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  1. #111
    Utente di HTML.it
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    Sì Mashin, ma tutto quello che hai elencato è frutto di fatalità. Considera l'esempio di un bambino che subisce violenze sessuali e di un altro che non le subisce: il primo, soprattutto se abbandonato a sé stesso, da adulto non dico che diventerà sicuramente un pedofilo ma di certo avrà una propensione maggiore rispetto al secondo; è risaputo che molti di quelli che commettono violenza sono persone che a loro volta l'hanno subita, spesso durante l'infanzia (quando sei vittima degli eventi e non hai capacità di discernimento). E dimmi: è stato quel bambino a decidere di essere violentato? E quello che non ha subito violenza, lo ha deciso lui?

    Questo è solo uno dei miliardi di esempi di "fatalità" che potrei farti. Tra l'altro tutto ciò ha come corollario con drammatica logicità che quella che noi chiamiamo giustizia (mi riferisco a quella di Stato) non è altro che vendetta, ma questo è tutto un altro discorso.
    every day above ground is a good one

  2. #112
    Utente di HTML.it L'avatar di Mashin
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    Riprendo il tuo esempio.
    Quello che dico io e' che non e' cosi' automatico e involontario il passo violenza da bambino -> divento pedofilo.

    In mezzo c'e' la volonta' dell'individuo di reagire o meno a certe situazioni.
    Ti capita una cosa. Non e' colpa tua. Pero' capitata. Il libero arbitrio sta nel cosa farai poi.
    Da bambino magari poco. Crescendo sempre di piu'. Accumulerai esperienze che ti permetteranno di fare certi ragionamenti. Puoi scoprirti pedofilo e decidere di curarti, magari sfruttare il tuo vissuto come arma aggiuntiva per capire e aiutare chi si e' trovato nella tua situazione. Oppure di perseverare e addirittura perpretrare certi atti da te stesso subiti. Arrivando perfino ad arricchirti.

    In fine aggiungo, se parliamo dal pto di vista religioso, che solo Dio giudica e punisce. Lui e lui solo.

  3. #113
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da Mashin
    Riprendo il tuo esempio.
    Quello che dico io e' che non e' cosi' automatico e involontario il passo violenza da bambino -> divento pedofilo.
    Ne sono convinto, infatti lo avevo anche scritto... non è sicurissimo che diventi un pedofilo (conosco personalmente un caso di persona (donna) violentata da bambina che non fa altrettanto ora a 23 anni; è pur vero però che ha avuto dei problemi derivanti da quell'evento) ma di sicuro ha una propensione maggiore a diventarlo, propensione che altri non hanno.

    Originariamente inviato da Mashin
    In mezzo c'e' la volonta' dell'individuo di reagire o meno a certe situazioni.
    Ti capita una cosa. Non e' colpa tua. Pero' capitata. Il libero arbitrio sta nel cosa farai poi.
    Da bambino magari poco. Crescendo sempre di piu'. Accumulerai esperienze che ti permetteranno di fare certi ragionamenti. Puoi scoprirti pedofilo e decidere di curarti, magari sfruttare il tuo vissuto come arma aggiuntiva per capire e aiutare chi si e' trovato nella tua situazione. Oppure di perseverare e addirittura perpretrare certi atti da te stesso subiti. Arrivando perfino ad arricchirti.
    Sì ma la forza di reagire da dove la prendi? Hai forza di volontà? E da chi l'hai appresa? Chi ha deciso che tu dovessi avercela o no quella forza di volontà per reagire? E anzi magari può capitare che due bambini vengano violentati e uno abbia la forza di reagire e l'altro no... vedi? E' tutta un'accozzaglia di fatalità. E ti ripeto... questo è solo uno dei tanti possibili esempi... un granello di sabbia su una spiaggia.
    Siamo marinai in balìa delle onde dal primo istante di vita fino alla morte, anzi secondo alcuni (sadicamente devo dire) perfino dopo!

    Originariamente inviato da Mashin
    In fine aggiungo, se parliamo dal pto di vista religioso, che solo Dio giudica e punisce. Lui e lui solo.
    Non mi addentro nel discorso teologico/ontologico (cioè sull'esistenza di dio) perché ci sono millenni di filosofia e letteratura in merito, è un discorso che non può nemmeno vagamente essere affrontato su un forum. Mi limito ad una "battuta": se dio (ammesso che esista, non mi interessa) ha creato l'universo, o voleva fin dall'inizio divertirsi a giocare con le marionette oppure è un pessimo progettista.
    every day above ground is a good one

  4. #114
    A mio avviso quello che del messaggio di Gesù si recepisce è un messaggio fondamentalmente umano e morale, quello che è il "ama il prossimo tuo come te stesso". Dio in questa parte stupenda del messaggio non c'entra niente, se non come sua giustificazione tramite principio di autorità, giustificazione a cui si può tranquillamente rinunciare una volta riconosciuto il valore prettamente umano di tale insegnamento.

    Per quanto riguarda dio, come già detto secondo me ci sono troppe contraddizioni derivanti dalle sue caratteristiche fondanti. Quella fondamentale a mio avviso è il problema della sofferenza e del male in generale: è dato indubbio che il male e/o la sofferenze esiste, e parte di esso non si può ricondurre all'uomo (vedi ad esempio un terremoto). Ammettendo pure che dio non intervenga direttamente nella storia ma abbia solo posto le condizioni al contorno all'inizio di tutto, dato che è onnisciente sapeva sicuramente che il terremoto in questione si sarebbe verificato; d'altra parte, essendo onnipotente, poteva certamente stabilire delle condizioni al contorno tali per cui tale evento certamente negativo (dato che ha causato sofferenza spesso inutile a delle sue creature); ne segue che è responsabile di tale evento, e quindi, essendo responsabile di del male, non è completamente buono. Ma questo è in contraddizione con l'assioma iniziale che dio sia completamente buono.

    Per non incorrere nella contraddizione devi togliere almeno uno degli attributi fondanti di dio: può non essere onnipotente, nel qual caso, pur volendo evitare il terremoto, non ha potuto; in alternativa, potrebbe non essere onnisciente: ha posto le condizioni iniziali con le migliori intenzioni, ma purtroppo gli è sfuggito il dettaglio del terremoto; oppure potrebbe non essere completamente buono: non necessariamente cattivo ma magari un po' menefreghista.
    Oppure potremmo vivere in un mondo governato dalle leggi fisiche, senza necessariamente un senso.

    Per inciso, io sono dell'idea di Feuerbach che la religione non vada ridicolizzata, ma spiegata, andando a vedere i bisogni profondi dell'essere umano che generano la necessità della religione.
    Amaro C++, il gusto pieno dell'undefined behavior.

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