Originariamente inviato da Trimball
Mi spiace ammetterlo, ma mi trovo di nuovo d'accordo con Evi|A|ivE
L'unico dato certo della normativa è che è assolutamente incomprensibile e controversa.
In linea di massima, come dice and4linux, nel momento in cui chi ti fornisce gli indirizzi e-mail ti assicura che li ha avuti in modo lecito e che per ognuno di essi dispone dell'autorizzazione al trattamento dei dati personali, tu dovresti essere a posto.
E' anche vero che chi acquista dovrebbe verificare. In questo caso sarebbe auspicabile (non lo fa nessuno e la mia potrebbe essere una proposta) che insieme all'indirizzo email venga anche fornita la data e l'ora di autorizzazione e il tipo di autorizzazione fornita (trattamento interno o cessione dei dati o entrambi).
Concludo dicendo anche che, in ambito B2B, spesso la percezione dello spam è minore se il servizio offerto è contestuale e utile per l'attività di chi lo riceve, premesso che comunque a norma di legge sempre di spam si tratta.
Certo è che, lo ripeto da anni, questa normativa è allucinanate se applicata ai rapporti tra aziende, limitando in modo incredibile l'instaurarsi di relazioni commerciali.
Concludo prima che qualcuno mi insulti