lo danno adessoOriginariamente inviato da Mr_White
Se qualcuno non avesse ancora visto Blow-up, lo raccomando vivamente. Gran film, sia dal punto di vista cinematografico che "filosofico".
lo danno adessoOriginariamente inviato da Mr_White
Se qualcuno non avesse ancora visto Blow-up, lo raccomando vivamente. Gran film, sia dal punto di vista cinematografico che "filosofico".
Originariamente inviato da electric_g
Si e poi la settimana in tv di soli film di Verdone te la sorbisci tu?![]()
VVoVe:
Argh, perso!Originariamente inviato da andrea.paiola
lo danno adesso![]()
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l'hanno fatto presto professione reporter 'tacci loro...l'avrei rivisto molto volentieri
A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica
Io sono una capra, ma ho trovato Zabrieske point un mattone allucinante. Bella la fotografia e le musiche, ok, ma come film in sè non mi è piaciuto... Solo le scene dell'aereo che passa sopra l'auto mi hanno fatto venire il latte alle ginocchia...![]()
Ovviamente è un film che la critica considera un capolavoro, quindi sono io che non ho gli elementi per apprezzare un film del genere... sia chiaro.![]()
che ce l'hai tre e cinco? Tre e cinco?!?
Originariamente inviato da RokStar
Io sono una capra, ma ho trovato Zabrieske point un mattone allucinante. Bella la fotografia e le musiche, ok, ma come film in sè non mi è piaciuto... Solo le scene dell'aereo che passa sopra l'auto mi hanno fatto venire il latte alle ginocchia...![]()
Ovviamente è un film che la critica considera un capolavoro, quindi sono io che non ho gli elementi per apprezzare un film del genere... sia chiaro.![]()
e lo vieni pure a dire?![]()
No, ecco, se mi spieghi il senso di un film in cui uno ruba un aereo, rompe le palle ad una automobilista, poi se la scopa, poi vernicia l'aereo, puoi muore, e alla fine esplode una casa... il tutto solo in 2 ore di film... tanto è complessa la trama... illuminami sul significato profondo del film, dico davvero, che non l'ho proprio capito.Originariamente inviato da aedo
e lo vieni pure a dire?![]()
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(Trama riportata fedelmente anche su wikipedia tra l'altro, quindi non mi sono perso pezzi fondamentali...)
Cioè, se è considerato CAPOLAVORO ci sarà una chiave di lettura, oppure lo dicono solo perché è morto?
Se bisogna parlare di sensazioni, a parte la noia e l'attesa di un colpo di scena che non si presenta... non so proprio cosa dovrei provare a vedere un film del genere.
Ripeto, ottime musiche e ottima fotografia, ma la trama non l'ho capita nemmeno un po'. Tra l'altro un film quasi senza dialoghi non mi entusiasma a prescindere.
Io per capolavoro intendo film tipo Qualcuno volò sul nido del cuculo o Arancia Meccanica...
che ce l'hai tre e cinco? Tre e cinco?!?
se siamo sopravvissuti alla settimana di agonia e beatificazione di papa wojtyla possiamo sopravvivere anche a verdoneOriginariamente inviato da electric_g
Si e poi la settimana in tv di soli film di Verdone te la sorbisci tu?![]()
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mi ha fatto schiantare Dino Risi ieri sera che nel coccodrillone di raitre diceva che Antonioni era un genio perchè aveva trovato un vuoto nella cultura e nel panorama cinematografico e l'aveva riempito con cumuli di cazzate, mentre poco prima aveva fatto dire a Gassman nel Sorpasso che Antonioni lo faceva addormentare![]()
belli i primi cinque minuti di professione reporter, poi credo di essere svenuta dal sonno![]()
love is a ring, the telephone
love is an angel disguised as lust
here in our bed until the morning comes
Dino Risi non lo tiene nessuno. Se fosse un forumista non le manderebbe a dire. Riporto l'intervista di qualche anno fa. E ce c'è anche per antonioni. Scusate se posto due volte. Sto cacchio di forum non accetta post troppo lunghi.
