella parte della comunità più schierata versa l'Open Source è stata però aspramente criticata proprio da Torvalds (il papà di Linux) e proprio sul punto che in questo periodo fa più discutere, Torvalds infatti si dice favorevole al DRM e alla sua introduzione in Linux e , quindi, avversa questa nuova licenza che invece i fanatici dell'Open Source vorrebbero al più presto introdurre.
Già da qualche mese i primi fantasmi del DRM sono comparsi (basti vedere alcuni file video scaricabili per lo più dalla stessa rete P2P che per essere visti abbisognano di un Player definito in un ambiente definito e dopo avere acquistato una determinata licenza o il recentissimo caso dei contenuti multimediali di raiclick) e in futuro di sicuro aumenteranno sempre più. Dal mio punto di vista vedo l'intervento di Torvalds come l'estremo tentativo di salvare la sua creatura da una fine che il GPLv3 segnerebbe in maniera secondo me quasi certa, il DRM è purtroppo un male inevitabile e se il pinguino non si aprirà ad esso rischierà l'estinzione.
Fatta questa premessa vorrei sapere da che parte vi schierate voi, con Torvalds e il DRM oppure con Stallman e la sua nuova licenza GPLv3 (chiusa verso il DRM).

Rispondi quotando