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  1. #101
    Utente di HTML.it L'avatar di Reiuky
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    Lettera di Dario FO
    "Caro Guido Barilla,
    Ricordo i primi spot televisivi di Barilla, a cui ho partecipato non solo come attore ma anche come autore dei testi e della sceneggiatura nonché del montaggio. Ebbero un enorme successo e, in quel tempo, ho avuto anche l'occasione di conoscere Pietro, vostro padre.
    Una persona piena di creatività ed intelligenza, appassionato d'arte e di cultura.
    In quegli spot abbiamo raccontato di prodotti che sono diventati simbolo dell'Italia e degli italiani tutti, nelle nostre case e nel mondo. La pasta soprattutto è sinonimo d'Italia, di casa e di famiglia. Per tutti.
    Ecco: oggi il nostro Paese è fatto di tante famiglie unite solo dall'amore delle persone che ne fanno parte. Amore che non è in grado di discriminare, che non ha confini: e l'amore, in tutto il mondo, può nascere tra un uomo e una donna, due donne, due uomini.
    Sull'amore si fonda una famiglia, quella che la vostra azienda racconta nella sua comunicazione. Sull'amore si fonda una casa.
    Alla domanda sul perché la sua azienda non faccia spot pubblicitari con famiglie gay, lei ha risposto: "Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Noi abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell'azienda". Poi, in seguito alle polemiche che si sono scatenate, ha specificato: “Volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all'interno della famiglia”. E ancora: “Ho il massimo rispetto per qualunque persona, senza distinzione alcuna. Ho il massimo rispetto per i gay e per la libertà di espressione di chiunque. Ho anche detto e ribadisco che rispetto i matrimoni tra gay. Barilla nelle sue pubblicità rappresenta la famiglia perché questa accoglie chiunque e da sempre si identifica con la nostra marca”
    Ecco, Guido. La sua azienda rappresenta l'Italia: nel nostro Paese e in tutto il mondo. Un'Italia che è fatta anche di coppie di fatto, di famiglie allargate, di famiglie con genitori omosessuali e transgender.
    Ecco perché le chiedo di cogliere questa occasione e di ritornare allo spirito di quegli spot degli anni '50 dove io stesso interpretavo uno spaccato della società in profondo mutamento. Ecco perché le chiedo di uscire dalla dimensione delle polemiche e farsi ambasciatore della libertà di espressione di tutti.
    Mi appello a lei, caro Guido, perchè ha modo di ridare all'Italia di oggi la possibilità di rispecchiarsi nuovamente in uno dei suoi simboli e alla sua azienda di diventare ambasciatore di integrazione e voce del presente. E chiedo quindi che lo faccia con le prossime campagne pubblicitarie del gruppo Barilla, dove la famiglia potrà finalmente essere rappresentata nelle sue infinite e meravigliose forme di questi nostri tempi.
    Come ho già scritto: "Buttiamoci con la testa sotto il getto del lavandino e facciamo capire ai briganti che qui siamo ancora in molti in grado di dimostrare di far parte di un contesto di uomini e donne libere e pensanti".
    DARIO FO
    Di norma Dario Fo mi sta sulle balle. Ma qui ha detto cose condivisibili.
    A volte penso che, nel darci l'intelletto, la natura sia stata più sadica che generosa.

  2. #102
    Utente di HTML.it L'avatar di spqr
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    Il fanatismo omosessuale inizia a spaventarmi più di quello omofobo, altra buona ragione per legiferare rapidamente in materia.

    Alzare un polverone simile, boicottaggi, petizioni etc. per un episodio del genere non è un atteggiamento maturo, è solo il tornasole di una rabbia eccessiva, caotica e un po' fanatica.

    Inviterei a piantarla con le reazioni da checca isterica, a costo di essere linciato come omofobo, visto che a breve sull'argomento non ci si potrà più neanche scherzare.
    Ne va della credibilità della comunità omosessuale, che comunque se non erro dovrebbe essere ancora una minoranza. Forse è per questo che sarebbe alquanto strano, per non dire forzato e ipocrita, trovare un omosessuale in ogni spot pubblicitario?
    "Guardateli i credenti di tutte le religioni! Chi odiano essi più di ogni altro? Colui che spezza le lor tavole dei valori, il violatore, il corruttore. Ma questi è colui che crea." Nietzsche

  3. #103
    Originariamente inviato da chumkiu
    La sua intervista è stata infelice...
    piano coi titoli, pf

  4. #104
    Originariamente inviato da galz
    In realtà, un merito va riconosciuto a Barilla. Con la sua uscita, con le sue dichiarazioni non clamorosamente omofobe, ha fatto uscite molte teste clamorosamente omofobe e fatto vedere quanto in italia ci sia bisogno di una legge antiomofobia, che da troppo tempo langue in parlamento e che sembra interessare solo al M5S e una piccola parte del PD
    Ha fatto anche sentire meno sole le teste omofobe allo scoperto, che ora si rafforzeranno l'un l'altro.

    Tu, per curiosità, quale legge antiomofobia faresti?

  5. #105
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Originariamente inviato da spqr
    Il fanatismo omosessuale inizia a spaventarmi più di quello omofobo, altra buona ragione per legiferare rapidamente in materia.