Dino Risi ha 88 anni. È stato uno dei più prolifici registi della
>> commedia all’italiana. Ha diretto Poveri ma belli, il Sorpasso, Una
>> vita difficile. Ha inventato i film a episodi con I mostri. Ha avuto
>> amanti famose: da Anita Ekberg ad Alida Valli. Da dieci anni non gira
>> più film, da trenta vive in un residence romano, da qualche mese è
>> diventato scrittore (I miei mostri) per Mondadori. Aveva programmato
>> di morire nel 2000.
>> «Ho già sforato di quattro anni».
>> Ne siamo tutti felici.
>> «Mi sento come un inquilino abusivo. Sono rimasto senza amici. Erano
>> tutti più giovani di me e se ne sono andati prima di me, Gassman,
>> Fellini, Zapponi, Lapegna, Tognazzi, Mastroianni, Sordi, Manfredi.
>> Non so più con chi parlare. Il linguaggio dei giovani è
>> insopportabile. I miei nipoti vanno avanti a “puntocom” e “vuvuvu”.
>> Io non ho nemmeno il coso, come si chiama, il fax. Imbuco sempre le
>> lettere nella cassetta».
>> La posta a cavallo l’hanno abolita, te l’hanno detto?
>> «Andava benissimo».
>> Ti sei dato un altro traguardo?
>> «Spero di andarmene prima o poi».
>> 2010?
>> «Ma no. È una questione di settimane».
>> Devo sbrigarmi a pubblicare questa intervista.
>> «Qualche mese reggo».
>> La morte la vedi in maniera così distaccata?
>> «Mi incuriosisce. Prevedo delle sorprese. La vita in fondo non è
>> questa grande trovata».
>> Te la sei goduta.
>> «Tutto quello che ti sembra bello si riduce a spazzatura».
>> Come sarà morire?
>> «Quando vado a dormire cerco di cogliere il momento in cui si spegne
>> la coscienza. In fondo è una piccola morte. Ma non riesco mai ad
>> afferrare quell’attimo».
>> E inizia la tua attività frenetica di sognatore.
>> «È come andare al cinema. Sogno di tutto. E so anche che cosa
>> sognerò, dipende da quello che ho mangiato».
>> Sogni «à la carte».
>> «Se mangio pastasciutta sogno sesso. Se mangio carne, storie
>> sentimentali. Quando dormo sono molto intelligente».
>> Una volta il Giornale scrisse che eri morto.
>> «Dieci anni fa. Feltri mi telefonò per chiedermi scusa. Mi disse: “Io
>> sono un suo grande ammiratore, non dimenticherò mai Mani sulla
>> città”. “Ma no! Io sono Risi. Quello è Rosi”. “Ah, mi scusi ancora”».
>> Come vorresti morire?
>> «Non in automobile. Già vedo i titoli: “Muore in un sorpasso il
>> regista del Sorpasso”. È una delle ragioni per cui non guido più».
>> Hai preparato il tuo necrologio?
>> «Walter Chiari ha fatto scrivere sulla sua lapide: “Non
>> preoccupatevi, è solo sonno arretrato”».
>> Tu potresti fare scrivere: «Qui giace uno stupido infedele bugiardo
>> vile ipocrita fatuo». Sono parole tue.
>> «Una volta Nanni Loj mi disse: “Puoi definirti in tre parole?”. Io ho
>> detto: “Sono un fallito riuscito”. Questa è la lapide per me».
>> Le donne, l’amore, il sesso.
>> «Ormai me ne sono liberato. Era un’idea fissa. Ho cominciato all’età
>> di tre anni».
>> Il difficile è crederci.
>> «A sei anni ero innamorato di una cameriera. Mi portava a letto con
>> sé. Ho conosciuto il piacere, si può dire».
>> La prima volta di sesso vero?
