Originariamente inviato da rebelia
sono d'accordo sull'importanza di un comportamento comune dei genitori, meno su tutto il resto; ho due figli e al primo - un emeritissimo rompiballe: generoso come pochi, ma moooolto rompiballe - ho dato delle sonore sculacciate quand'era piu' piccolo, generalmente quando mi portava all'esasperazione, mentre non ho mai dato una sculacciata alla piccola, carattere molto piu' mite: nessuno dei due ha mai picchiato o tiranneggiato altri bimbi, anzi tendono - soprattutto il maggiore con il suo spirito da donchisciotte mancato - a DIFENDERE i piu' piccoli a volte anche rimettendoci di persona (capitato di recente alla pargola, qualche tempo fa al pargolo)
non e' la sberla, e' tutto quello che ci sta attorno giorno per giorno, e' il parlarne, e' il cercare di capire... il pargolo lo sa che m'incazzo come una iena perche' mi fa andare deliberatamente fuori dai gangheri(*) e sa anche che quando siamo tutti e due piu' calmi vado a parlargliene e si chiarisce e generalmente si trova un punto d'incontro o almeno di comprensione reciproca... mi pare sminuente portare tutto alla sberla e a condannarla come il peggiore di tutti i mali, quando stiamo invece parlando di un lavoro che ti occupa 365 giorni l'anno per almeno 20 anni
(*) ovvio che non e' la regola, ma ripromettersi di controllarsi e farlo tutte le volte non e' la stessa cosa
p.s. so anche che tutti i genitori - io per prima - sono convinti di avere in tasca LA ricetta e che e' piu' o meno ginnastica gratuita confrontarsi su un tema tanto complesso, quindi non pretendo di insegnare nulla a nessuno, sia chiaro