    Alzare un polverone simile, boicottaggi, petizioni etc. per un episodio del genere non è un atteggiamento maturo, è solo il tornasole di una rabbia eccessiva, caotica e un po' fanatica.

    Inviterei a piantarla con le reazioni da checca isterica, a costo di essere linciato come omofobo, visto che a breve sull'argomento non ci si potrà più neanche scherzare.
    Ne va della credibilità della comunità omosessuale, che comunque se non erro dovrebbe essere ancora una minoranza. Forse è per questo che sarebbe alquanto strano, per non dire forzato e ipocrita, trovare un omosessuale in ogni spot pubblicitario?

  6. #106
    Amministratore L'avatar di Vincent.Zeno
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    Originariamente inviato da Reiuky
    Se tu vuoi capire cose che non ha detto, fatti tuoi.
    io? a me pare proprio il contrario

  7. #107
    Originariamente inviato da chumkiu
    Tu, per curiosità, quale legge antiomofobia faresti?
    Personalmente credo che basti l'ultima versione licenziata, non il reato di omofobia ma l'aggravante di omofobia.
    Credo sia importante prima di tutto il riconoscimento dell'esistenza, più che le sanzioni e le pene.

    Spqr: sarebbe forzato e ipocrita trovare un omosessuale in ogni spot pubblicitario? Sì, certo. Non è per nulla lo specchio della società e della realtà


    E non trovarne neanche uno?

  8. #108
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Originariamente inviato da galz
    Personalmente credo che basti l'ultima versione licenziata, non il reato di omofobia ma l'aggravante di omofobia.
    Credo sia importante prima di tutto il riconoscimento dell'esistenza, più che le sanzioni e le pene.

    Spqr: sarebbe forzato e ipocrita trovare un omosessuale in ogni spot pubblicitario? Sì, certo. Non è per nulla lo specchio della società e della realtà


    E non trovarne neanche uno?
    Secondo te la maggioranza delle pubblicità mira a far sentire emotivamente coinvolti (empatia, una delle cose fondamentali nel marketing) una maggioranza di persone o una minoranza?

    Ti sei mai chiesto perché nella maggioranza delle pubblicità italiane non ci sono cinesi, o indiani, o peruviani, o africani come testimonial?
    O italiani nelle pubblicità cinesi?

    Non è razzismo: semplicemente l'italiano medio (la maggioranza, in Italia) ha una propensione naturale ad immedesimarsi in una persona a lui simile. Stessa cosa per il tipo di famiglia.

  9. #109
    Originariamente inviato da spqr
    Il fanatismo omosessuale inizia a spaventarmi più di quello omofobo...
    se e' per quello, quando una qualsiasi idea diventa fanatismo, per me e' gia' segnale rosso, anche se si tratta di fanatismo nel voler indossare solo ed esclusivamente magliette a v!

    ognimmodo ammetterai che sarebbe piu' strano - preoccupante, nel senso - se una simile osservazione, che, ripeto, lui e' liberissssssssssssssssimo di fare, fosse passata del tutto inosservata; sono d'accordo che sia meglio contenere i toni e tenere i piedi per terra etc etc etc, ma secondo me non e' sbagliato che se ne parli, perche' e' il primo passo per progredire un altro po' come societa' civile, imho

  10. #110
    Originariamente inviato da lnessuno
    Secondo te la maggioranza delle pubblicità mira a far sentire emotivamente coinvolti ... ad immedesimarsi in una persona a lui simile. Stessa cosa per il tipo di famiglia.
    Non posso che ripetere quanto scritto prima, rispetto a questo. il problema non è la pubblicità, è l'intervista.
    Se poi spqr dice che sarebbe forzato ed ipocrita trovare un omosessuale in ogni pubblicità perchè sono minoranza, l'obiezione che ti viene è "possibile che non ce ne sia neanche una"? E a latere, se è solo una questione di numeri, allora credo che le pubblicità debbano mostrare solo divorziati Tra cui anche il sig. Barilla, che tiene tanto alla famiglia da averne due
    Originariamente inviato da galz
    OHHH!!! Perfetto!!! In realtà, noi possiamo chiedere alla pubblicità di essere più "politically correct", di mostrarsi più aperta, ma è una società privata che bada ai suoi bilanci e ai suoi target. Questo sarebbe bastato.
    Invece l'improvvido si è lanciato in una prosopopea sulla famiglia tradizionale, sui valori di riferimento, sulle adozioni dei gay e si è tirato una martellata sulle balle.
    Primo spiegando che a loro non gliene frega un tubo di un determinato tipo di clientela ( ) o facendolo intendere, secondo dando il fianco a delle critiche e agli attacchi che potrebbero ripercuotersi sul suo fatturato. Se hai un rulo pubblico e intervieni in un luogo pubblico, non puoi comportarti come se fossi nel salotto di casa tua.

    Io posso sperare che le pubblicità allarghino il loro campo e si mostrino meno bigotte e posso pensare che questo aiuti la nostra società ad evolversi e non sentire più uno che dice "io due gay che si baciano non li voglio vedere", ma non posso e nessuno lo ha mai chiesto fare una legge per vietarlo. Posso criticarlo e posso magari fare dei gesti di critica, di più non posso.

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