>> «Quasi sesso, al casino. Lei cominciò a raccontarmi le sue storie
>> tristi e non facemmo niente. Poi mi innamorai di un’altra prostituta,
>> una certa Tina. Uscivamo insieme ogni due giorni, come due fidanzati.
>> Tra un camparino in galleria e un caffè ai giardini mi raccontò la
>> storia di quel famoso politico che andava da lei, tirava fuori da una
>> borsa delle pratiche, leggeva, sottolineava e intanto lei doveva
>> spogliarsi, infilarsi nel letto e poi dopo pochi minuti suonava la
>> sveglia, lei si alzava, si stirava, faceva un bagno, usciva tutta
>> bagnata e doveva dirgli: ma non ti sembra di lavorare troppo? E lui
>> rispondeva: il Paese ha bisogno di me. Lasciava una busta con i soldi
>> ed andava via».
>> Il nome, il nome, il nome.
>> «È vivo e famoso».
>> E allora torniamo alla tua ossessione. Hai avuto Anita, hai avuto
>> Alida.
>> «Anita. Stavamo facendo l’amore e lei parlava al telefono con un
>> famosissimo industriale di Torino».
>> Vabbé.
>> «Era arrabbiata perché lui aveva avuto un’avventura con una
>> francesina. Piangeva, lo insultava e faceva l’amore con me».
>> E Alida?
>> «Io ero l’aiuto dell’aiuto dell’aiuto di Soldati. Mario era
>> gelosissimo. Lui una volta l’accompagnò al treno. Poi decise di
>> salire anche lui sul treno. Saltò sull’ultima vettura e cominciò a
>> correre da uno scompartimento all’altro. Quando arrivò in quello di
>> Alida lei stava baciando un suo fidanzato».
>> Tu sei religioso?
>> «Laico dalla nascita».
>> Ma con tua moglie Claudia ti sei sposato in chiesa.
>> «Lei. Io no. Io l’ho solo accompagnata. Lei si è sposata con me in
>> chiesa, ma io non mi sono sposato con lei in chiesa».
>> Ma dai.
>> «Ho fatto il matrimonio civile con lei, ma il matrimonio religioso
>> non l’ho fatto».
>> Siete andati lì a salutare il parroco?
>> «No, lei si sposava religiosamente».
>> Ma non è possibile.
>> «In Svizzera è possibile».
>> Faccio finta di crederci?
>> «In Svizzera sono molto liberali».
>> Adesso hai un’altra fidanzata, Leontine.
>> «Da circa trent’anni. È ancora bellissima. Anita Ekberg mi ha
>> telefonato il mese scorso e mi ha domandato: “Ma Leontine quanti anni
>> ha?”. Anita ormai ha circa 80 anni. Io le ho detto: “Leontine ne ha
>> 60”. E lei: “Ah! A te sempre piaciuto pollastrelle”».
>> Ti innamori ancora?
>> «Due anni fa ho visto una ragazza che saltava giù dalla motocicletta,
>> bellissima, con le gambe nude, correva, attraversava la strada e io
>> sono rimasto come un cretino, come quando avevo diciassette anni. È
>> entrata dentro un portone. Poi si è affacciata da un balcone
>> abbracciata a un ragazzo. Avevo ottantasette anni, ottantasei…".
>> Saresti pronto per un’avventura?
>> «No. Far l’amore, la fatica è tanta, il piacere è breve, la posizione
>> ridicola».
>> A volte dici che sei stato fedele. A volte infedele.
>> «Si può esser infedeli e fedeli nello stesso tempo».
>> Questa non è male.
>> «Mi piaceva l’infedeltà e mi piaceva tornare in famiglia. Una volta,
>> a piazza Euclide, avevo finalmente avuto un appuntamento con Sylva
>> Koscina. Stava per salire in macchina quando sentii le voci dei miei
>> frugoletti: “Papà papà”. E dietro, la mamma».
>> E Sylva Koscina?
>> «Sparita per sempre dalla mia vita».
