Questo è un pensiero nobile, giustissimo pure, se non fosse che il fatto che tu sia nato e viva in un posto ti rende governabile da certi individui di altre culture.Originariamente inviato da fcaldera
bah, io non mi sento più niente, né veneto, né italiano.
indentificarsi geograficamente con un luogo solo perché ci si è nati o vissuti per me è un'assurdità
così come rispettare le tradizioni perché "così è sempre stato".
cosa vuol dire "sentirsi italiano", o "avere il senso della patria" per un italiano?
per me sono parole vuote (e mi spiace se questo può urtare la sensibilità di qualcuno), siamo una nazione giovanissima. Cosa sono 150 anni di unità (politica) di fronte a millenni di divisione (politica E sociale) in stati, microstati, servitù feudali e quant'altro?
Io non riesco a trovarmi una collocazione, al massimo mi sento solo un essere vivente di un pianeta integrato con altri e ogni tanto solo una vacca da mungere.
Probabilmente tra 400 o 500 anni e sempre se non scoppiamo prima, forse si sarà sedimentata una coscienza nazionale di unità, ma al momento io vivo (e forse non sono il solo) un momento di crisi di identità rispetto all'ambiente in cui mi trovo.
Io mi sento cittadino del mondo etcetc, il mio problema è che la mia psiche è stata plasmata dai miei avi, comprese le mie usanze, e non posso essere governato da chi ha una storia diversa dalla mia, diverse usanze, un diverso sviluppo mentale.
Siamo comunque biologia.