>> I registi a volte approfittano della loro posizione.
>> «Massimo Dalla Mano faceva i provini finti. Batteva a macchina una
>> scena d’amore. Ti amo, sono pazza di te, prendimi, voglio essere tua.
>> Tutto nel copione. E lui la prendeva. Il copione è sacro».
>> Tu hai mai fatto cose del genere?
>> «No. Ma a volte era duro resistere. Ai provini di Poveri ma belli
>> c’era la mamma di una bella ragazza che mi disse: “Mia figlia
>> stanotte te la scopi tu”».
>> Hai detto: evitate le femministe, le donne brutte e i politici.
>> «Sì».
.... continua
>> Cominciamo dalle femministe.
>> «Sono proprio delle stronze».
>> È quello che pensano le femministe di te.
>> «Per loro sono un uomo da scannare».
>> Passiamo alle donne brutte.
>> «Tognazzi sosteneva che bisogna andare con le donne brutte perché non
>> te la fanno pesare come le belle. Avevo una cameriera bruttissima e
>> bassissima. Si fece anche lei».
>> Ti sei mai innamorato di una brutta?
>> «Mai».
>> Ci sono anche quelle intelligenti.
>> «Non mi sono mai piaciute. Belle e intelligenti è difficile
>> trovarne».
>> Capisco perché le femministe ti odiano.
>> «Non me ne frega niente».
>> E adesso la politica.
>> «Non sono mai stato della sinistra cinematografica. Non mi è mai
>> piaciuto intrupparmi. Sono terzista anche se non so che cosa voglia
>> dire».
>> Hai conosciuto Berlusconi?
>> «Una volta ha invitato una decina di noi a cena. C’erano Magni, la
>> Wertmüller, Age e Scarpelli. Alla fine si è messo al piano, con
>> Confalonieri, ed ha cantato La vie en rose».
>> Sempre la stessa scena.
>> «Alla fine gli ho dato un biglietto da diecimila lire: “Per
>> l’orchestra”. Lui è stato spiritoso, l’ha strappato in due: metà l’ha
>> data a Confalonieri».
>> Voteresti mai per lui?
>> «Mai. Non ha la faccia da capo del governo. Io sono faccista».
>> Le migliori facce che conosci?
>> «A parte Humphrey Bogart e Cary Grant? Antonioni ha una bella faccia.
>> Anche coso, come si chiama? Il presidente della Camera, Casini. È
>> bello».
>> Ci sono bravi attori oggi?
>> «Ce ne sono molti di medio livello».
>> Tognazzi, Manfredi, Mastroianni, Gassman, Sordi.
>> «Nessuno al livello dei cinque colonnelli».
>> Definiscili.
>> «Tognazzi simpatico, divertente, terreno, vivo, umano. Gassman
>> intelligente e complicato. Manfredi noioso e rompiballe. Arrivava
>> alle tre di notte e bussava alla mia porta in albergo per correggere
>> una frase».
>> E tu che gli dicevi?
>> «Vaffanculo. Sordi divertente ma non affidabile, chiuso. Mastroianni
>> l’ho visto piangere per amore. Chi l’avrebbe mai detto?».
>> Il più amico?
>> «Gassman. All’inizio lo odiavo. Era antipatico. Ma le maestre
>> impazzivano per le sue belle gambe».
>> Hai detto una volta di Visconti: è un buon arredatore.
>> «Ci divertivamo con Gassman a creare queste definizioni cattive.
>> Visconti un arredatore, Fellini un fotografo. Avevamo fatto la
>> classifica dei grandi cani mondiali. Primo, più cane di tutti,
>> Gregory Peck».
>> Quali erano i rapporti fra voi registi?
>> «Non ci frequentavamo quasi. Antonioni una volta mi disse: “Facevi
>> belle cose. Perché adesso fai schifezze?”. Avevamo appena visto la
>> prima di un mio film. Lui era con Monica Vitti. A lei piacevano i
>> miei film, molto più dei film di Antonioni».
>> Chi frequentavi?
>> «Qualche volta andavo col gruppo Monicelli, Scola, Age e Scarpelli.
>> Si riunivano negli anni Sessanta per fare quegli stupidi giochi di
>> società tipo le attinenze, i mimi. Non sapevano ancora di essere
>> comunisti».
>> I critici ti piacciono?
>> «Li leggo pochissimo. Non mi piace quello del tuo giornale, Paolo
>> Mereghetti, con quelle sue frasette: “Per farsi del male”, “Riuscito
>> a metà”, “Se non avete di meglio”, “Meglio una pennichella che vedere
>> questo film”».
>> E tu rispondi.
>> «Meglio una pennichella che leggere Mereghetti».
>> A un giornalista una volta dicesti: «La sua è una domanda del cazzo».
>> «Era vestito da cowboy. Già faceva ridere senza fare domande. Alle
>> conferenze-stampa fanno sempre domande imbecilli».
>> Hai detto che Riso Amaro è un pessimo film.
>> «Un film terribile. Un po’ anche per colpa di Gassman. Una di quelle
>> gigionate da vergognarsi per tutta la vita».
>> Ha avuto successo.
>> «Grazie alle cosce di Silvana Mangano».
>> Gioco della torre. Muccino o Moretti?
>> «Butto Moretti. Si piace troppo. Esagera».
>> Di Moretti hai detto una cosa tremenda: «Spostati che non mi fai
>> vedere il film».
>> «Non mi era piaciuto. Una sdolcinatura».
>> Loren o Lollobrigida?
>> «Butto la Lollo».
>> Ti sei mai innamorato della Loren?
>> «Mai. Non è il mio tipo. È troppa. Una bellezza prepotente».
>> Monroe o Bardot?
>> «La Bardot aveva l’alito cattivo, come tutti i francesi che mangiano
>> rane e cipolle».
>> Che ne sai dell’alito di BB?
>> «Me lo disse Gassman dopo averla baciata».
>> In un film. Immagino.
>> «Nella vita. Immagino».
>> Vespa o Costanzo?
>> «Butto Vespa. Fa ridere. Sembra un maggiordomo. Anzi no, un
>> capocameriere».
>> Bellucci o Morante?
>> «Butto la Morante. Troppo saputella».
>> Pera o Casini?
>> «Casini è simpatico, non ha una faccia da politico».
>> Dimenticavo che sei faccista.
>> «Tutti sono faccisti. Anche Bush lo stanno facendo vincere perché ha
>> più faccia di quell’altro».
>> Bush avrà mica una faccia bella.
>> «Meglio di quella da funerale di coso, di Kerry».
>> Che faccia ha Casini?
>> «Ha una faccia che puoi incontrare ai matrimoni. O, come diceva
>> Campanile, una di quelle facce che si incontrano solo sui vaporetti».
>> Cofferati o Bertinotti?
>> «Cofferati è stato poco chiaro nelle ultime cose. Ha illuso tutti
>> quanti. Ha fatto il doppio, il triplo, il quadruplo gioco».
>> Doppiogiochista?
>> «Multigiochista».
>> Gasparri o La Russa?
>> «Salvo La Russa. Ha una grande faccia. Potrebbe fare il diavolo in un
>> film di Ciccio Ingrassia».
>> Mastella o Pomicino?
>> «Butto Pomicino. Troppo vecchio. Troppo usato. Troppo ciancicato».
>> Sgarbi o Ferrara?
>> «Salvo Sgarbi. Ferrara è un bel comico. Sarebbe un ottimo attore. Il
>> tipico sceriffo in un film di Leone. Sgarbi potrebbe invece fare
>> l’omosessuale, in costume settecentesco con la faccia incipriata».
>> Baget Bozzo o Bondi?
>> «Butto Baget Bozzo. Bondi ha la faccia da stupido ma è intelligente.
>> Baget Bozzo ha la faccia intelligente ma è stupido».
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